PALA DEL RIFUGIO   (2394m)

VIA   1    VIA COMUNE E DISCESA

VIA   2    PARETE NORD:    VIA  DALLA ROSA-ZANOLLA DI SINISTRA

VIA   3    PARETE NORD:    VIA  DALLA ROSA-ZANOLLA DI DESTRA

VIA   4    PARETE NORD:    VIA  SCALET-GOGNA

VIA   5    SPIGOLO NORD-OVEST:   VIA CASTIGLIONI-DETASSIS

VIA   6    PARETE NORD-OVEST:     VIA FRISCH-CORRADINI

VIA   7    PARETE OVEST:    VIA S.P.T.

VIA   8    PARETE OVEST:    VIA  TIMILLERO-ANDRICH

VIA   9    PARETE SUD-OVEST:   VIA ESPOSITO-MAURI-GALLI

VIA   10  SPIGOLO SUD:    VIA IL PENTAGRAMMA

VIA   11  SPIGOLO SUD:    ATTACCO DIAGONALE dalla CENGIA SOSPESA

VIA   12  PARETE SUD:      VIA SCALET-SIMONI-SIMONI

La Pala del Rifugio è un imponente Cima che chiude ad Ovest la catena del Sottogruppo Ortiga-Pala del Rifugio.

Precipita sulla media Val Canali con alte e ripide pareti, generalmente di ottima roccia, facilmente raggiungibili dal Rifugio Treviso che dista solo 20 minuti.

Presenta sia a Sud verso il Vallon delle Mughe che a Nord verso il Canalone di Sant' Anna belle pareti verticali di media altezza con comode e diverse possibilità di scalata.

È collegata al Sass d'Ortiga da una sottile cresta lunga circa 250 m, dalla quale emerge la Punta del Rifugio.

Cima molto frequentata sia per la vicinanza del rifugio che per la bassa quota che la rende

agibile già a inizio stagione

1        VIA COMUNE E DISCESA

Via COMUNE E DISCESA - Parete Est

Primi salitori:  M. Bettega-G. Zecchini-A.G.S. Raynor-J.S. Phillimore, 27 agosto 1897

Difficoltà:  PD, III

Materiale:  presente sola qualche sosta, utilizzare soste veloci, Normale Dotazione

Tempi:  avvicinamento ore 1,30, salita ore 2, discesa ore 2

SALITA

Dal Rifugio Treviso con il sentiero 720 raggiungere la Forcella delle Mughe (ore 1.30); salire brevemente il fianco del Sass d'Ortiga e, per una stretta cengia, traversare quasi in piano verso Nord-Ovest finché non si incontra un canalone chiuso da una parete strapiombante.

Scendere per circa 30 m lungo il canalone finché si scorge la possibilità di continuare la traversata superando una parete con l'aiuto di un cavo metallico.

Raggiungere per facili rocce la base della parete Sud-Ovest del Sasso d'Ortiga e poi alla forcella alla base dello Spigolo Ovest.

Passare sotto ad un masso incastrato e scendere sull' altro versante (Nord) per circa 20 m e cominciare la traversata verso Ovest lungo la cresta che porta alla Pala del Rifugio.

Seguendo un sistema di cenge con passaggi di III aggirare la Punta del Rifugio fino ad un intaglio che permette di scendere circa 20 m sul versante Sud e prendere delle cenge che portano facilmente in vetta alla Pala del Rifugio.

DISCESA

Percorrere la cresta in direzione Est verso il Sass d'Ortiga fino all'intaglio della Punta del Rifugio.

Qui 2 possibilità:

1)  Aggirare sul versante Nord la Punta del Rifugio, raggiungere l'intaglio alla base dello Spigolo Ovest dell'Ortiga, passare alla base della sua parete Sud-Ovest fino alla corda fissa e seguirla fino alla Forcella delle Mughe.

2)  Se a Nord c'è neve conviene scendere per il canalone a Sud fin dove si interrompe nel vuoto e cominciano delle soste attrezzate per la discesa.

Tenere presente però che le soste sono distanziate di 30-35m e richiedono quindi una corda da 70 m o due corde, con l'avvertenza di non saltare nessuna sosta.

