SASS d' ORTÌGA
m. 2634
VIA 287 Per lo Spigolo Ovest (Kees-Wiessner)
VIA 288 Per il diedro Sud/Ovest, via di sinistra (Zonta)
VIA 289 Per il diedro Sud/Ovest, via di destra (Gobbato)
VIA 290 Parete Sud/Ovest (Scalet-Bettega)
VIA 290a Parete Nord, via delle Guide (Depaoli-Timillero)
VIA 291 Discesa (per la via comune)
E' una delle vette più belle della Val Canali.
Da Nord ha la forma di trapezio, da Sud/Ovest appare come corno triangolare, con l'aereo spigolo Ovest sulla sinistra.
Si alza isolato tra le Forcelle di Sant' Anna (a Nord/Est) e delle Mughe (a Sud), e da esso si stacca il formidabile avancorpo Pala del Rifugio che si spinge fin sopra il Rifugio Treviso.
Scalata molto elegante, esposta, su roccia ideale.
Primi salitori: H. Kees-F. Wiessner, 1928
Difficoltà: dal III al IV+ continui con un passaggio di V
Dislivello: 310 m.
Sviluppo: 380 m. ,(12 L)
Tempi: ore 3-4, ore 5.30-6 A/R dal rifugio
È attrezzata (portare solo nuts e fettucce).
Dal Rifugio Treviso, per raggiungere l'attacco, ci sono tre possibilità:
a) (la più seguita) Raggiungere la Forcella delle Mughe, lungo il sentiero 720, e da qui traversare verso sinistra per la cengia sotto la parete Sud/Ovest del Sass, un tratto attrezzato, fino al canale che porta all'intaglio tra lo spigolo e la cresta della Pala del Rifugio: ore 2-2.45.
b) per la parete Nord della Pala del Rifugio, via Franceschini (vedi al n. 296), ore 2.
c) provenendo dalla Pala del Rifugio e compiendo così una salita unica di 1200 metri, riservato solo ai più allenati e veloci scalatori.
Attaccare qualche metro sotto la forcella.
Per blocchi di roccia arrivare a un caminetto, a sinistra del filo dello spigolo, che porta a un terrazzo in un canale (40 m., III).
Salire 2 lunghezze lungo il canale, su roccia magnifica, fin sotto una parete liscia (80 m, III e passi di IV).
Superare la parete, portandosi sul filo dello spigolo più appigliato, da seguire a destra o sinistra, fino ad una stretta cengia (80 m., IV).
Aggirare a sinistra lo spigolo, salire una rampa/camino superficiale, fino ad una nicchia sotto uno strapiombo (30 m., III, IV). Roccia sempre ottima, 2 ch.
Scalare una stretta fessura, passare a destra del filo, e scalare la ripida parete fino ad un canale fessurato (35 m., IlI, IV).
Ancora vicino al filo dello spigolo, su parete, finché non si raggiunge la cima del pilastro appoggiato allo spigolo. (40 m., IV, IV-)
Scendere leggermente fino al grande masso incastrato visibile anche dal basso (20 m., II).
Da qui superare direttamente una incombente parete, solcata da una fessura superficiale, sostando al termine su cengia (40 m., IV-, IV, V, passaggio chiave, 2 ch.).
Obliquare a destra su cengia e riprendere lo spigolo: dopo 50 m. (II) si raggiunge la vetta.
288 Per il diedro Sud/Ovest, via di sinistra
L'itinerario segue il grande diedro di sinistra, terminando sullo spigolo Ovest a 3 Lunghezze dalla vetta.
Itinerario impegnativo e sostenuto su roccia eccellente.
Primi salitori: C. Zonta & C, 1974
Difficoltà: dal IV al V+
Dislivello: 330 m. (10 L)
Tempi: ore 4, ore 7.30 A/R dal rifugio
Non attrezzata.
La via si svolge prima su placche (2 L, 80 m., IV e V+), poi segue una fessura di 25 m. (V, V+), quindi un camino e delle placche (40 m., IV).
Traversare a sinistra e salire un diedro-camino (IV, V+).
Continuare per 2 lunghezze per un camino verticale (75 m., IV) e arrivare al grande masso incastrato.
289 Per il diedro Sud/Ovest, via di destra
Arrampicata su roccia buona, che si svolge a 50 metri dalla verticale calata dalla vetta, a sinistra di un costolone nero.
Primi salitori: R. Gobbato & C, 1968
Difficoltà: III, IV, un passaggio di V-
Dislivello: 350 m. (9-10 L)
Tempi: ore 3-4. Ore 6.30 A/R
Non attrezzata.
