Avvertenze sulle difficoltà e interpretazione

CLASSIFICAZIONE DELLE DIFFICOLTA'

L'indicazione delle difficoltà di un itinerario viene data per lo più allo scopo di agevolare la scelta di un'escursione o di una salita.

A tal fine si è ricercata la massima obiettività possibile, pur tenendo conto del fatto che, soprattutto nel caso di itinerari poco frequentati, la classificazione delle difficoltà va considerata come indicativa.

È bene inoltre, per valutare correttamente l'impegno complessivo di una salita, tener conto anche di altri fattori (come lunghezza, qualità della roccia, chiodatura, ecc.) che possono influire in modo rilevante su di essa.

Quando viene indicato un numero arabo o romano seguito da ° (es. 5° o V) si intende l'uso della scala UIAA aperta, se seguito da una lettera che può essere solo (a  b  c) si intende l'uso della scala francese.

Quando dopo il grado ne esiste un'altro tra parentesi , questo si riferisce alla difficoltà in libera.

Di seguito diamo la corrispondenza tra scala UIAA e Francese:

UIAA

FRANCESE

UIAA

FRANCESE

UIAA

FRANCESE

UIAA

FRANCESE

III+

3a

VI-

5b

VIII

7a

X

8a+

IV-

3b

VI

5c

VIII+

7a+

X+

8b

IV

3c

VI+

6a

IX-

7b

XI-

8b+/8c

IV+

VII-

6a+

IX

7b+/7c

XI

8c+/9a

V

4c

VII+

6b+

IX+

7c+

 

 

V+

5a

VIII-

6c/6c+

X-

8a

 

 

 

SCALA DELLE DIFFICOLTA' SU ROCCIA UIAA

I
Facile: E' la forma più semplice di arrampicata, bisogna scegliere l'appoggio per i piedi e con le mani si utilizzano frequentemente appigli, ma solo per equilibrio.

II

Poco difficile: Si richiede lo spostamento di un arto per volta ed una corretta impostazione dei movimenti. Appigli ed appoggi sono abbondanti.
III
Abbastanza difficile: La struttura rocciosa è ripida o addirittura verticale, appigli ed appoggi sono meno abbondanti e può richiedere talvolta l'uso della forza. I passaggi non sono ancora obbligati.
IV
Quarto grado: Appigli e appoggi sono più rari e/o esigui. Richiede tecnica e allenamento specifico. Si incontrano camini, fessure, spigoli, ecc.
V
Quinto grado: Appigli e appoggi sono ancora più rari. L'arrampicata è più faticosa e richiede l'esame preventivo del passaggio. Si incontrano anche placche.
VI
Sesto grado: Appigli e appoggi sono molto rari e richiedono la combinazione di movimenti studiati. Si richiede forza. Si incontrano anche tetti e strutture strapiombanti.
VII
Settimo grado: Appligli e appoggi hanno dimensioni ridotte e sono molto distanziati. Richiede allenamento, forza nelle dita, doti di equilibrio e tecnica di aderenza.
VIII
Ottavo grado: Appigli e appoggi sono piccoli e su placche liscie o muri verticali. Richiede molta forza sulle dita, movimenti coordinati e forte resistenza. Su strutture strapiombanti gli appigli possono essere buoni ma l'andamento della parete è sostenuto.
IX-X
Sopra l'ottavo grado: Le caratteristiche del grado precedente sono amplificate e con maggiore continuità.

Ogni grado può essere suddiviso in inferiore (-) o superiore (+).

Tabella comparativa scale difficoltà su roccia

UIAA Francese USA UK
I
-
-
-

II

-
-
-
III
3
5.0
moderate
III+

3+

5.1

difficult
IV-
4-
5.2
hard difficult
IV
4a
5.3
very difficult

IV+

4b
5.4
hard very difficult
V-
-
5.5
mild severe
V
4c
5.6
4a
V+
5a
5.7
4b
VI-
5b
5.8
4c
VI
5c
5.9
5a
VI+
6a
5.10a
-
VII-
6a+
5.10b-c
5b
VII
6b
5.10c-d
-
-
6b+
5.11a
5c
VII+
6c
5.11b
-
VIII-
6c+
5.11b-c
6a
VIII
7a
5.11d
-
-
7a+
5.12a
-
VIII+
7b
5.12a-b
6b
IX-
7b+
5.12c
-
IX
7c
5.12c-d
6c
IX+
7c+
5.13a-b
-
-
8a
5.13b
-
X-
8a+
5.13c
7a

DIFFICOLTA' ESCURSIONISTICHE

Per differenziare l'impegno richiesto dagli itinerari di tipo escursionistico si utilizzano le sigle della scala CAI:

T = turistico. Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l'accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.

E = escursionistico. Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l'uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.

EE = per escursionisti esperti. Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi

di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all'apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l'uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l'uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

NOTA.- Per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l'escursionista che l'itinerario richiede l'uso dei dispositivi di autoassicurazione, si utilizza la sigla:

EEA = per escursionisti esperti, con attrezzature. Gli itinerari EEA pur comportando sovente un impegno fisico paragonabile a quello richiesto dagli itinerari classificati ai più bassi livelli delle difficoltà alpinisti

che, si distinguono per la mancanza di attrezzature e segnalazioni sul terreno e quindi per la maggiore esperienza alpinistica richiesta.

DIFFICOLTA' ALPINISTICHE

Vengono indicate per ogni itinerario.

In alcuni casi dubbi sono state indicate come difficoltà presumibili.

Tutte le valutazioni vengono fatte considerando la montagna in buone condizioni.

1 - ARRAMPICATA SU ROCCIA

La valutazione delle difficoltà viene espressa con numeri romani, utilizzando la scala Welzenbach aperta verso l'alto secondo le indicazioni dell'UlAA.

Arrampicata libera. Le difficoltà si intendono superate in arrampicata libera quando non sia stato utilizzato nessun mezzo artificiale per la progressione o il riposo da un punto di sosta a quello successivo (= rotpunkt). La valutazione dei passaggi degli itinerari viene espressa con sette gradi e più, rappresentati da numeri romani:

I = primo grado. È la forma più semplice dell'arrampicata. Bisogna già

scegliere l'appoggio per i piedi; le mani utilizzano frequentemente gli

appigli per mantenere l'equilibrio. Non è adatto a chi soffre di vertigini.

II = secondo grado. Qui inizia l'arrampicata vera e propria, che richiede lo spostamento di un arto per volta e una corretta impostazione dei movimenti. Appigli e appoggi sono ancora abbondanti.

III = terzo grado. La struttura rocciosa, già più ripida o addirittura verticale, offre appigli e appoggi più rari e può già richiedere l'uso della forza. Di solito i passaggi non si risolvono ancora in maniera obbligata.

IV = quarto grado. Appigli e appoggi divengono ancora più rari e/o esigui. Richiede una buona tecnica di arrampicata applicata alle varie

strutture rocciose (camini, fessure, spigoli, ecc.), come pure un certo grado di allenamento specifico.

V = quinto grado. Appigli e appoggi sono decisamente rari ed esigui. L'arrampicata diviene delicata (placche, ecc.) o faticosa (per opposizione o incastro in fessure e camini). Richiede normalmente l'esame preventivo del passaggio.

VI = sesto grado. Appigli e/o appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere a un'arrampicata delicatissima n^ oppure decisamente faticosa dov'è strapiombante. Necessita un allenamento speciale e forza notevole nelle braccia e nelle mani.

VII = settimo grado. Sono presenti appigli e/o appoggi minimi e molto distanziati. Richiede un allenamento sofisticato con particolare sviluppo della forza delle dita, delle doti di equilibrio e delle tecniche di aderenza.

Dal VII le difficoltà aumentano fino all'attuale livello estremo (al limite dell'XI).

Ogni grado può avere un'ulteriore suddivisione in inferiore (-) o superiore (+).

A scopo di maggiore chiarezza e dato l'uso frequente, soprattutto nell'arrampicata sportiva, della scala francese, si riporta qui una tabella comparativa delle principali scale proposta dall'UlAA, oltre a un elenco esemplificativo di itinerari molto noti del Gruppo di Sella e di altri gruppi dolomitici.

__________________________________________________________________________________________________________________________

I       Piz de Ciavazes, via normale M. Agner, via normale

Il      Seconda Torre, via normale M. Civetta, via normale

III    Dent de Mesdì, via normale Torre Stabeler, via Stabeler

IV    Sass Pordoi, via Maria Campanile Basso, via normale

IV + Piz de Ciavazes, piccola Micheluzzi, Pala del Rifugio, spigolo Castiglioni-Detassis

V-    Seconda Torre, via Kasnapoff Torre Grande d'Averau, via Miriam

V     Torre del Pissadù, via Castiglioni-Detassis Punta Fiames, spigolo Jori

V+   Piz de Ciavazes, via Micheluzzi-Castiglioni Torre Venezia, via Tissi

VI-   Piz de Ciavazes, via Schubert Brenta Alta, via Detassis

VI    Piz de Ciavazes, diedro Buhl, Sass dla Crusc, diedro Mayerl (+A1)

VI+  Prima Torre, via Schober (in libera) Cima Scotoni, via dei Fachiri

VII   Piz de Ciavazes, via Zeni (in libera), Pilastro di Rozes, via Costantini-Apollonio (in libera)

VII+ Marmolada di Rocca, Moderne Zeiten

ARRAMPICATA ARTIFICIALE

Le difficoltà valutate in arrampicata artificiale si intendono superate con l'uso di mezzi artificiali (chiodi, cunei, dadi, friend, cordini, staffe, ecc.) utilizzati per la progressione.

