CIMA WILMA
2782 m
VIA 29 Via Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli (Est)
VIA 30 Via Masé-Dari - Ghirardini (Spigolo Sud-Est)
VIA 31 Via Plaichinger-Hamburger (Est)
VIA 32 Via Osti - Campignotto - Scandolin (Est)
VIA 33 Via "il Rovescio della Medaglia" (Est)
VIA 34 Via Solleder - Kummer (Ovest)
VIA 35 Via Brunet - Pellican (Ovest)
VIA 36 Via Pellegrinon-Lucian-Bidlingmayer (Ovest)
VIA 37 Via del gran diedro (Nord-Ovest)
VIA 38 Via Castiglioni-Detassis (Sud-Ovest)
VIA 39 Via Dolce Sorpresa (Ovest)
È una costruzione rocciosa di medie proporzioni e profili verticali, tra il Campanile del Lago a Nord e la Cima Canali a Sud.
La Forcella Wilma la divide dal primo, mentre la Forcella Canali la separa dalla seconda.
VERSANTE OVEST
Primi salitori: Normann Neruda e Signora con A. Tavernaro, 16 luglio 1893
Salire l'evidente piano inclinato marcato da una fessura trasversale che sale obliqua da destra a sinistra e raggiunge l'intaglio che divide le due punte principali.
Dal rif. Pradidali prendere il sentiero verso il lago Pradidali e poco prima di questo scendere a destra nel grande vallone, risalire una ripida traccia di sentiero, traversare una fascia rocciosa e ancora per il ripido ghiaione alla base della parete ovest (30 minuti dal rif. Pradidali).
Attacco: poco prima dello sbocco del canalone che scende dalla Forcella Canali.
Salire una articolata rampa a sinistra fino ad un intaglio e per questo alla base del piano inclinato fino ad un camino con rocce bagnate formato da un grande spuntone.
Seguendo il piano inclinato raggiungere l'intaglio sommitale e verso destra per una frastagliata cresta raggiungere poco dopo la cima principale.
Discesa:
Per la via normale.
VERSANTE SUD
Primi salitori: G. Soldà-Syda, 17 Luglio 1951
Difficoltà: V
Dislivello: 150 m
Sviluppo: 200 m circa
Tempi: 2 ore
Materiale consigliabile: diversi chiodi assortiti.
Raggiungere la Forcella Canali (fra la Cima Canali e la Cima Wilma).
Attaccare subito a ovest della forcella e per una lunghezza di corda si arrampica su roccia verticale e compatta (tratto più impegnativo) e raggiungere una zona più facile da dove è possibile salire senza via obbligata.
Obliquare a sinistra e raggiungere una cengia ghiaiosa che porta alla forcella che separa la Punta Greti dalla Cima Wilma mentre la via si tiene sulla destra e per salti di rocce e fessure si raggiunge la sommità.
(Nota: questa è la relazione riportata con molta probabilità dai primi salitori).
VERSANTE EST
VIA 29 Via Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli
Primi salitori: M. Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli, 12 Agosto 1954
Difficoltà: III
Dislivello: 250 m circa
Sviluppo: 350 m
Tempi: ore 1.30
La prima metà della parete Est è solcata al centro da 2 grandi camini paralleli; nel canale di destra sale la via Plaichinger-Hamburger, invece il canale di sinistra a metà parete si divide in due rami.
La biforcazione di sinistra termina in una sella tra la cima e un pilastro giallo, quella di destra invece, prima di terminare in un intaglio con un' anticima, mostra forti strapiombi.
Attaccare il camino di sinistra fino ad una serie di terrazze, a circa metà parete, dove si biforcano i camini.
Salire al centro, traversare a sinistra fino al camino e continuare sulla sua sinistra per 3 tiri di corda.
Rientrare nel camino dove si trova una grossa scheggia incastrata, continuare in obliquo a destra sulla parete fra i due rami del camino e in verticale raggiungere la sella sottostante la cima.
SPIGOLO SUD EST
VIA 30 Via Masé-Dari - Ghirardini
Primi salitori: Masé-Dari - Ghirardini, 11 agosto 1937
Difficoltà: III
Dislivello: 200 m circa
Sviluppo: 250 m
Tempi: 2-3 ore
Allo sbocco del canalone tra Cima Wilma e Cima Canali ci sono due evidenti camini.
Salire il camino di destra per 30 m fin sotto un tetto.
Uscire traversando verso destra a uno spigolo e quindi per una fessura obliqua rientrare nel camino sopra il tetto.