In caso di cattivo tempo questa discesa potrebbe diventare impraticabile.

In questo caso, poco prima che il canalone finisce, traversare verso Est in una grande rientranza della parete (IV).

Sul fianco opposto si trova una vecchia sosta (2 chiodi) che con una calata di circa 30 m porta in una grotta dalla quale si può continuare con soste a spit (1 spit lungo).

Con 2 calate da 50 m raggiungere il Vallon delle Mughe.

VIA  2      PARETE NORD:      VIA  DALLA ROSA-ZANOLLA DI SINISTRA

Primi salitori:  Dalla Rosa-M. Zanolla

Sviluppo:  450 m

Valutazione estesa:  V+   Fattore di rischio:   3   (scala 1-4)  Impegno:  III  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD

Roccia:  **  (scala 1-5)

Soste:  50 %

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica  (sono rimasti in parete 11 chiodi, 1 cuneo e 2 cordini)

Esposizione:  Nord

Avvicinamento:  ore 1

Tempo di salita:  ore 6

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

La via sale a sinistra dello spigolo Nord-Ovest, evidente nel fondo del Vallone di S. Anna.

Roccia friabile nei primi 20 metri, poi ottima.

1)  Attaccare circa 80 m. prima di un gigantesco masso che sbarra il canalone, 120 m oltre l'attacco della Scalet-Gogna.

Risalire un piccolo diedro giallo (V+) chiuso da uno strapiombo (1 pass. V+) e prendere, sulla sinistra, un altro breve diedro (V+) oltre il quale raggiungere un piccolo posto di sosta (40m. Chiodo).

2)  Per parete verticale (V) raggiungere uno strapiombo rotto da una fessura; superarlo (1 pass. V e V+) e entrare in un camino nero (IV), uscire a sinistra a un punto di sosta (30 m).

3)  Continuare diritto in fessura (V) raggiungendo delle rocce meno difficili (40m).

4)  Due possibilità:

a)  Salire fino a una grotta.

Superato lo strapiombo alla sua destra salire in parete fino a un diedro giallo aperto (V e V+).

b)  Obliquare prima a sinistra e poi attraversando a destra raggiungere la base di un diedro giallo (IV).

Risalire il diedro (IV+) e, attraversando un pò a destra, salire a una scomoda sosta in una piccola cavità sull'orlo sinistro di una ampia grotta.

5)  2 metri a destra una parete verticale porta a una fessura-diedro strapiombante che consente di superare al suo centro una lunga e irregolare fascia di tetti (V+ e V).

6)  Proseguire diritto fino ad una terrazza ghiaiosa; attraversare a destra e raggiungere un diedro nascosto da una costola, che porta a un'altra terrazza.

7)  Diritto per fessure.

Immediatamente a destra è evidente la macchia nera a forma di cuore visibile anche dal basso (IV e IV+).

8-9)  Seguire alcune fessure a destra di un lungo camino, raggiungere la cima di un pilastro appoggiato alla parete (IV e IV+).

10-13)  Continuare con roccia molto salda.

Scalare verso sinistra una breve placca, proseguire prima spostandosi un pò a destra e poi in verticale fino in vetta (Il e IV).

 

VIA  3        PARETE NORD:    VIA DALLA ROSA-ZANOLLA DI DESTRA

Primi salitori:  M. Zanolla-Dalla Rosa, 22 settembre 1978

Valutazione estesa:  V+   Fattore di rischio:   3   (scala 1-4)  Impegno:  III  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD   Coefficiente Difficoltà: 1892   Coefficiente Globale:  2270

(20*10)+(15*8) +(10*8)+(10*5)+(10*3) +(20*5)+(10*6)+(5*10) +(90*5) +(35*0,2) +(20*3)+(20*0,5) +(50*0,5)+(50*3) +(40*5) +(20*3)+(20*6) +(40*3) =  1892  495m.

Sviluppo:  500 m.

Rischio: R4

Roccia:  **  (scala 1-5)

Soste:  50 %

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica  (lasciati 5 chiodi)

Esposizione:  Nord

Avvicinamento:  ore 1

Tempo di salita:  ore 6

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

Per raggiungere la base della parete Nord seguire il sentiero 707 che dal Rifugio Treviso porta fino allo sbocco del Canalone di Sant' Anna.