Sono state in genere definite dai primi salitori e qualora i mezzi artificiali siano stati lasciati in posto cadono le difficoltà derivanti dal loro posizionamento; tuttavia viene mantenuta la valutazione attribuita dai primi salitori stessi.

A0  

E' la forma più semplice della arrampicata artificiale.

I passaggi sono prevalentemente in arrampicata libera ma chiodi o altre assicurazioni intermedie (cunei, dadi a incastro, cordini attorno a clessidre o spuntoni, ecc.), vengono utilizzati come appiglio o appoggio; le staffe invece non sono necessarie.

Anche tenersi o farsi tenere in trazione sulla corda, compiere traversate alla corda o pendolarsi rientra nella classificazione A0.

A1

Quando i chiodi e altri mezzi artificiali si posano con relativa facilità.

Il passaggio richiede poca forza. È sufficiente l'uso di una staffa per ogni membro della cordata.

A2

Quando si hanno maggiori difficoltà nella posa dei mezzi artificiali (roccia compatta, fessure cieche, roccia friabile, ecc.).

Il passaggio è faticoso; si svolge spesso su placche verticali lisce o leggeri strapiombi.

Richiede l'impiego di 2 staffe a testa e una buona tecnica per il loro uso.

A3

Quando alle maggiori difficoltà presentate dalla roccia per la posa dei mezzi artificiali si aggiunge lo sforzo dovuto a posizioni scomode e precarie (strapiombi molto pronunciati, tetti, ecc.).

Necessita di almeno 2 staffe a testa e di una buona tecnica per il loro recupero.

A4, A5

Quando sono caratterizzati in misura crescente dalla precarietà dei mezzi artificiali, che in genere non sono più sufficienti a garantire anche una buona assicurazione.

Fra questi mezzi figurano in particolare rurp, ancorette, copperhead, skyhook, ecc.

La progressione diviene pure estremamente delicata.

NOTA. - Qualora un passaggio originariamente superato in artificiale, sia poi stato percorso in arrampicata libera, si usa indicare le due valutazioni corrispondenti (es. A1 oppure VII).

Arrampicata mista

Quando una via presenta passaggi superati in libera e altri superati in artificiale, si abbinano le rispettive indicazioni, facendo precedere quella riferita ai passaggi più frequenti (es.: A1\VI = A1 prevale sul VI; V/A2 = V prevale su A2).

2 - CARATTERISTICHE DELLA VIA

Vengono date indicazioni sulla lunghezza (dislivello delle pareti misurato dalla crepaccia terminale o dall'attacco fino all'uscita o alla cima; sviluppo per talune creste o per vie dallo svolgimento non lineare), sulla continuità delle difficoltà, qualità della roccia, stato della chiodatura, possibilità di chiodatura o di uso di altri mezzi di assicurazione o progressione, distanza fra i punti di assicurazione, pericoli oggettivi, esposizione, possibilità di ripiegare o di deviare dalla via, evidenza e linearità del percorso, esposizione al maltempo, ecc.

Anche per le ascensioni su neve-ghiaccio si danno gli elementi corrispettivi.

Queste ed eventuali altre caratteristiche speciali vengono indicate per esteso nel testo all'inizio della descrizione di ogni via.

NOTA:

 Indicazioni di lunghezza nell'ambito di una descrizione dell'itinerario si riferiscono ai metri d'arrampicata e vengono in genere stimati secondo lunghezze di corda di c. 40-50 m.

3 - VALUTAZIONE D'INSIEME

Viene utilizzata solo per qualche itinerario dalle caratteristiche particolari (su terreno infido, con neve, ecc.), dove le difficoltà non sono solo di ordine tecnico.

È una valutazione complessiva del livello e dell'impegno globale richiesto da un'ascensione, che tiene conto dei due gruppi di indicazioni precedenti: non rappresenta perciò né la somma né la media delle difficoltà tecniche dei singoli passaggi.

L'uso della valutazione d'insieme permette di non dover includere il fattore rischio nella valutazione puramente tecnica di cui al punto I.

Viene espressa mediante le sette sigle seguenti, ed è completata dall'indicazione dei passaggi di massima difficoltà:

F      = facile

PD   = poco difficile

AD   = abbastanza difficile

D     = difficile

TD  = molto difficile

ED  = estremamente difficile

EX  = eccezionalmente difficile  o (ABO)

WIND CHILL

Viene chiamato Wind Chill quell'effetto di percezione del freddo causato dall'azione del vento. E' la temperatura cioè che il nostro corpo percepirebbe in totale assenza del vento.

La tabella qui sotto mette in correlazione la temperatura misurata dal termometro con la velocità del vento. Pertanto se il nostro termometro misura ad esempio 5°C e il vento soffia a 40km/h la temperatura che il nostro corpo percepisce è di -8°C.


  Vento
Km/h
10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90
°C   TEMPERATURA PERCEPITA
10   8 5 4 2 1 0 -1 -1 -2 -2 -3 -3 -3 -3 -3 -3 -3
9   7 4 2 1 0 -1 -2 -3 -3 -4 -4 -5 -5 -5 -5 -5 -5
8   6 3 1 0 -2 -3 -4 -4 -5 -5 -6 -6 -6 -6 -7 -7 -7
7   5 2 0 -2 -3 -4 -5 -6 -6 -7 -7 -8 -8 -8 -8 -8 -8
6   3 1 -2 -3 -5 -6 -7 -7 -8 -8 -9 -9 -9 -10 -10 -10 -10
5   2 -1 -3 -5 -6 -7 -8 -9 -9 -10 -10 -11 -11 -11 -11 -11 -11
4   1 -2 -4 -6 -7 -9 -10 -10 -11 -12 -12 -12 -13 -13 -13 -13 -13
3   0 -3 -5 -7 -9 -10 -11 -12 -13 -13 -14 -14 -14 -14 -15 -15 -15
2   -1 -4 -7 -9 -10 -11 -12 -13 -14 -15 -15 -15 -16 -16 -16 -16 -16
1   -2 -5 -8 -10 -12 -13 -14 -15 -16 -16 -17 -17 -17 -17 -18 -18 -18
0   -3 -7 -9 -11 -13 -14 -15 -16 -17 -18 -18 -19 -19 -19 -19 -19 -19
-1   -4 -8 -10 -13 -14 -16 -17 -18 -19 -19 -20 -20 -20 -21 -21 -21 -21
-2   -5 -9 -12 -14 -16 -17 -18 -19 -20 -21 -21 -22 -22 -22 -22 -22 -22
-3   -6 -10 -13 -15 -17 -19 -20 -21 -22 -22 -23 -23 -24 -24 -24 -24 -24
-4   -7 -11 -14 -17 -18 -20 -21 -22 -23 -24 -24 -25 -25 -25 -26 -26 -26
-5   -9 -13 -16 -18 -20 -21 -23 -24 -25 -25 -26 -26 -27 -27 -27 -27 -27
        = Freddo, molto freddo                = Rischio

Esistono oggi delle formule che mettono in relazione questi due parametri per ottenere dei risultati più precisi, ciò nonostante la presente tabella è ancora molto utilizzata.