Proseguire per parete leggermente a sinistra fin sotto a degli strapiombi sullo spigolo.
Per parete gialla, sempre verso sinistra raggiungere una piccola spalla dalla quale parte un camino.
Salire per il camino e dopo 20 m uscire a destra per placche fessurate raggiungendo la sommità del torrione.
Poi per facili rocce, alla cima.
VERSANTE EST
VIA 31 Via Plaichinger-Hamburger
Primi salitori: K. Plaichinger-R. Hamburger, 25 agosto 1913
Difficoltà: III
Dislivello: 250 m circa
Sviluppo: 350 m
Tempi: ore 1.30
Attacco quasi in comune con la via Gadenz-Gilli-Pellican-Trovanelli.
Raggiungere il grande camino-canale di destra salendo per una cengia verso destra.
Raggiunto il camino, salirlo, superando qualche strozzatura sulla destra fin sotto ad uno strapiombo marcato; sotto di questo traversare a destra e in obliquo per una parete raggiungere un altro camino; dove questo muore, salire una cengia a destra fino ad una nicchia, uscire a destra.
Poco dopo la parete si inclina e raggiungere l'intaglio fra le due cime principali, quindi per la frastagliata e facile cresta la cima.
VERSANTE EST (ANTICIMA di DESTRA)
VIA 32 Via Osti - Campignotto - Scandolin
Primi salitori:
M. Osti-P. Campignotto-L. Scandolin, 1 giugno 1973Difficoltà:
V- Coefficiente Difficoltà: 615 Coefficiente Globale: 707(75*0,7) +(20*0,2) +(50*0,7) +(25*3) +(30*6) +(20*6) +(40*0,7) +(40*3) = 615 300m.
Dislivello:
250 m circaSviluppo:
300 m.Rischio: R3 (scala 1-6)
Tempi:
7 ore dei primi salitoriMateriale
consigliabile: una serie di chiodi e diversi cordini.La cresta della Cima Wilma sulla destra presenta una ben definita anticima, dalla quale scende un grande camino che arriva alla base.
L'itinerario sale a destra del camino fino a raggiungere una grande cengia che taglia la parete, si sposta quindi a sinistra e per un sistema di diedri e fessure sale direttamente fino alla anticima.
Attacco: circa 10 m a destra dell'inizio del camino.
1)
Salire verticalmente per una parete grigia. (75 m, III+).Traversare a sinistra in obliquo ad un caminetto e risalirlo fino alla grande cengia (20 m).
2)
Seguire la cengia verso sinistra fin sotto al primo dei due diedri gialli e paralleli. (50 m, III+).3)
Superare verso sinistra una parete grigia, raggiungere il diedro (1 ch.) e risalirlo fino ad un buon punto di sosta. (25 m, IV).4)
Proseguire qualche m per il diedro, fino ad una piccola cengia che permette di traversare a sinistra evitando un tetto, quindi in verticale ad una nicchia (2 ch.) e per un diedro-fessura ad un buon punto di sosta alla base di una fessura strapiombante. (30m, V-).5)
Seguire la fessura fino ad un terrazzino sul filo dello spigolo. (20m, V-, 2 ch.).6)
In leggero obliquo a destra e poi verticalmente a un terrazzino. (40 m, III+).7)
Superare un diedro stretto fino a una spalla sotto l'anticima e raggiungerla per facili rocce. (40 m, IV).Dall'anticima raggiungere senza difficoltà la cresta della cima principale.
VERSANTE EST (ANTICIMA DI DESTRA)
VIA 33 Via "il Rovescio della Medaglia"
Primi salitori:
M. Zanolla-M. Lott, agosto 1982Difficoltà:
VI Coefficiente Difficoltà: 2100 Coefficiente Globale: 2520(50*16) +(50*5) +(35*8) +(50*10) +(50*5) +(100*0,2) = 2100 335m.
Dislivello:
250 mSviluppo:
270 mRischio: R4 (scala 1-6)
Tempi
dei primi salitori: 4 oreMateriale:
oltre ai cordini una serie di exentricRaggiunta la base della parete Est dell' anticima di destra portarsi all'attacco di una larga e netta spaccatura.