Risalire il canalone stando sul costone di sinistra e rientrando 50 m prima dell'attacco dell' itinerario n. 3 (50 min. dal rifugio Treviso).

La via segue una fessura regolare obliqua da sinistra a destra che sale per circa 200 m. fin quasi a metà parete.

La parte superiore di questo itinerario supera un evidente spigolo giallo-grigio che porta su una spalla poco sotto la vetta.

L'attacco si trova circa 50 m a sinistra della via Scalet-Gogna.

1)  Vinto uno strapiombo con buoni appigli seguire la fessura fino a un terrazzo sotto una zona strapiombante

(35m, V+, V, IV+,1 ch).

2)  Attraversare a sinistra e non salire verso una fessura diagonale, ma continuare ad attraversare ancora qualche metro raggiungendo con un passaggio strapiombante un piccolo diedro-fessura nascosto.

Per esso a uno stretto posto di sosta (30m, IV, V, IV+).

3)  Salire qualche metro verso destra fino a un chiodo, calarsi dietro una costola tornando sulla fessura.

Seguirla oltrepassando uno strapiombo friabile.

Salire un breve diedro grigio fino ad un terrazzino (35m, IV+, V-, 1 pass. V+; 2 ch);

4-5-6)  Proseguire per la fessura che forma dei diedri, superare sulla destra un tetto giallo a forma di naso e uscire vicino a una grande grotta dove la fessura si perde fra rocce più facili (IV+, V; 1 ch nella sesta lunghezza).

7)  Raggiungere la grotta (35m, facile).

8)  Entrare in un camino che segue una parete nera e strapiombante (40m, IV e III).

9-10-11)  Scalare un camino con massi incastrati, e proseguire in verticale fin sotto ad una parete grigia che precede lo spigolo giallo soprastante (100 m, III e IV).

12)  Superare la parete grigia, attraversare a sinistra e per una fessura gialla salire a una nicchia con clessidre (40m, IV+).

13)  Attraversare ancora a sinistra qualche metro e continuare in verticale su buona roccia fino a una stretta cengia (40 m, IV e V-; 1ch).

14)  Tornare a destra sul filo dello spigolo per il quale uscire dalle difficoltà su una spalla ghiaiosa (40m, IV).

VIA    4       PARETE NORD:   VIA SCALET-GOGNA

PARETE NORD - Via SCALET-GOGNA

Primi salitori:  Samuele Scalet-A. Gogna, 13 giugno 1971

Difficoltà:  TD+, V+, A1  Coefficiente Difficoltà: 1091   Coefficiente Globale:  1309

(40*3) +(10*0,7)+(10*3) +(8*8)+(3*16)+(20*3) +(45*0,5)+(45*3) +(15*10)+(20*3) +(10*8)+(30*3) +(40*3) +(150*0,2)+(150*0,5) = 585m.

Sviluppo:  580 m.

Rischio: R4

Materiale:  soste presenti solo in parte, portare friends e qualche chiodo

Tempi:  avvicinamento ore 1, salita ore 6, discesa ore 2

SALITA

Itinerario di difficoltà sostenute, ma discontinue con roccia in alcuni punti friabile.

Dal Rifugio Treviso seguire il sentiero 707 fino allo sbocco del Canalone di Sant' Anna; risalirlo per circa 150 m fino ad arrivare sotto un canalone-diedro di grosse proporzioni che dà la direttiva della salita.

L'attacco è a circa 20 m sotto un grosso blocco incastrato nel Canalone di Sant' Anna.

Il canalone-diedro è formato da 2 fessure che si riuniscono dopo 40 m.

1)   Attaccare dopo pochi metri a sinistra della fessura di destra, raggiungerla per fessure superficiali e continuare per fessura obliqua fino al congiungimento con la fessura di sinistra (40m, IV).

2)  Obliquare leggermente a destra, prima su placca, poi superando una strozzatura e un caminetto

(20m, III, IV, un passo di V-) sosta sulla sommità di un pilastro.