                                   Scala C.A.A.I delle Difficoltà
Sotto ho inserito un estratto della proposta del C.A.A.I. di una nuova classificazione delle difficoltà alpinistiche.
Personalmente sono d'accordo di introdurre le indicazioni
R (rischio) e S (lunghezza della spittatura), ma introdurrei nella valutazione globale i numeri romani preceduti dalla lettera G o I (impegno globale) per evitare confusioni. 
Il C.A.A.I  propone di utilizzare:
La lettera “R” (rischio, risk) seguita da un numero da 1 a 6 che ne rappresenta il grado
Nelle vie spittate si usa la lettera “S” seguita da un numero da 1 a 6 e la valutazione si intende relativa
solamente alla distanza tra gli spits.
Per le vie miste si utilizzerà la sigla “RS”
Posto che la scala è aperta:
Occorre stabilire una definizione per ogni gradino in funzione della distanza e dell’affidabilità delle 
protezioni 
R = Rischio
R1
Facilmente proteggibile o protetta con protezioni sempre solide, sicure e numerose, tratti obbligatori limitati.
Lunghezza potenziale della caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.
Fino al IV una protezione ogni 10m., per V ogni 5m., per VI e oltre ogni 1,5m.
R2
Mediamente proteggibile o protetta con protezioni sempre solide e sicure ma più rade, tratti obbligatori tra le protezioni.
Lunghezza potenziale della caduta più lungo di R1 e volo senza conseguenze probabili.
Fino al IV una protezione ogni 15m., per V ogni 10m., per VI e oltre ogni 2,5m.
R3
Difficilmente proteggibile o protetta con protezioni non sempre buone e distanti, lunghi tratti obbligatori.
Lunghezza potenziale della caduta fino a 10 metri al massimo e volo con possibile infortunio ma senza conseguenze letali.
Fino al IV una protezione ogni 20m., per V ogni 15m., per VI e oltre ogni 5m.
R4
Difficilmente proteggibile o protetta con protezioni scarse o inaffidabili e/o distanti che terrebbero solo una piccola caduta, lunghi tratti obbligatori.
Lunghezza potenziale della caduta fino a 15 metri con possibilità di fuoriuscita di ancoraggi e volo con probabile infortunio, ma senza conseguenze letali.
Fino al IV una protezione ogni 30m., per V ogni 20m., per VI e oltre ogni 7m.
R5
Difficilmente proteggibile o protetta con protezioni scadenti, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta, lunghi tratti obbligatori.
Possibilità di lunghe cadute e di fuoriuscita di ancoraggi che può determinare un volo molto lungo con probabile infortunio e possibile conseguenza letale,
con volo di oltre 20 m
Fino al IV una protezione ogni 40m., per V ogni 20m., per VI e oltre ogni 10m.
R6
Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro.
Una eventuale caduta può avere conseguenze letali e può causare la fuoriuscita della sosta
Fino al IV nessuna protezione intermedia, per V ogni 30m., per VI e oltre ogni 20m., volo di 40m.
S = Spittatura
S1
Spittatura normale come quella utilizzata in falesia.
Distanza mai superiore ai 2/3 m tra uno spit e l’altro.
Lunghezza potenziale della caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze
S2
Spittatura distanziata e tratti obbligatori tra le protezioni.
Lunghezza potenziale della caduta una decina di metri al massimo e volo senza conseguenze
S3
Spittatura a volte anche molto distante, passaggi quasi sempre obbligatori.
Distanza tra gli spits anche superiore ai 5 metri, voli lunghi, ma non necessariamente pericolosi
S4
Spittatura molto distanziata (oltre i 7 metri) passaggi obbligatori.
Una caduta può provocare un infortunio e volo fino a 20 metri
S5
Spittatura oltre i 10 metri Passaggi obbligatori e tratti dove una caduta può facilmente provocare un infortunio (caduta su terrazzi e cenge al suolo)
Volo mai inferiore ai 25-30m.
S6
Spittatura solo parziale e posizionata lontano dai passaggi chiave, tratti molto lunghi, anche superiori ai 20m, in cui una caduta può avere conseguenze anche letali.
Volo mai inferiore ai 40 m
La valutazione è la media dei tratti più impegnativi della via, in modo da fornire un quadro medio della proteggibilità.
Vie non omogenee:
1. Tratto scarsamente proteggibile
2. Però mediamente l’impegno è diverso
Casi particolari
Vie che in media
3. Hanno protezioni distanti
5. Un tiro su gradi tecnici molto superiori, ma con chiodatura molto ravvicinata
In questi casi di disomogeneità:
Si potrà adottare una doppia valutazione:
Riferita alla media della via
Riferita al tratto più difficile
In generale questa pratica è da evitare e si potrebbe procedere aggiungendo un segno + alla valutazione media
L’impegno globale
Riguarda le vie lunghe e si riferisce al:
Tempo che occorre per:
La salita
L’accesso (lontananza dal fondovalle)
La discesa (difficoltà di ritirata)
L’ambiente in cui si opera
2. Difficoltà psicologica generale
Sostituisce la scala classica francese (D, TD, ecc.)
La scala più adatta, seppur con qualche aggiustamento, è quella americana in uso per le big wall:
Ha sette livelli (da I a VII)
Si usa sia su roccia che su ghiaccio
Impegno globale
I
Via corta che richiede poche ore Nei pressi della strada Con avvicinamento comodo Ambiente solare e ritirata comoda
II
Via di diverse lunghezze Lunghezza superiore ai 200m Avvicinamento comodo ma superiore a 1 ora di marcia
Ritirata comoda
III
Via lunga oltre 300m Ambiente severo Lungo avvicinamento Quasi tutta la giornata per essere superata
La ritirata può non essere veloce
IV
Via molto lunga, superiore ai 500m Parete severa Distante dal fondovalle
Tutta la giornata per essere superata Ritirata che può essere complicata e non svolgersi sulla linea di salita
V
Via molto lunga stile big-wall Richiede, normalmante, un bivacco in parete Lungo avvicinamento Ritirata difficile
Ambiente severo
VI
Big-wall che richiede più giori di permanenza in parete Ambiente di alta montagna Ritirata difficile
Avvicinamento e discesa molto lunghi
VII
Stesse caratteristiche del grado VI, ma potenziate nel caso di big-wall che necessitano di una spedizione e più
tempo di permanenza in loco e in parete per essere superate (Himalaya, Patagonia, Ande, Alaska,Groenlandia, Pamir, ecc,)
Esempi:
Alpi Cozie e Marittime
Mongioie, Site de Vols: II, S3, 7a+ (6c obbl.)
Corno Stella, Barone Rampante: II, S2, 6b (6a obbl.)
Tete d’Aval, Balade d’Enfer: III,S3, 7b (6b obbl.)
Tete d’Aval, Ranx Xerox: III,S2,7a (6b obbl.)
Gran Paradiso
Sergent, Fessura della Disperazione: I, R3, 6b (5c obbl.)
Parete delle Aquile, Balma Fiorant: II, R2, 6b (5c obbl.)
Becco della Tribolaz., Conto fino a Zero:III, R2, 6b+ (6a+ obbl.)
Punta Marco, Alison: III, R2, 7b (6b obbl.)
Becco di Vals., Nel corso del Tempo: III, RS3, 7a+, (6b+ obbl.)
Becca di Moncorvè, Lorenzi: IV, R2, 6b+/A2 o 5c/A2
Monte Bianco
Piramid du Tacul, Ottoz: II, R1, 4c
Pic Adolphe Rey, Bettemburgh: II, R1, 6b, o 5c/A0
Aig. Du Roc, Marchand de Sable: II, RS2, 6a+, (6a obbl.)
Grand Capucin, Svizzeri: III, R2, 6b o 5c obbl.
Grand Cap., Voyage selon Gulliver : III, RS3, 7a/A0, (6b obbl.)
Aig. Du Dru, Diretta Americana: IV, R2, 6c o 5c/A0
Aig. Noire, Cresta Sud: IV, R1, 5c
Aig. Noire, Nero su Bianco: IV, R3, 7b (6b+ obbl.)
Monte Bianco, Divine Providence: V, R3, 7c o 6a/A2
Alpi Centrali
Pizzo Badile, Another day in Paradise: IV,RS2,6b (6a+ obbl.)
Val Masino
Precipizio degli Asteroidi, Oceano Irraz.: III, R3, 6b (6a+ obbl.)
Scoglio delle Metamorfosi, Luna nascente: II, R2, 6b o 5c/A0
Pizzo Qualido, Qualiplazir : III, RS2, 7b (6c obbl.)
Dolomiti
Marmolada, Don Chisciotte : IV, R2, 6a o 5c/A0
Marmolada, Soldà : IV, R2, 6b o 5c/A0
Marmolada, Gogna : IV, R3, 6b (6a obbl.)
Marmolada, Tempi Moderni : IV, R2, 6c, o 5c/A0
Marmolada, Pesce : V, R4, 7b+ o 6c/A3
Civetta, Torre Trieste, Cassin : IV R2, 6c+ o 5c/A1
Sass d’la Crusc, Diedro Mayerl : III, R2, 6b o 5c/A0
Cima Scotoni, Lacedelli : III, R2, 6c+ o 5c/A0
Tofana di Rozes, Costantini-Apollonio : III, R2, 6c o 5c/A0
Cima Grande di Lavaredo, Comici-Dimai : IV, R2, 6b o 5c/A1
Cima Grande di Lavaredo, Brandler-Hasse : IV, R2, 7a+ o 5c/A1
Cima Grande di Lavaredo, Claude Barbier : V, R4, 7b+ (6c+ obbl.)
Cima Grande di Lavaredo, ISO 2000 : IV, RS3, 7a (6b obbl.)
Cima Ovest di Lavaredo, Couzy : V, R4, 8b o 6a/A3
Piz Ciavazes, Bhul : I, R2, 6a o 5c/A0
Meisules, Der Tod und Das Madchen : I, RS2, 6c (6a+ obbl.)
Wendnstock
Pilastro Excalibur, Lancelot : III , S3, 7b ( 6b+ obbl.)
Dom, Andorra : III, RS3, 7c (6b+ obbl.)
Reissend Nollen, Batman : III, S4, 7b+ (7a+ obbl.)
Arco e Val d’Adige
Colodri, Guru Bassi : II, S2, 8a ( 7a+ obbl.)
Piccolo Dain, La rosa dei Venti : III, S3, 7c ( 7b obbl.)
Monte Casale, Viaggio nel Passato : IV, R4, 6b ( 6a obbl.)
Monte Brento, Stati d’Ansia : IV, R3, 6a, A2
Monte Brento, Il grande Incubo : V, R3, 6a, A3, A4

4 - DIFFICOLTA' SU NEVE-GHIACCIO

Per questo tipo di ascensioni si considerano le condizioni mediamente buone (non ottime) della montagna.