1)
Alzarsi per rocce a destra della spaccatura, poi spostarsi a sinistra di questa e raggiunta una parete gialla e strapiombante portarsi 10 m a sinistra lungo una depressione fino ad un cordino su clessidra; alzarsi sullo strapiombo, spostarsi verso destra lungo una lama sporgente e dopo qualche m diritto fino ad un gradino con clessidre alla base di un diedro. (50 m, VI).2)
Continuare nel diedro soprastante per tutta la sua lunghezza e raggiungere una cengia spiovente. (50 m, IV+).3)
Portarsi alla base della parete e per rocce grigie salire verso la gialla fessura-diedro più a destra, e raggiungere alla fine della lunghezza un terrazzino sulla sinistra. (35 m, V).4)
Riprendere la fessura inizialmente più stretta che poco dopo si adagia per un breve tratto e quindi si impenna e strapiomba, evitare il tratto strapiombante spostandosi sulla delicata e gialla parete di sinistra uscendo al termine della lunghezza a un terrazzino sulla sinistra. (50 m, V+).5)
Riportarsi nella fessura che gradualmente si allarga a camino che taglia la sommità del pilastro, sostare sulla cima. (50 m, IV+).Dalla sommità del pilastro proseguire per una banca in direzione Ovest (ometti) fino all'intaglio della via normale (100 m).
VERSANTE OVEST
Primi salitori:
E. Solleder-F. Kummer, 5 settembre 1926Difficoltà: IV Coefficiente Difficoltà: 480 Coefficiente Globale: 528
(30*3) +(40*0,5) +(100*0,7) +(150*2) =
Dislivello: 250 m
Sviluppo: 270 m
Rischio: R2
Tempi: 2 ore
1)
Dallo spuntone della via normale (all' inizio del piano inclinato) spostarsi un pò a destra, superare un risalto leggermente strapiombante e in verticale raggiungere un terrazzino. (30 m, IV).2)
Continuare diritto fino ad uno spuntone. (40 m, III).Proseguire diritto per un diedro-camino e superando qualche strozzatura raggiungere l'intaglio formato dalla Punta Greti; (100 m, III+).
Per la facile parete, come per la via Castiglioni-Detassis, raggiungere la frastagliata cresta sommitale.
Variante: dalla Sosta 2 seguire una fessura che obliqua nei primi m a sinistra e quindi sale quasi verticale fino alle creste di vetta; (150 m, IV-).
VIA
35 Via Brunet - PellicanPrimi salitori:
Brunet-Pellican, 6 agosto 1953Difficoltà: IV
Dislivello: 250 circa
Sviluppo: 270 m
Tempi: 2 ore
L'itinerario si svolge sulla parete a destra della via Solleder-Kummer.
Dallo spuntone seguire i primi metri della via Solleder-Kummer, poi spostarsi a destra 10 m, alzarsi ancora in obliquo sempre verso destra e quindi direttamente fino alla cima.
VIA
36 Via Pellegrinon-Lucian-BidlingmayerPrimi salitori:
Pellegrinon-Lucian-A. Bidlingmayer, 19 luglio 1965Difficoltà: IV+ Coefficiente Difficoltà: 788 Coefficiente Globale: 866
(40*0,7) +(50*3) +(45*5) +(50*5) +(45*3) = 788
Dislivello: 230 m circa
Sviluppo: 250 m
Rischio: R2 (scala 1-6)
Tempi: 2-3 ore
A sinistra della via normale, una grande spaccatura evidenzia un pilastro.
1)
Portarsi alla base dell'arrotondato spigolo di destra (del pilastro) e salire in obliquo un canale verso destra, e dopo 20 m proseguire per una fessura nella direzione opposta. (40 m, III+).2)
Dalla cengia superare un muro giallo e raggiungere una fessura nascosta, dopo di questa superare un rigonfiamento e sostare a uno spuntone sulla cengia. (50 m, IV).3)
Spostarsi qualche m sulla sinistra e superato uno strapiombo proseguire per un diedro fino ad un'altra cengia. (45 m, IV+).4)
Da qui in verticale a destra di un tetto e dopo 20 m circa spostarsi a destra in una fessura e per questa a un comodo punto di sosta. (50 m, IV+).5)
Continuare in un diedro canale, oltrepassare un intaglio e fermarsi sulla destra. (45 m, IV).Dal terrazzino per una fessura e un breve muro raggiungere una punta.
Da qui per la facile cresta raggiungere verso destra l'intaglio d'arrivo della via normale.