3)  Attraversare 2 m a destra poi diritto su placca (8 m, V), quindi in verticale per altri 3 m (VI-).

Attraversare a sinistra in orizzontale fino a raggiungere il canalone che dà la direttiva della salita

(IV, A1, sosta all'interno del canalone).

4-5-6)  Continuare per 3 lunghezze in parete a destra del canalone puntando verso una fessura nera (III, IV), sosta alla base della fessura nera.

7)  Attraversare a sinistra (4 m, IV), incastrarsi nella fessura e uscirne subito a sinistra per un diedro grigio (IV, A1), continuare nel diedro 7 m (V+, A1), uscirne a destra e attraversare 5 m su placca (IV) poi in verticale superare una pancia (8 m, V, V+) fino a raggiungere una nicchia (sosta).

8)  Continuare lungo una fessura (10 m, V, un passo in Dulfer), poi più facilmente altri 30 m fino a raggiungere una grande terrazza.

9)  Dal limite sinistro della terrazza salire su uno spigolo e continuare un pò a sinistra (40m, IV).

10)  Continuare a sinistra puntando al grande canalone (continuazione naturale del canalone-diedro che dà la direzione della salita) per altre 8 lunghezze (II, III) fino a raggiungere la cresta poco a Est della vetta.

VIA   5       SPIGOLO NORD-OVEST:   VIA CASTIGLIONI-DETASSIS

Primi salitori:  E. Castiglioni-B. Detassis, 18 luglio 1934

Sviluppo:  700 m

Valutazione estesa:  V    Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  III  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD-

Roccia:  ****  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Nord-Ovest

Avvicinamento:  30 minuti

Tempo di salita:  ore 6

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

E' la via più ripetuta della Pala del Rifugio, caratterizzata da un'ottima roccia e offre un'arrampicata di grande divertimento e soddisfazione.

Dal Rifugio Treviso con sentiero 707 fino allo sbocco del Canalone di Sant' Anna.

Sulla destra si alza lo spigolo nord-ovest.

Per facili rocce erbose, dopo 120 m raggiungere una sella.

Piegando a destra e poi a sinistra per alcune lunghezze di corda raggiungere un terrazzo (IV).

Spostarsi sulla parete nord (verso sinistra) e risalire un camino che permette di raggiungere la prima spalla.

Ci sono 2 possibilità per raggiungere il camino:

attraversare a sinistra (15 m, IV-) e poi superare una breve parete (IV), o superare direttamente un breve strapiombo (IV+) e obliquare a sinistra per entrare nel camino (IV, V).

Dalla prima spalla superare la parete di destra (IV-) seguendo in successione alcuni camini e diedri fino alla seconda spalla.

Spostarsi a destra, continuare in verticale per 40 m e piegare a sinistra portandosi subito a sinistra del filo dello spigolo fino sotto degli strapiombi gialli (nicchia).

Dalla nicchia uscire a destra e proseguire diritto (80 m, IV, IV+) fino a raggiungere la spalla sommitale.

Per un breve camino raggiungere la cresta e da lì la vetta.

DISCESA:  Vedere la discesa dell'itinerario 1.

VIA   6        PARETE NORD-OVEST:   VIA FRISCH-CORRADINI

Primi salitori:  H. Frisch-P. Corradini, 16 luglio 1967

Valutazione estesa:  V+    Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  IV  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD  Coefficiente di Difficoltà: 4437   Coefficiente Globale:  5102

(10*3)+(10*5)+(20*8)+(5*10) +(25*5)+(20*8) +(25*5)+(25*3) +(30*5)+(20*6) +(25*8)+(10*10) +(20*8)+(20*6)+(5*10) +(20*3)+(20*5) +(25*8)+(20*10) 
+(25*10) +(25*10)+(20*3)+(5*0,5) +

(20*0,7)+(50*5) +(15*39+(15*5) +(30*5)+(30*8) +(50*6) +(50*0,5)  = 4437  425m+260m.=  685m

Sviluppo:  circa 700 m

Dislivello:  600 m circa fino alla vetta

Rischio:  R3

Roccia:  ****  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Nord-Ovest

Avvicinamento:  30 minuti

Tempo di salita:  ore 7

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

Stupenda ascensione con roccia ottima che supera con logica la parete Nord-Ovest collegandosi a 200 metri dalla vetta con la via dello spigolo Nord-Ovest (Castiglioni-Detassis).