Le inclinazioni dei pendii sono espresse in gradi.

Per analogia con la valutazione d'insieme delle salite su roccia, pur tenendo conto della variabilità degli elementi, si usano le stesse sigle (F, PD, AD, ecc.).

Se l'ascensione si svolge su terreno misto (neve e roccia) vengono indicati anche i gradi dei passaggi rocciosi, mettendo comunque in risalto le caratteristiche dominanti.

DIFFICOLTA' SCIALPINISTICHE

Per gli itinerari scialpinistici vengono usate le sigle delle scala Blachère, che valuta nel suo insieme l'itinerario con riferimento alla capacità tecnica dello sciatore.

MS = itinerario per sciatore medio (che padroneggia pendii aperti di pendenza moderata).

BS = itinerario per buon sciatore (che è in grado di curvare e di arrestarsi in breve spazio e nel punto voluto, su pendii inclinati fino a c. 30°, anche con condizioni di neve difficili).

OS = itinerario per ottimo sciatore (che ha un'ottima padronanza dello sci anche su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati).

L'aggiunta della lettera A indica che l'itinerario presenta anche caratteri alpinistici (percorso di creste, tratti rocciosi o esposti, ecc.) per cui può rendersi necessario l'uso di attrezzatura adeguata (corda, piccozza, ramponi, ecc.). Per gli itinerari di sci ripido e sci estremo l'inclinazione, ove conosciuta, viene espressa in gradi.

SCALA EUROPEA DEL PERICOLO DI VALANGHE
Adottata in Austria, Francia,
Germania, Italia, Scozia, Spagna e Svizzera.

La scala di pericolo valanghe viene usata per costruire delle mappe indicanti le zone che presentano tale rischio dando ad esse anche un grado di pericolo che va da 1 a 5. Una mappa aggiornata delle Dolomiti viene fornita gratuitamente dal 'Centro Sperimentale Valanghe e Difesa Idrogeologica' di Arabba.

      

Scala Stabilità del manto nevoso Probabilità distacco valanghe
1 Debole Il manto nevoso è in generale ben consolidato e stabile Il distacco è generalmente possibile solo con un forte sovraccarico su pochissimi pendii ripidi estremi. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee (cosidetti scaricamenti)
2 Moderato Il manto nevoso è moderatamente consolidato su alcuni pendii ripidi , per il resto è ben consolidato Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee
3 Marcato Il manto nevoso presenta un consolidamento da moderato a debole su molti pendii ripidi Il distacco è possibile con un debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe
4 Forte Il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe
5 Molto Forte Il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e per lo più instabile Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee, anche sul terreno moderatamente ripido
Sovraccarico: forte: es. gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo; debole: es. singolo sciatore, escursionista senza sci.

Definizioni:
pendii ripidi: pendii con inclinazione superiore a circa 30 gradi pendii ripidi estremi: pendii con caratteristiche sfavorevoli per quel che concerne l'inclinazione, la forma del terreno, la vicinanza alle creste e la rugosità del suolo
distacco spontaneo: senza l'intervento dell'uomo

 

MIA NUOVA CLASSIFICAZIONE AGGIUNTIVA DELLE DIFFICOLTA’ ALPINISTICHE e di Falesia (Roccia) e DIFFICOLTA' GLOBALI

 Io qui propongo un nuovo metodo di classificazione delle vie che è aggiuntivo ai metodi classici normalmente utilizzati.

Le vie alpinistiche rimangono valutate con i metodi tradizionali e richiamo chi apre una nuova via o scrive delle relazioni di vie già aperte che esse siano comprensive dei seguenti requisisti:

1)   1) Grado di difficoltà massimo incontrato e se non continua con la dicitura per es. (4° con 3 passaggi di V°).

2)   2) Lunghezza della via e dislivello della stessa.

3) 3)   Grado di impegno necessario (con le sigle TD, ED ecc.)

4)   4) Fattore di rischio dovuto alla distanza delle protezioni fisse che se anche possono variare nel tempo rispecchiano la situazione o dei primi salitori o dei ripetitori alla data della relazione.

5)   5) Se sono presenti tutte le soste o quante sono disponibili almeno in percentuale.

6)   6) Il numero dei chiodi lasciati se primi salitori o quanti sono presenti alla data della relazione.

7) 7)   Difficoltà o tempi di attacco e di discesa.

Nonostante però che siano presenti tutte queste indicazioni un alpinista normale a volte può non capire se sarà in grado di percorrere la via.

E’ per questo che propongo in aggiunta una nuova valutazione numerica che risulta molto utile specie se uno vuole paragonare una via con altre della stessa difficoltà tradizionale o quale sia il proprio livello numerico già raggiunto prima di avventurarsi in altre vie che apparentemente dai metodi tradizionali di valutazione sembrano identiche.

Questo metodo tiene conto della lunghezza della via, delle difficoltà che si incontrano e la continuità delle difficoltà.

Il metodo di calcolo è molto semplice basta moltiplicare la difficoltà del tiro di corda o frazioni di esso per il coefficiente della tabella indicata e poi sommata  ai tiri successivi e si avrà come risultato un numero che io ho chiamato Coefficiente di Difficoltà che può essere considerato come un rapporto tra la Lunghezza e la Gradazione della via (L/G).

I gradi tradizionali vengono normalmente indicati da numeri progressivi, mentre la mia tabella tiene conto che in realtà la difficoltà sale in modo esponenziale (Vedere Curva sottostante).

La precisione del numero dipende dalla precisione in cui viene indicata la lunghezza con i gradi relativi per i vari tiri di corda (spezzando anche il tiro se sono presenti gradi diversi durante il tiro stesso).

Questo tipo di valutazione permette di classificare anche la stessa via in 2 modi (se scalata in modo tradizionale o in libera).

Nella Tabella di conversione si ritiene che il 1° grado sia a difficoltà 0 (come se fosse sentiero) e mano a mano che salgono le difficoltà  si ha un coefficiente crescente esponenziale e non lineare che rispecchia la difficoltà, la fatica, l'impegno che un alpinista medio può incontrare.

La Curva è disegnata attorno ad un alpinista di livello medio-alto e da come esso consuma energie fisiche e mentali in relazione al grado di difficoltà che incontra nel prosiego della via.

Questa visione deriva necessariamente da un alpinista che in montagna fa abitualmente e senza patemi VI-VI+ e in falesia il 6c-7a, e dato che per mia esperienza esso può valutare la difficoltà della via nei due gradi inferiori e nei presunti due gradi superiori, mi sembra che la curva abbia una base fondata.

Altri tipi di curve, se pur possibili, porterebbero a una distorsione di visione in sopravalutazione o sottovalutazione.

Questo nuovo tipo di valutazione delle vie potrebbe sostituire le lettere Tradizionali usate per indicare l'impegno della via (F-PD-D-TD-ED-EX ecc.) che è troppo generica e non sufficiente ad indicarlo con precisione.

Questo tipo di valutazione è applicabile anche alle difficoltà delle falesie purchè si riferisca a vie con più tiri di corda e a una lunghezza di almeno 200 m.

Si può applicare anche per una personale performance della giornata sommando le difficoltà dei vari tiri di corda fatti moltiplicati per la difficoltà relativa.

AVVERTENZA IMPORTANTE:

Se si ottiene in Falesia una ipotetica via di Coefficiente di Difficoltà di 4000 non si è autorizzati a poter accedere con successo a vie Alpinistiche in Montagna dello stesso coefficiente per le seguenti ragioni:

1) L'ambiente in cui normalmente si fanno delle scalate in falesia non sono paragonabili a quelle alpinistiche per via della temperatura, della solitudine, dell'incognita del clima, della differenza dei riposi tra tiro e tiro per la necessità di uscire dalla via in giornata, per il maggiore vuoto sotto.

2) Per la differenza di sicurezza dovuta agli spit, che sono più sicuri dei normali chiodi, per la qualità della roccia, per la distanza tra le protezioni che quasi normalmente in falesia sono solo di 1,5 m., per la difficoltà di trovare la via di salita e la capacità di orientamento che ne deriva.

3) Tutte le vie alpinistiche presuppongono un'avvicinamento, a volte lungo, con la necessità di portare dei sacchi pesanti, di arrampicare con lo zaino che ne limita i movimenti, che arrivati in vetta si è a volte a metà della prestazione, per via della discesa che occorre fare, tutte cose che se non aumentano la difficoltà tecnica, ma ne aumentano la fatica e diminuiscono la lucidità.

4) In falesia, solo in rarissimi casi, c'è la necessità di mettere delle protezioni veloci intermedie e che quindi presuppone la capacità di vedere dove piazzarle e di saperle mettere in modo efficace.

5) In montagna si arrampica spesso in diedri e camini oltre che per placche e tetti che sono comuni nelle falesie, che però presuppongono di possedere la tecnica necessaria per superarli.

