NOTE

Valutare e paragonare vari itinerari alpinistici che hanno caratteristiche diverse è un' impresa difficile e non potrà mai avere un valore assoluto, per il fatto che si basano su sensazioni personali, e non esiste nessun numero matematico che possa esprimerlo complessivamente.

Tuttavia se a valutarla è una sola persona si può ottenere almeno una uniformità di giudizio e il risultato può essere grosso modo non lontano dalla realtà.

Le vie sono valutate da un'alpinista di livello medio-alto che ha percorso molte vie di VI° e fino all' VIII° che ha la sensibilità sia verso le vie più facili che per quelle al suo limite.

Per gli itinerari EX ho riportato le valutazioni dichiarate dai primi salitori di tali vie.

Le gradazioni le ho lasciate come quelle ufficiali e ho solo inserito le vie nella opportuna categoria.

Ovviamente, dato che l'alpinismo è da ritenere uno sport rischioso e dipendente da tanti fattori esterni, non posso assumere la responsabilità per quanto indicato.

Dato che non tutte le vie indicate ho avuto il piacere di percorrerle (per le quali mi sono avvalso della documentazioni esistenti) sono onorato di ricevere consigli, richieste di modifica, note ed aggiornamenti da tutti gli alpinisti che le hanno percorse.

Invito a lasciare perdere le remore a scrivere, per alcuni a causa di presunti complessi o timori o per altri che si sentono superiori e sviliti a partecipare a queste questioni più umane.

Faccio presente che le vostre contribuzioni non servono alla mia persona, ma per la comunità alpinistica, e chi le darà  verrà citato adeguatamente (vedi Fondo Pagina).

Per le Valutazioni delle difficoltà vengono usati i numeri romani (es. V, IV ecc.) come la tabella UIAA aperta, per la valutazione complessiva (IMPEGNO) sono usate le sigle ufficiali (F,D,TD,ED,EX).

Per il fattore di Rischio invece delle sigle ufficiali (R1, R2, R3 ecc.)  che danno poca idea, vengono utilizzate le parole (basso,medio,alto,molto alto,altissimo) che rispettivamente le sostituiscono.

Il Fattore Rischio è quello più difficile da valutare perchè dipende dal margine che l'alpinista ha sulla via che va ad effettuare e dal numero di chiodi presenti che come si sa vanno e vengono ed invecchiano ed è impossibile tenere una loro contabilità aggiornata.

Evidentemente l'alpinista può ridurre il Rischio infiggendo propri chiodi ed utilizzare protezioni veloci (rallenta però la velocità di progressione).

Il Fattore Rischio indicato è per alpinisti che hanno sulla Gradazione della via un margine di capacità superiore di 2 Gradi, se il margine è di solo 1 Grado il fattore va elevato di 1 gradino, se è al suo limite va elevato di 2 gradini (situazione non consigliabile e da evitare).

Contrariamente a quanto uno crede le vie più rischiose sono quelle di IV, V in quanto sono a volte poco chiodate e di solito non si pensa tanto a proteggersi adeguatamente, viceversa le vie più difficili pur avendo una probabilità di volo più alto sono generalmente chiodate e il livello di attenzione dell'alpinista per via naturale aumenta.

Le parti delle vie a maggiore rischio sono le finali un pò per la stanchezza e per le rocce che sono spesso friabili, i tiri facili intermedi di vie ED di solito poco chiodati.

Per le singole gradazioni vedere la  Scala Difficoltà

Contributo di:  ..........

Contributo di:  ..........

Contributo di:  ..........