Dal Rifugio Treviso seguire il sentiero 707 verso Nord e per tracce raggiungere facilmente il punto d'attacco abbandonando il sentiero quando la vegetazione comincia a diradarsi.

Risalire il conoide detritico alla base della parete, deviando verso destra fino al grande ometto d'attacco.

1)  Salire diritto per 15 m (IV).

2)  Attraversare a sinistra e poi diritto per placche levigate per 30 m, uscendo a destra (V+).

3)  Traversare 3 m a destra (IV,V) e salire in obliquo a destra per ritornare a sinistra dopo 30 m fino a una sosta.

4-5)  Da qui traversare a sinistra prima quasi in orizzontale, poi alzarsi seguendo un sistema di cenge fino ad arrivare allo spigolo che è al centro della parete nord-ovest e che delimita la faccia destra del grande diedro che solca la parete (70 m, IV, IV+).

6)  Proseguire diritto 30 m fin sotto ad un pilastro appoggiato che forma una fessura (IV+).

7)  Seguire la fessura fin sopra il pilastro (V).

8)  Proseguire a sinistra in traverso orizzontale 15 m per poi salire diritto ad una cengia (V, V+, sosta su cengia).

9)  Proseguire in obliquo a destra 15 m, traversare a destra 3 m fino a un diedro nascosto da risalire fino ad un punto di sosta (V).

10)  Continuare in obliquo a destra per poi ritornare a sinistra scavalcando lo spigolo (IV, IV+).

11)  Proseguire lungo una fessura alcuni metri (V+) e uscire a destra al punto di sosta.

12)  Diritto, poi in obliquo a sinistra fino a raggiungere il grande tetto che chiude il diedro (IV, V).

13)  Con un breve tratto di corda superare una fessura e raggiungere la sosta sotto il tetto (IV+).

14)  Traversare a sinistra 3 m e poi continuare diritto fino al tetto da superare attraversando in obliquo a sinistra sotto di esso (V+); dopo 10 metri raggiungere la sosta.

15)  Superare sulla destra direttamente uno strapiombo (V+); continuare alcuni metri fino a raggiungere la base di un camino obliquo a sinistra che permette di raggiungere la seconda spalla dello spigolo Nord-Ovest.

Da qui proseguire per la via Castiglioni-Detassis.

DISCESA:   Vedere la Discesa della Via Comune (Itin. 1).

VIA   7        PARETE OVEST:    VIA S.P.T.

Itinerario recente che si sviluppa al centro della parete a destra della Via Frisch. 
Roccia complessivamente buona. 
 
Primi salitori:  Mauro Tiozzo-Toni Soccombi & Penna
Difficoltà:  5+ / 6a   (Obbligatorio  6a)
Lunghezza Dislivello:  800 m.
Materiale:  2 corde da 55m, 12 rinvii,nuts e friends. Dotazione alpinistica completa. 
 
 ACCESSO GENERALE
 
Dal parcheggio nei pressi di Malga Canali 1302 m., percorrere la comoda carrareccia, che in breve diventa sentiero, fino al Rif. Treviso (1631m). 
 
ACCESSO
 
Dal Rif. Treviso seguire il sentiero 707 per il Passo Canali, dopo 10 minuti arrivare in vista della parete Ovest.
Al limite del bosco lasciare il sentiero e salire verso destra fino alla base della parete.
L'attacco è sul lato destro alla base di una placca con erba. 
 
DISCESA
 
La via di discesa è interamente segnalata.
Dalla cima, scendere verso Est per tracce di sentiero, che in breve conducono sopra un canalone che scende a Sud, verso il Vallon delle Mughe.
Traversare, su rocce, su questo versante lasciando a sinistra una forcella; qui non salire il primo canalino, ma il seguente (3°) che conduce su una spalla.
Scendere brevemente a Nord e traversare la parete in direzione Est.
Arrivare quindi al canalino che sale alla forcella tra la Pala del Rifugio e il Sass d'Ortiga (masso incastrato).
Scendere verso Sud fino ad una cengia, percorrerla verso sinistra fino ad incontrare un tratto attrezzato con cavi metallici.
Riprendere quindi la cengia che porta alla Forcella delle Mughe, dove, seguendo il sentiero n° 720, si ritorna al Rif. Treviso.   
 