6) Il senso dell'ignoto e l'ansia che ne deriva non ha paragoni.

7) Le arrampicate in Falesia, salvo rare eccezzioni, e in Montagna, salvo che l'apertura sia stata fatta da alpinisti eccezzionali, hanno un Fattore di Rischio di R1/R2 ben diversa dai fattori R5/R6 che si possono trovare in vie di Montagna.

 NOTA GENERALE:

E’ chiaro che per un alpinista risulta possibile ripetere vie con lo stesso numero del Coefficiente di Difficoltà e del Fattore Globale di quelle già percorse, tenendo però presente che occorre anche la capacità di superare la difficoltà massima indicata nella relazione e in modo sciolto e sicuro.

ESEMPIO di CALCOLO Coefficiente di Difficoltà in Montagna

LAVAREDO CIMA GRANDE Via HASSE-Blandler Difficoltà:  6° gr., 6°+, A0,A2 Difficoltà in libera:  6°, 6°+, 7°, 7b Dislivello:  550 m.; 70 chiodi di via (180 ch. usati dai primi salitori) Sviluppo: 605 m. Rischio: R4 Coefficiente di Difficoltà: 6554; 7379 in libera completa  Coefficiente Globale: 7864;  8854 in libera

(45*8) +(20*5)+(20*10) +(10*16)+(10*18)+(10*10) +(10*8)+(10*10) +(25*16) +(25*10) +(20*8)+(20*16) +(20*3)+(20*0,7) +(10*10)+(10*16) +(10*18) +(45*16) +(40*19) +(20*16)  +(20*8)+(20*10) +(15*16)+(15*10) +(15*8)+(15*5) +(15*8)+(15*16) +(25*10) +(25*3)+(25*8) = 6554

(45*8) +(20*5)+(20*10) +(10*16)+(10*18)+(10*20) +(10*8)+(10*10) +(25*19) +(25*19) +(40*18) +(10*10) +(10*16) +(20*3)+(20*0,7) +(10*19)+(10*21) +(15*21)+(10*20) +(20*20)+(20*22) +(20*19) +(20*8)+(20*10) +(15*16)+(15*10) +(15*8)+(15*5) +(15*8)+(15*18) +(25*10) +(25*3)+(25*8) = 7379  in completa libera

ESEMPIO di CALCOLO Coefficiente Globale in Montagna

Coefficiente Globale = Coefficiente di Difficoltà * Valore Fattore Rischio

6554*120= 7864

7379*120= 8854

ESEMPIO di CALCOLO Coefficiente di Difficoltà in Falesia

Via Ipotetica: 1° tiro 30m. 6a, 2° tiro 25m. 6b, 3*tiro 30m. 6c, 4°tiro 20m. 6b+, 5° tiro 30m. 6c, 6° tiro 25m. 7a, 7° tiro 30m. 6a+, 8° tiro 30 6c+) 

Difficoltà:  7a, 6c, 6c+  Dislivello:  180 m.  Sviluppo: 220 m. Rischio: R2

Coefficiente di Difficoltà: 4260  Coefficiente Globale: 4686

(30*18) +(25*19) +(30*20) +(20*19) +(30*20) +(25*21) +(30*18) +(30*20) = 4260

ESEMPIO di CALCOLO Coefficiente Globale in Falesia

Coefficiente Globale = Coefficiente di Difficoltà * Valore Fattore Rischio

4260*110= 4686

                                                              CURVA del COEFFICIENTE di DIFFICOLTA’

GRADI di DIFFICOLTA’

 

TABELLA del COEFFICIENTE di DIFFICOLTA’ L/G 

 

GRADO FRANCESE

GRADO U.I.A.A.

FATTORE MOLTIPLICATIVO

 

 

 

 

 I

 0

 

II

 0,2

 

III

0,5

 

III+

0,7 

 

IV-

1

 

IV

3

4a

IV+

5

4b

V-

6

4c

V

8

5a

V+ / A0

10

5b

VI-

14

5c

VI / A1

16

6a

VI+

18

6a+

VII-

18

6b

VII / A2

19

6b+

VII+ 

19

6c

VIII-

20

6c+

VIII / A3

20

7a

VIII+ / A4

21

7b

IX-

21

7c

IX

22

8a

IX+

22

8a+

X-

23

8b

X

23

8c

X+

24

8c+

XI-

24

9a

XI

25

9b

XI+

25

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NUOVA CLASSICAZIONE AGGIUNTIVA DELLE DIFFICOLTA’ GLOBALI

FATTORE di RISCHIO

Questo nuovo tipo di classificazione tiene conto anche del Fattore Rischio e che ho chiamato Fattore Globale e che si ottiene moltiplicando il Coefficiente di Difficoltà per il Fattore Rischio nella misura di:

R1  =  105/100     R2 = 110/100    R3 = 115/100    R4  = 120/100    R5  =  125/100

R6 = 140/100

Per Chiarezza riporto sotto i valori di Rischio che io intendo:

R1

Facilmente proteggibile o protetta con protezioni sempre solide, sicure e numerose, tratti obbligatori limitati.

Lunghezza potenziale della caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.

Per IV una protezione ogni 10m., per V ogni 5m., per VI e oltre ogni 1,5m.

Messa delle Protezioni mobili semplice e numerosi punti di ancoraggio.

R2

Mediamente proteggibile o protetta con protezioni sempre solide e sicure ma più rade, tratti obbligatori tra le protezioni.

Lunghezza potenziale della caduta più lungo di R1 e volo senza conseguenze probabili.

Per IV una protezione ogni 15m., per V ogni 10m., per VI e oltre ogni 2,5m.

Messa delle Protezioni mobili abbastanza semplice e alcuni punti di ancoraggio.
 

R3

Difficilmente proteggibile o protetta con protezioni non sempre buone e distanti, lunghi tratti obbligatori.

Lunghezza potenziale della caduta 10 metri al massimo e volo con possibile infortunio ma senza conseguenze letali.

Per IV una protezione ogni 20m., per V ogni 15m., per VI e oltre ogni 5m.

Messa delle Protezioni mobili abbastanza difficile e pochi punti di ancoraggio.

R4

Difficilmente proteggibile o protetta con protezioni scarse o inaffidabili e/o distanti che terrebbero solo una piccola caduta, lunghi tratti obbligatori.

Lunghezza potenziale della caduta 20 metri al massimo con possibilità di fuoriuscita di ancoraggi e volo con probabile infortunio, ma senza conseguenze letali.

Per IV una protezione ogni 30m., per V ogni 20m., per VI e oltre ogni 7m.

Messa delle Protezioni mobili difficile e pochi punti di ancoraggio.

R5

Difficilmente proteggibile o protetta con protezioni scadenti, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta, lunghi tratti obbligatori.

Possibilità di lunghe cadute e di fuoriuscita di ancoraggi che può determinare un volo molto lungo con probabile infortunio e possibile conseguenza letale,

con volo di oltre 20 m

Per IV una protezione ogni 40m., per V ogni 30m., per VI e oltre ogni 10m.

Messa delle Protezioni mobili molto difficile e pochissimi punti di ancoraggio.

R6

Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro.

Una eventuale caduta può avere conseguenze letali e può causare la fuoriuscita della sosta

Per IV nessuna protezione intermedia, per V ogni 40m., per VI e oltre ogni 20m., volo di 40m.

Messa delle Protezioni mobili molto difficile e pochissimi punti di ancoraggio.

 COEFFICIENTE  GLOBALE  L/G/R 

Si ottiene moltiplicando il COEFFICIENTE DIFFICOLTA’ L/G per il FATTORE di RISCHIO R..

R1  =  105/100     R2 = 110/100    R3 = 115/100    R4  = 120/100   R5  =  125/100

R6 = 140/100

 

RAPPORTI tra le Lettere di Impegno e Coefficiente di Difficoltà *

F con Coefficiente Difficoltà  fino a 100 ;   con Coefficiente Globale  fino a 110

PD con Coefficiente Difficoltà  100-150 ;        con Coefficiente Globale 110-165

AD con Coefficiente Difficoltà  150-200 ;        con Coefficiente Globale 165-220

D con Coefficiente Difficoltà  200-500 ;          con Coefficiente Globale 220-550

TD con Coefficiente Difficoltà  500-1000 ;     con Coefficiente Globale 550-1100

ED con Coefficiente Difficoltà  1000-3000 ; con Coefficiente Globale 1100-3300

EX con Coefficiente Difficoltà oltre 3000 ;   con Coefficiente Globale oltre 3300

*   Per il Coefficiente Globale il Fattore di Rischio R1 e R2 vengono considerati insiti in qualsiasi arrampicata

 

ESEMPI PRATICI di Valutazione Difficoltà e Globale delle Vie

(per difficoltà crescenti):

CASTELLETTO INFERIORE Parete Sud Via Heinemann-Gasperi Dislivello:  260 m. Difficoltà:  II°    Coefficiente di Difficoltà: 90 Coefficiente Globale: 95

GRANDE di LAVAREDO Via Normale  Difficoltà:  PD  quasi tutto I-II grado,  passi 3- 3°+    Coefficiente di Difficoltà: 153  Coefficiente Globale: 160