VERSANTE NORD OVEST
Primi salitori:
I. Cadorin-P.DeTuoni-F. Gatto-Golfetto, 25 settembre 1971Difficoltà: VI, A2 (dei primi salitori)
Dislivello: 230 m
Sviluppo: 250 m
Tempi: 8 ore dei primi salitori
Materiale usato: 20 ch. di cui 11 di sosta, 8 di progressione, 2 cunei e 3 ch. a pressione lasciati.
Materiale consigliabile: una serie di chiodi assortiti per le soste.
Risalire il ghiaione fino alla base della parete nord ovest e portarsi verso sinistra fino alla base del diedro inizialmente strapiombante che termina ad un intaglio formato dalla parete e il pilastro dove sale la via Pellegrinon - Lucian - Bidlingmayer e seguire l'ultimo tratto di quest' ultima fino alla cresta sommitale. Mancano ulteriori informazioni.
VERSANTE SUD OVEST
VIA 38 Via Castiglioni-Detassis
Primi salitori: E. Castiglioni-B.Detassis
Difficoltà: IV+ Coefficiente Difficoltà: 1302 Coefficiente Globale: 1432
(35*0,7) +(20*3) +(100*5) +(40*6) +(40*0,5) +(50*8) +(30*0,2) +(40*0,5) +(45*0,7) = 395m.
Dislivello: 250 m circa
Sviluppo: 350 m
Rischio: R2
Tempi: 2-3 ore
Bella ed elegante arrampicata su ottima roccia.
L'itinerario si svolge lungo la riga nera visibile anche dal rif. Pradidali, che scende verso sud dall'intaglio fra la cima e la Punta Greti.
1)
Dal rif. Pradidali risalire il ghiaione come per la via normale fino allo sbocco del canale che scende dalla Forcella Canali, risalirlo per circa 20 m fino alla base di un corto diedro grigio. Attaccare per questo, spostarsi per rocce a sinistra a un altro diedro e raggiungere uno spuntone. (50 m, III+).2)
Salire una parete a destra in direzione di un diedro giallo. (30 m, IV).3)
Spostarsi a destra, doppiare uno spigolo e raggiungere una sosta sotto ad un grande tetto. (25 m, IV+).4)
Uscire a destra per una parete e alzarsi verso la colata nera, quindi proseguire in verticale in direzione dell'intaglio. (50 m, IV+).5)
Continuare sul fondo del diedro che gradatamente si allarga a camino e raggiunge l'intaglio con la Punta Greti. (50 m, IV).Dall' intaglio per facile parete raggiungere senza grandi difficoltà la cima principale.
VERSANTE OVEST, ALLA PUNTA GRETL
Primi salitori:
M. Zanolla-M. Lott, settembre 1982Difficoltà:
VI- Coefficiente Difficoltà: 1662 Coefficiente Globale: 1944(35*3) +(50*14) +(50*14) +(50*2) +(30*0,2) +(40*0,5) +(45*0,7) = 1662 300m.
Dislivello:
250 circaSviluppo:
300 m.Rischio: R4 (scala 1-6)
Tempi
dei primi salitori: 4 oreMateriale
usato: 4 cordini, 4 stopper. 1 ch (lasciato alla Sosta 3)Materiale consigliabile: qualche cordino, qualche chiodo a lama e una serie di stoppers.
Bella arrampicata su ottima roccia che sale fra i tetti del Pilastro Greti in grande esposizione.
1)
Dalla sosta sullo spuntone dopo 50 m dall'attacco della via Castiglioni-Detassis alzarsi sulla grigia lavagna in leggero obliquo a sinistra e sostare a una cengia sullo spigolo. (35 m, IV).2)
Spostarsi qualche m a destra, alzarsi in obliquo, raggiungere una lama staccata e in leggero obliquo a sinistra un diedro giallo.Uscire per questo e continuare per una fessura fino ad una sottile cengia con lama, sempre sul filo dello spigolo. (50m. VI-).
3)
Traversare a destra sulla cengia, oltrepassare lo spigolo e alzarsi sulla parete gialla fin sotto a un piccolo tetto (cordino lasciato), superarlo direttamente, proseguire qualche m, quindi traversare a sinistra ed infine ad un gradino. (50 m, VI-, 1 ch).4)
Dalla sosta alzarsi per l'articolata parete al centro del pilastro fino alla spalla. (50m, IV-).Dalla spalla con 20 m si può raggiungere la sommità della punta, oppure più convenientemente traversare per una facile cengia all'intaglio fra questa e la Cima Wilma (uscita della via Castiglioni-Detassis).
CIMA WILMA Parete EST
CIMA WILMA Parete OVEST