In totale 2,30 ore fino al rifugio. 
 
COMMENTI
 
Bella salita, il ritorno in doppia dalla via è abbastanza facile, i primi e gli ultimi tiri sono un pò sprotetti.
L'attacco è verso destra rispetto l'ometto della Frish dove pochi metri sopra si vede un cordino vecchio su clessidra.
Nel 4° tiro alzarsi diretti sopra la sosta, il chiodo è nascosto su un terrazzino.
Dopo il tiro della lama gialla staccata attenzione a non sbagliare la via che risulta poco evidente vista anche la relativa chiodatura che poteva essere utile per trovarla. 
 
Si può calarsi in doppia lungo la via in ore 1.30.
 
Fonte: www.planetmountain.com

VIA  8         PARETE OVEST:  VIA  TIMILLERO-ANDRICH

Primi salitori:  R.Timillero-C.Andrich, 2 settembre 1971

Sviluppo:  500 m

Valutazione estesa:  IV     Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  IV  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  50 %

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Ovest

Avvicinamento:  30 minuti

Tempo di salita:  ore 7

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

Paragonabile come difficoltà alla via Frisch-Corradini, ma con minore continuità.

L'attacco è 15 metri a destra dell'ometto della Frisch-Corradini (Itinerario 6).

Seguire per 60 m sulla destra il canalone che delimita la parete, superando due strozzature dello stesso; uscendo poi sulla parete di destra per rocce a tratti mal sicure e non facili.

Continuare per altri 60 m fino a rientrare nel canalone.

Obliquare un pò a sinistra, arrivare a una cresta erbosa da seguire per una lunghezza di corda.

Proseguire fin sotto ad uno strapiombo, attraversarlo sotto per 5 m a sinistra (roccia friabile,1ch).

Continuare in verticale, poi un pò a destra fino ad uno spuntone vicino ad un grande tetto (1ch).

Salire diritto per 10 m, aggirare lo spigolo e obliquare a destra superando una parete fino ad una grande nicchia da evitare sulla destra.

Entrare in un diedro e percorrerlo fino ad un terrazzo erboso.

Continuare fin sotto una parete chiusa sopra e a destra da tetti.

Salire 8 m per poi attraversare a sinistra 6 m.

Continuare per una placca liscia e inclinata.

Proseguire in obliquo a sinistra verso uno spigolo da risalire fino a un terrazzino.

Attraversare a destra per circa 8 m e, superato un piccolo diedro, raggiungere un grande spuntone.

Obliquare un pò a destra e poi diritto per un diedro fino ad un terrazzino.

Continuare per un diedro-fessura subito a destra, fino ad un buon punto di sosta.

Salire il diedro per 8 metri verso destra, dopo cominciare a obliquare decisamente verso sinistra fino ad arrivare ad un terrazzo sotto un grande strapiombo giallo alla cui sinistra c'è una caratteristica spaccatura e alla destra un diedro.

Seguire il diedro per 15 metri per poi obliquare a destra fino ad un terrazzo erboso.

Spostarsi a destra su cengia, poi salire in verticale prima per parete e poi per un diedro aperto e liscio fino alla fine.

Salire ora verso sinistra e poi diritto lungo fessure e camini fino ad un grande spuntone.

Continuare per 2 lunghezze di corda, attraversare a sinistra fino ad un canalone e dopo 60 m raggiungere un terrazzo dove termina la rampa obliqua a sinistra della Via Esposito.

Da questo punto seguire la Via Esposito fino in Vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Comune (Itin. 1).