Cima Margherita Parete Sud-Sud-Ovest via Videsott Difficoltà:  III +, passaggi di IV  Dislivello:  circa 280 m. Coefficiente di Difficoltà: 178  Coefficiente Globale:  187

CIMA MOLVENO Parete Ovest Via Agostini-Battisti Difficoltà:  III, 2 pass. IV    Lunghezza:  200 m. Coefficiente di Difficoltà: 200 Coefficiente Globale:  210

TERZA TORRE SELLA Via   JHAN - Merlet  Sviluppo:  Parte Superiore 250 m., Inferiore 350 m. Difficoltà:  AD+ (passi di IV) Coefficiente Difficoltà: 248 Coefficiente Globale: 260

CATINACCIO PUNTA EMMA Via PIAZ  Difficoltà:  IV, A0, III (A0 in libera V+ e V)  Dislivello: 200 m.  Sviluppo:  250 m. Coefficiente di Difficoltà:  310 Coefficiente Globale: 341

PRIMA TORRE SELLA Via   TRENKER  Difficoltà:  V- (1 tiro), IV (1 tiro), III (3 tiri)  Dislivello:  150 m. circa Sviluppo:  290m. Coefficiente di Difficoltà:  343 Coefficiente Globale: 360

SASS PORDOI Via MARIA Difficoltà:  D-, IV  Dislivello:  300 m circa Sviluppo: 430m. 10-11 lunghezze Coefficiente di Difficoltà:  401 Coefficiente Globale: 441

TRAVERSATA NE-SO delle 5  DITA Difficoltà:  4°/ 3°, un passo di IV°+, V° Dislivello: 1000 m. Sviluppo:  650 m. Coefficiente di Difficoltà:  425 Coefficiente Globale:  467 

PIZ CIAVAZZES Via ROSSI-TOMASI Difficoltà:  IV+, V-, A1 Dislivello:  450 m. circa (200 m. fino a Cengia) Sviluppo:  275 m. Coefficiente di Difficoltà:  452 Coefficiente Globale: 474

TORRE  del  BARANCIO Via  DIBONA   Difficoltà:   4°, 4°+ ;  Sviluppo:  150 m. Coefficiente Difficoltà: 430 Coefficiente Globale: 494

TORRE  DELAGO   SPIGOLO S.O. Via Piaz  Difficoltà:  D Dislivello:  110 m + 30 m di zoccolo facile Coefficiente di Difficoltà: 495 Coefficiente Globale: 519

SASSOLUNGO  Via HAUPT - MAYR Difficoltà:  III°, II°, tratti II°+  Sviluppo:  1300 m. Dislivello: 1000 m. Coefficiente di Difficoltà: 590  Coefficiente Globale: 649

CAMPANIL BASSO Parete EST Via Preuss Difficoltà:  V-, poi IV+ Lunghezza:  110 m.  Coefficiente Difficoltà: 690 Coefficiente di Difficoltà: 793

CATINACCIO PUNTA EMMA  Via Fedele Difficoltà:  IV +, passo di V  Dislivello:  300 m. Sviluppo: 8 lunghezze, 400 m., 12 lunghezze (percorso originale) Coefficiente di Difficoltà:  744  Coefficiente Globale: 818

GRANDE LAVAREDO DIBONA Difficoltà: D, 4°+ Dislivello: 400 m (alla cengia)+150 m (in vetta) Sviluppo: 430 m Coefficiente Difficoltà : 739 Coefficiente Globale: 849

Torre Grande - Cima sud, parete sud - Via Miriam Difficoltà:   4°, 5° Sviluppo:  207 m. Dislivello:  130 m.   Coefficiente Difficoltà: 775  Coefficiente Globale: 891

CASTELLETTO INFERIORE Parete Sud Via Kiene  Difficoltà:  IV, 1 pass. V Dislivello:  circa 260 m.  Coefficiente di Difficoltà: 835  Coefficiente Globale: 918

Torre Grande - Cima ovest - diedro Nord-Ovest - Via Olga  Sviluppo:   150  m. Difficoltà:   5°, 5°+, 6a   Coefficiente Difficoltà: 780 Coefficiente Globale: 897

PIZ CIAVAZZES  Via Del Torso Difficoltà:  D max: un pass. 4°+ Dislivello:  500 m. (300 m. fino alla Cengia)  Sviluppo:  600 m. 15 lunghezze (340 m. 9 lunghezze fino alla Cengia dei Camosci) Coefficiente di Difficoltà: 359 fino alla cengia, 555 dopo la cengia; 914 in totale Coefficiente Globale:  377, 582, 959

CIMA PICCOLISSIMA Via Preuss-Relly  Difficoltà:  D+ / TD-,  max: 5°  Dislivello:  200 m Sviluppo:  225 m  Coefficiente di Difficoltà: 927 Coefficiente Globale: 973

PUNTA AGORDO Via Da Roit  Parete Ovest Difficoltà:  IV+, V, D Dislivello:  300 m Sviluppo: 390 m  Coefficiente di Difficoltà: 923  Coefficiente Globale: 1015

CAMPANIL BASSO Spigolo Sud-Est Via Fox-Costazza Difficoltà:  V+  Lunghezza:  180 m. Coefficiente di Difficoltà: 912 Coefficiente Globale: 1069

Seconda Torre Sella Via Kasnapoff-Zelger Difficoltà:  3°, 4°, 4°+,  due passi di V-  Dislivello:  350 m. , 12 lunghezze Sviluppo:  450 m Coefficiente di Difficoltà: 1014 Coefficiente Globale: 1115

CAMPANILE BASSO Via FHERMANN Difficoltà: D+ sostenuto,10 m. di 5°-  Sviluppo: 430m. Dislivello: 350m Coefficiente di Difficoltà: 1017 Coefficiente Globale: 1118

SASS D’ ORTIGA Via Wiessner  Difficoltà:  D+, 4°, 4°+, 10 m. 5° Dislivello:  320 m Sviluppo:  380 m. (11-12 Lunghezze) Coefficiente di Difficoltà: 1035 Coefficiente Globale: 1138

CATINACCIO PUNTA EMMA Parete Est Via Steger  Difficoltà:  TD-, V+ Dislivello:  300 m circa Coefficiente di Difficoltà: 1062 Coefficiente Globale: 1168

PALE SAN MARTINO  CIMA DELLA MADONNA Via  LANGES-Merlet Difficoltà:  D+, A0, 40 m. V in libera, 70 m. IV, 15 m. IV+; II e III il resto  Dislivello: 400 m Sviluppo:  600 m. (16 L) Coefficiente di Difficoltà: 1164 Coefficiente Globale:  1222

CIMON della PALA Via MELZI-Zecchini Difficoltà:  III,IV-, passi di IV+, V  Dislivello:  480 m. Sviluppo:  600m. Coefficiente di Difficoltà: 1115  Coefficiente Globale:  1226

TERZA TORRE SELLA  Via   VINATZER  Difficoltà:  D+,IV, V-, 1 pass. V+  Sviluppo:  430 m. Dislivello:  425 m. circa, 13 L. Coefficiente di Difficoltà:  1122 Coefficiente Globale: 1234

CAMPANILE ALTO Via Hartmann-Krauss Difficoltà:  IV, 2 pass. IV+ Lunghezza:  550 m. Coefficiente di Difficoltà: 1143      Coefficiente Globale: 1279

PIZ CIAVAZES Via VINATZER-Riefesser Difficoltà: TD sostenuto, V, passi V+,1 tratto A0 (VI, VI+ in libera) Dislivello: 250 m. Sviluppo:  270 m. Coefficiente di Difficoltà: 1195 Coefficiente Globale: 1314

SASS PORDOI Via FEDELE-Bernard Parete Ovest  Difficoltà:  IV passi IV+, D+ pass. 5°  Dislivello:  800 m. 18 lunghezze (600 m fino al cengione)  Sviluppo:  950 m. 26 lunghezze (750 m)Coefficiente di Difficoltà: 653 fino alla cengia, 1196 fino in cima Coefficiente Globale:  718 fino alla cengia ; 1315 fino in cima  

PIZ CIAVAZZES Via  ZENI  Difficoltà:  4°, 5°, 5°+, A1 e A2, in libera 6b/6c  (OBBL. 5+) Dislivello:  150 m.  Sviluppo:  200 m. Coefficiente di Difficoltà:  1324 Coefficiente Globale: 1456

TOFANA ROZES PRIMO spigolo Difficoltà:  D+ (V-); passi di 5°+, AO (passi), prevalenza III e IV Dislivello:  400 metri Sviluppo: 12-13 lunghezze di corda 530m. Coefficiente di Difficoltà: 1296 Coefficiente Globale: 1490

PIZ CIAVAZZES Parete Sud Via Irma Difficoltà:  TD-, IV+, V , A1 (in libera: 7°- e 6°+) Dislivello:  250 m circa sino alla cengia Sviluppo:  375m. Coefficiente di Difficoltà: 1372; 1772 in libera Coefficiente Globale: 1509; 1949 in libera