Raggiunto, come per gli itinerari precedenti, il cengione di base, salire 70 m. a sinistra del costolone; poi evitare a destra una placca bianca e ritornare a sinistra per raggiungere due spuntoni sporgenti, superando uno strapiombo nero (fino a qui dal lI al III+).
Arrivare alla base di un diedro di 100 m.. da seguire fino sulla sommità di un pilastro.
(IV-, un passaggio di V-).
Ora 2 lunghezze a destra e per un canale uscire sulla cresta, a sinistra di un caratteristico dente: scendere alla Forcella delle Mughe.
Di grande bellezza, su roccia stupenda: l'arrampicata è elegante e abbastanza ripetuta.
La via supera un marcato diedro, visibile dal basso, nella parte centrale della parete.
Buona chiodatura, soste comode.
Primi salitori: S. Scalet-A. Bettega, 1961
Difficoltà: IV / IV+, una lunghezza di V / V+ sostenuto
Dislivello: 280 m.
Sviluppo: 320 m. (10 L)
Tempi: ore 3-4; ore 5.30-7.30 A/R
Attaccare (ore 2 dal rifugio) sulla verticale calata dalla vetta, in una rientranza immediatamente a sinistra di una striatura nera.
Salire diritti e un pò a destra fino ad una seconda rientranza, sotto un soffitto giallo (40 m., IlI, IV).
In verticale lungo un diedro, quindi per fessure fino ad una sosta sotto un lungo diedro obliquo a sinistra (50 m., IV e IV+ continuo).
Traversare a sinistra fin sotto un salto strapiombante, che permette di salire sopra la fascia di tetti gialli (A0), chiodi.
Obliquare a destra per fessura che porta (IV) in una zona meno ripida: sosta dopo 40 m. su spuntoni.
Traversare obliquamente a destra per 35 m., su roccia appigliata, in direzione di un masso sporgente dalla parete (IV, IV+) fino ad un diedro che permette di vincere direttamente il masso; sosta su spuntoni.
Una breve lunghezza porta alla base del diedro visibile dal basso (20 m., III).
Percorrerlo interamente, sfruttando la fessura sul fondo (45 m., IV+, V, V+, vari chiodi).
Uscire su una ottima cengia.
A destra della cengia, prendere la rampa obliqua da seguire integralmente, fino ad una caverna (IV, IV+), che si evita a sinistra, uscendo in vetta per placche e un facile caminetto (50 m., IV).
Varianti:
a) dalla "zona meno ripida" traversare a destra 35 m., quindi a sinistra, onde raggiungere direttamente il masso appoggiato (IV, V).
b) dalla cengia dopo il diedro finale, salire diritti (60 m., IV).
290a Parete Nord, via delle Guide
Bellissima arrampicata, sostenuta, su roccia magnifica.
La via sale a sinistra della via Castiglioni (che segue i camini centrali).
Primi salitori: Depaoli-Renzo Timillero, 1974
Difficoltà: dal IV al V+ continuo
Dislivello: 300 m.
Tempi: ore 4-7 per la via.
Dal rifugio Treviso seguire il sentiero 707 fino allo sbocco del canalone di Sant' Anna; risalirlo fin oltre delle rocce erbose, e piegando a destra per entrare nella parte superiore del canale da seguire fin sotto la parete dove, a 50 m. dalla Forcella di Sant' Anna, una cengia orizzontale consente di portarsi nel mezzo della parete Nord; ore 1.30.
Attaccare pochi metri a sinistra della via Castiglioni, e quindi a sinistra del lungo camino bagnato e nero. Ometto.
Salire su parete aperta, leggermente in obliquo a destra a una nicchia nera (35 m., V).
Traversare qualche metro a destra e salire diritti 60 m. su roccia ideale, fino ad una cengia (V).
Sulla destra 30 m. in obliquo su parete fino ad una fessura-camino nera (V+ ; tratto chiave).
Traversare a destra 2 metri, quindi diritto per 2 lunghezze, fino a prendere un camino (IV,V,V+). Seguire il camino per 2 lunghezze (IV), uscire sulle rocce sommitali.
291 Discesa (per la via comune): I con un tratto di II, ore 1.15.
Calarsi per il pendio di sfasciumi e roccette a sinistra della cresta Sud/Est, fino ad un ripido spallone.
Scesi alcuni risalti facili, prendere a sinistra un caminetto di 30 m. (II+), che porta sul ripido pendio sopra la Forcella delle Mughe.
Raggiungere la forcella, quindi scendere nel Vallone omonimo lungo il sentiero 720.
La via è segnalata con bolli rossi.