PALE S. MARTINO PALA RIFUGIO Via CASTIGLIONI-DETASSIS Difficoltà:  TD-, III, IV, IV+, un passo di V  Sviluppo:  oltre 800 m. Dislivello:  700 m Coefficiente di Difficoltà: 1431 Coefficiente Globale:  1574

PIZ  CIAVAZZES Via STEFAN Difficoltà:  V +, passaggi di VI e VI+ Sviluppo: 225m. Dislivello:  180 m. Coefficiente di Difficoltà: 1369  Coefficiente Globale: 1575

TORRE GRANDE NORD Via FINLANDIA  Sviluppo: 110 m, circa 4 ore. Difficoltà: 5°, 6°, 6°+, 7°, A0    Coefficiente Difficoltà: 1465 Coefficiente Globale: 1684

Cima della Madonna VIA MESSNER Sviluppo: 300m Valutazione estesa: VI- Difficoltà d'insieme: TD+   Coefficiente di Difficoltà: 1467 Coefficiente Globale: 1687

PIZ CIAVAZES Via Abram  Difficoltà:  V passi di V + e A0 (VII- in libera) Dislivello: 500 m. (300 m. fino alla Cengia)   Sviluppo:  630 m. (400 m), 13 lunghezze Coefficiente di Difficoltà: 1541; in libera 1721 Coefficiente Globale: 1695/1979

TORRE GRANDE Via SCOIATTOLI Difficoltà: 5°, 6°, 7°, 8° Sviluppo: 125 m. Dislivello: 100 m.  Coefficiente Difficoltà: 1480 Coefficiente Globale: 1702

PRIMA TORRE SELLA Via  ROSSI Difficoltà: TD+, 4° e 5° sostenuto,un passo di 6°, A0; 7°- in libera Dislivello: 180 m. Sviluppo: 230 m. Coefficiente di Difficoltà: 1626 Coefficiente Globale: 1788

MUGONI Via VINATZER (Parete Sud-Est) Difficoltà:  TD sostenuto, V e V+  Dislivello:  250 m. Sviluppo:  300m. Coefficiente di Difficoltà: 1789    Coefficiente Globale: 1967/2057

PIZ CIAVAZZES  Via SCHUBERT  Difficoltà:  V e V+, con passaggi di VI- e A1  Dislivello:  500 m (250 m fino alla Cengia dei Camosci)  Coefficiente di Difficoltà: 1690 fino alla cengia dei camosci, 1264 dopo la cengia;  intera via  2954  Coefficiente Globale:  1859, 1390, 3249 in totale

Mesule Via  Bruggen-Walde Difficoltà:  6° / 6a     Rischio: R3  Altezza:  200 m. Sviluppo:  315 Coefficiente di Difficoltà: 1790 Coefficiente Globale:  2058

SASS DE LA LUESA Via Vinatzer Difficoltà:  TD, 5° e 5°+, passi in A0 e A1 (o 6° e 6°+)  Sviluppo:  300 m, (11 Lunghezze) Dislivello:  250 m. Coefficiente di Difficoltà:  1900   Coefficiente Globale:  2090

LAGAZUOI NORD Via del DRAGO Difficoltà: TD , dal 4° al 5°+ e passi di 6°- Sviluppo: 380 m. 10 + 2 lunghezze di corda. Dislivello:  300 m. Coefficiente di Difficoltà: 2010  Coefficiente Globale: 2211

TORRE VENEZIA Via  RATTI-PANZERI  Difficoltà:  TD, 4°, 5°, 5°+, un tratto di 6° Dislivello: 300 m Sviluppo:  425 m. Coefficiente di Difficoltà: 1974   Coefficiente Globale: 2171/2270

TORRE TRIESTE Via TISSI-ANDRICH Spigolo Ovest Difficoltà:  3°, 4°, 5°, pass. di 5°+, un passo 6° Dislivello: 550m. Sviluppo:  670 m. Coefficiente di Difficoltà:  2043    Coefficiente Globale:  2247

LAVAREDO CIMA PICCOLISSIMA Via CASSIN-Vitali-Pozzi Difficoltà: 7 (OBBL. 6-/A0) Sviluppo: 290m. + 70 m. alla cima Dislivello: 320 m. Coefficiente di Difficoltà: 1990; in libera 2230  Coefficiente Globale: 2288; 2564 in libera

TORRE VENEZIA Via ANDRICH - FAE’  Spigolo Sud -Ovest  Difficoltà:  TD+ max: 6°-; 4°, 5°, 5°+ Dislivello:  275 m. Sviluppo:  370 m. Coefficiente di Difficoltà:  2081   Coefficiente Globale:  2289

SECONDA TORRE SELLA VIA MESSNER  Difficoltà:  4°, 5° e 5°+ e una lunghezza di 6° Lunghezza:  250 m. Sviluppo:  310 m. Coefficiente di Difficoltà: 2010   Coefficiente Globale: 2311/2412

PALE SAN MARTINO CIMA CANALI Via  BUHL-ERWING Difficoltà:  TD+, VI- Dislivello: 450m. Sviluppo:  550 m Coefficiente di Difficoltà: 2150   Coefficiente Globale:  2365

OVEST LAVAREDO Via  DEMUTH Difficoltà:  TD; 6°+ (A1) obbl. 5°+ Dislivello:  450 m (fino a cengia) Sviluppo:  550 m Coefficiente di Difficoltà: 2164     Coefficiente Globale: 2380

TOFANE Terzo Spigolo di Ròzes Via  A. Alverá e U. Pompanin Difficoltà:  D+; passaggi di 5° Dislivello:  600m; Sviluppo:  750m. 18 lunghezze di corda + 2 brevi facili Rischio: R3 Coefficiente di Difficoltà:  2133  Coefficiente Globale: 2452

TORRE VENEZIA Via  TISSI - ANDRICH Difficoltà:  4°, 5°, 5°+ Dislivello:  460 m. Sviluppo:  560 m. Coefficiente di Difficoltà:  2284   Coefficiente Globale: 2512/2626

CIMA PICCOLA LAVAREDO Via EGGER Difficoltà:  6° gr. con passi di 6°+ Dislivello: 230 m. Sviluppo: 405 m. Coefficiente di Difficoltà: 2241  Coefficiente Globale: 2577

Torre delle Mesules Est - Via Regenbogen Difficoltà:  7°  Obb. Rischio: R3 Altezza:  200 m. Sviluppo: 230m. Coefficiente di Difficoltà:  2315 Coefficiente Globale: 2662

PIZ CIAVAZZES Via LOSS-BONVECCHIO . Difficoltà:  V+ e VI  Sviluppo: 285m. Dislivello:  250 m Coefficiente di Difficoltà: 2582   Coefficiente Globale: 2969

Quarta TORRE SELLA Via  MALSINER-Moroder Difficoltà:  5°, 5°+, 6° e A1 (6°, 6°+ se in libera) Dislivello:  300 m. Sviluppo:  350 m. Coefficiente di Difficoltà:  2754   Coefficiente Globale:  3029/3167

PIZ CIAVAZZES Diedro Buhl Difficoltà:  VI  Dislivello:  500 m (250 m. fina a Cengia) Sviluppo: 700 m (450 m. 13 lunghezze) Coefficiente di Difficoltà: 2850; 3049 in libera Coefficiente Globale: 3135; 3353 in libera

SASSOLUNGO Via Fernandina Difficoltà:  IV+ , V  Sviluppo:  670m. Dislivello: 650m. Coefficiente di Difficoltà:  2803   Coefficiente Globale: 3083

 Torre delle Mesules Est - Via  Geo Difficoltà:  7° Rischio: R3 Altezza:  200 m. Sviluppo: 290m.  Coefficiente di Difficoltà: 2730  Coefficiente Globale: 3139

 CAMPANILE BASSO Via GRAFFER - MIOTTO  Difficoltà:  TD  (V+)  Dislivello:  380 m Sviluppo: 520 m. Coefficiente di Difficoltà:  2915  Coefficiente Globale:   3206

RODA DI VAÈL Via EISENSTECKEN Difficoltà:  TD+ sostenuto, VI  Dislivello:  350 m. circa Sviluppo:  400 m. Coefficiente di Difficoltà: 2875    Coefficiente Globale: 3306

CATINACCIO Via STEGER Difficoltà: TD; IV e prevalenza di V (max V+) Dislivello: 700 m. Sviluppo: 870 m, 23 lunghezze  Coefficiente di Difficoltà: 2970   Coefficiente Globale: 3415

Torre delle Mesules Est - Via Brunsin Difficoltà:  6°  Rischio: R3 Altezza: 200m Sviluppo:  275 m Coefficiente di Difficoltà: 2982 Coefficiente Globale: 3429

PALE SAN MARTINO SASS MAOR VIA SOLLEDER-Kummer Difficoltà:  5° e 5° + Sviluppo: 580 m.  Dislivello: 500 m. di via; 1000 m. dalla base Coefficiente di Difficoltà:  3015  Coefficiente Globale:  3467

CASTELLO BUSAZZA Via  HOLZER - MESSNER Difficoltà: 4°, 5°, 5°+ Sviluppo: 790 m.  Parte inferiore: 320 m; 2°, un passo di 4°-; Parte superiore: 470 m. 4°, 5°, 5°+ Coefficiente di Difficoltà:  2939   Coefficiente Globale:  3526

PIZ CIAVAZZES via Micheluzzi Difficoltà:  V, con passi di V+ e AO (VI- in libera) Dislivello:  500 m (250 m. fina alla Cengia )   Sviluppo:  700 m (400 m.13 lunghezze) Coefficiente di Difficoltà: 3169   Coefficiente Globale: 3644

MESULES  VIA  FRANZ  (Rabanser - Comploi) Difficoltà:  VI, 2 passi di VII-,VII Dislivello: 300 m; Sviluppo: 390m 12 lunghezze Coefficiente di Difficoltà:  3085    Coefficiente Globale:  3702/3856

AMBIEZ Parete Sud-Est - Via CONCORDIA Difficoltà:  TD+ (V+, pass. A2)    Sviluppo: 480m. Dislivello:  400 m Coefficiente Difficoltà: 3330   Coefficiente Globale: 3829

CIMA PICCOLA LAVAREDO Via COMICI-Varale-Zanutti Difficoltà:  TD + , 6- /A0   Dislivello:  350 m circa Sviluppo:  425 m. Coefficiente di Difficoltà: 3645 Coefficiente Globale:  4015;  4374 nel 1967

SASSOLUNGO Via "Passione maniacale" Difficoltà:  VI con un passo di VII  Dislivello:  600 m. Sviluppo: 700m. Coefficiente di Difficoltà:  3768    Coefficiente Globale: 4333

SASSOLUNGO Via “ULTIMO dei BALCANI”  Difficoltà:  5°, massimo 6°- Dislivello:  650 m. Sviluppo: 710m. Coefficiente di Difficoltà: 3988   Coefficiente Globale:  4386

SASS DE LA CRUSC Diedro Ovest via Mayerl Difficoltà:  ED (VI)   Dislivello:  500 m Sviluppo: 630m. Coefficiente di Difficoltà: 3915    Coefficiente Globale: 4502

MARMOLADA Punta Penia Via SOLDA'-Conforto Difficoltà:  TD+, max 6°+ (6a+), dal V al VI con tratti in A  Dislivello:  550 m. Sviluppo:  circa 700 m., 23 lunghezze

Coefficiente di Difficoltà: 3998   Coefficiente Globale:  4597

RODA DI VAEL Via BHUL (HASSE-BLANDLER) Difficoltà: TD+ sostenuto; VI, A2 e A3; ED+ in libera Dislivello: 380 m. Sviluppo:  430 m. Coefficiente di Difficoltà : 4043; 4983 in libera  Coefficiente Globale: 4649; 5730 in libera

LAVAREDO CIMA GRANDE Via Comici Difficoltà:  VI°- / A1 ( VII° in libera, V+/A1 obb.) Dislivello: 450m.  Sviluppo: 500 m. Coefficiente di Difficoltà: 3105 e 4285 in libera    Coefficiente Globale: 3415 e 4713 in libera

CROZZON di BRENTA Via delle GUIDE (Detassis-Giordani) Difficoltà: V + Dislivello: circa 850 m Sviluppo: circa 950 m Coefficiente di Difficoltà: 4119   Coefficiente Globale: 4736

BRENTA ALTA Via Detassis-Giordani  Difficoltà: VI -, continue e sostenute nei primi 300 m., ED+ in libera Dislivello:  circa 500 m. Sviluppo: circa 650 m. Coefficiente Difficoltà:  4177   Coefficiente Globale: 4803

CIMA SCOTONI Via Lacedelli-Ghedina Difficoltà:  TD+, 4°+, 5°, 5°+, 6°, 6°+, 7°-, A0, A2  Dislivello: 550 m. Sviluppo:  620m. Coefficiente Difficoltà: 4309 Coefficiente Globale: 4955

PALA DEL RIFUGIO Via FRISH-Corradini  Difficoltà:  TD, V+, IV, IV+  Sviluppo:  800 m Dislivello:  700 m Coefficiente di Difficoltà: 4437   Coefficiente Globale:  5102

Grigne Forcellino Coefficiente di Difficoltà : ASTRA 5430;  CRISS CROSS e DISCOVERY 4560 in libera completa

Grigne Forcellino Coefficiente di Difficoltà : ASTRA 4320;  CRISS CROSS : 3930 DISCOVERY : 3450 in libera parziale

TOFANA di ROZES Via Costantini-Apollonio Difficoltà: TD+; passi A2 o 7+ Dislivello:  550 metri; Sviluppo: 625m 19 lunghezze Coefficiente di Difficoltà: 4836   Coefficiente Globale: 5319

TORRE INNERKOFLER Via del Calice Difficoltà:  VI Dislivello:  550 m Sviluppo: 685m. Coefficiente di Difficoltà:  4905   Coefficiente Globale:  5395/5640

TORRE TRIESTE Via CASSIN-RATTI Difficoltà:  4°, 5°, 6°, 7°+, A1, A2  Dislivello: 570 m. dalla cengia d'attacco Sviluppo: 750 m. Coefficiente di Difficoltà:  5361   Coefficiente Globale:  5897/6165

TORRE TRIESTE Via CARLESSO-SANDRI Difficoltà:  4°, 5°, 6°, 7°+, 8°-, A1, A2  Dislivello: 570m (via originale 750m) Sviluppo: 900m 37 lunghezze (via originale 1100m.) Coefficiente di Difficoltà:  5212     Coefficiente Globale:  5993

TORRE BRUNICO Via OTTOVOLANTE (Piardi) Difficoltà: 6c / 6b / 7a+ o A0 (6b obbl.) Dislivello:  360 m. Sviluppo: 400m. Coefficiente di Difficoltà:  5472    Coefficiente Globale:  6292

OVEST LAVAREDO via Cassin-Ratti Difficoltà: 7a  (OBB. 6-6+/A0)  Dislivello: 450 m circa  Sviluppo:  550 m Coefficiente di Difficoltà: 4916; in libera 5381  Coefficiente Globale: 5899; in libera 6457

PIZ CIAVAZZES  Via  ROBERTA 83  Difficoltà:  VI+, A1, A2 o fino a VII+ in libera Dislivello:  250 m. Sviluppo: 370m. Coefficiente di Difficoltà:  5271  Coefficiente Globale: 6325

MARMOLADA Punta ROCCA Via GOGNA Difficoltà: TD+, max 7° (6b), (OBBL. 6°, A2) Sviluppo: 900 m. Dislivello: 800 m Coefficiente di Difficoltà: 5810 Coefficiente Globale: 6681

SASSO delle UNDICI PIRAMIDE ARMANI Via "dei Cinque muri" MAFFEI-Leoni Difficoltà:  VII / A3, 6c obb. Rischio: R4 Dislivello:  350 m.  Sviluppo: 400 m. Coefficiente di Difficoltà:  5394 Coefficiente Globale: 6742

ROCCHETTA ALTA  Spigolo Nord-Ovest (“Strobel”) Difficoltà:  secondo i primi salitori: VI +; secondo i primi ripetitori: VI, A1 e A2 con 50 chiodi di progressione.  Dislivello:  650 m. Sviluppo: 740m. Coefficiente Difficoltà : 5829   Coefficiente Globale: 6994

RODA DI VAEL  Via  MAESTRI Difficoltà:  TD+,  A1, A2, VI , in libera 6a/6b nel tratto iniziale e medio, 6c nel tratto finale, al penultimo tiro breve tratto di 7a+ obbl. Dislivello:  380 m. Sviluppo:  410 m. Coefficiente di Difficoltà:  6710 Coefficiente Globale:  7716

CROZ dell’ ALTISSIMO Via ARMANI Difficoltà:  V+, pass. VI- Dislivello:  650 m. Sviluppo:  800 m. Coefficiente di Difficoltà: 6844    Coefficiente Globale: 8212

LAVAREDO CIMA GRANDE Via HASSE-Blandler Difficoltà:  6° gr., 6°+, A0,A2 Difficoltà in libera:  6°, 6°+, 7°, 7b Dislivello:  550 m.; 70 chiodi di via (180 ch. usati dai primi salitori) Sviluppo: 605 m.  Coefficiente di Difficoltà: 6554; 7379 in libera completa  Coefficiente Globale: 7864;  8854 in libera

TOFANA di ROZES Via PAOLO VI DIRETTISSIMA Difficoltà tradizionale:  6°+ e A2 Difficoltà in libera:  7a , con qualche passo di 7b; 6a+ / 6c obbl. Dislivello:  500 m. Sviluppo: 600 m. Coefficiente di Difficoltà: 6955; 7525 in libera Coefficiente Globale: 8346; 9030 in libera

CIVETTA PUNTA TISSI Via PHILIP-FLAMM Difficoltà:  4°, 5°, 5°+, 6°, due passi A1 (6°+) e due passi A2 (7°) Dislivello:  740 m. Sviluppo:  1130 m. Coefficiente di Difficoltà: 8610  Coefficiente Globale: 9900

 

Sergio Ramella