VIA    9         PARETE SUD-OVEST:   VIA ESPOSITO-MAURI-GALLI

PARETE SUD-OVEST -  Via ESPOSITO-MAURI-GALLI

Via con buona roccia, ma con un' attacco piuttosto brutto.
La variante iniziale Timillero segue un itinerario più diretto e più facile rispetto alla via originale. 
Per arrivare all'attacco bisognerebbe percorrere la via normale al Dente del Rifugio, su roccia cattiva, ed un tratto su erba e rocce detritiche. 
Per evitare questo si può percorrere qualche via del Dente del Rifugio che poi permette di raggiungere l'attacco della via Esposito. 
Il percorso della via è poco visibile dal Rifugio Treviso.
Il tratto più evidente sono i grandi strapiombi gialli sotto la vetta (le “Occhiaie”) che la via lascia a sinistra.
Il percorso si svolge prima su delle placche sopra la terrazza erbosa in centro parete, prosegue lungo una rampa più facile, poi obliqua da destra a sinistra fino sotto le "Occhiaie". 

Primi salitori:  E. Esposito-F. Mauri-G. Galli, 14/15 agosto 1941

Difficoltà:  D+, TD-, IV, IV+,V  Coefficiente Difficoltà: 1258   Coefficiente Globale:  1383

(20*0,5)+(15*0,7)+(5*3)+(10*2)+(10*0) +(10*0,5)+(10*3) +(100*0)+(100*0,2) +(50+0,5)+(10*0,2) +(45*5)+(5*8) +(50*0,5) +(35*5)
+(30*0,5)+(30*3) +(15*0,2)+(10*0,7) +(15*0,2)+(15*0,5) +(25*3) +(30*5) +(50*3) +(30*3)+(30*0,5) +(35*0,2)+(35*0,5) = 615m. + 200m.

Sviluppo:  610 m

Dislivello:  500 m. 
 
Rischio: R2
 
Roccia:  ottima lungo la via Esposito; erbosa e in parte friabile sulla via normale al Dente del Rifugio. 

Materiale:  soste quasi tutte presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 2, salita ore 5, discesa ore 2

ACCESSO 
 
Dal Rifugio Treviso salire il ripido sentiero verso la Forcella delle Mughe (segn. 720).
Dopo essere usciti dal bosco (vicino alla base del Dente del Rifugio; andare a sinistra agli 
attacchi delle vie della parete Sud-Ovest del Dente), attraversare il greto asciutto del torrente e 
risalire un costone e erba; abbandonare il sentiero segnalato, per seguire a sinistra una traccia
tra i mughi che porta verso la base della fenditura, sotto la verticale della Torre della Pala, lungo la quale 
salire la via normale al Dente del Rifugio 
(ore 1 dal rifugio). 

SALITA

1)  Attaccare a destra del canale-camino per fessure erbose, fino a portarsi quasi nel canale, all’altezza del primo ancoraggio a spit 
per le doppie in discesa (20 m, 3°).
Salire sulla destra del canale per parete articolata fino all’altezza di un mugo (15 m, 3°+) (5 m, 4°, 1C, roccia friabile).
Scalare un muretto e riportarsi in diagonale a sinistra verso il canale lungo delle liste di roccia erbose (10 m, 4°-). 
Saltare un masso incastrato a metà canale e andare a sostare su uno spiazzo di ghiaia (10 m, 1°). 60 m; 3°, pass. 4°; 1C.
2)  Salire sulla faccia sinistra del canale per una placca levigata e appoggiata (10 m, 3°), traversare poi in orizzontale a destra 
sotto un altro grande masso incastrato (10 m, 4°, ). 
Salire sopra il masso dove si sosta su spit di calata, poco sotto il foro sulla forcella che permette di passare dall’altro versante. 20 m; 3° e 4°. 
3)  Oltre il buco, abbandonare la via normale al Dente che sale a sinistra per facile sentiero, scendere 50 m. lungo il canale franoso opposto 
per poi uscirne a destra per cengia erbosa.
Al termine la cengia porta su erba ripida con roccette fino sotto la parete Sud-Ovest della Pala del Rifugio.
Salire ancora per roccette e detriti, leggermente verso sinistra, passando oltre un canale.
Rimontare delle rocce articolate con detriti fino ad un pulpito erboso circa 50 m. a destra del grande diedro giallo della parete. 
200 m; 1°, 2°. 
4)  Salire delle rocce facili e placche fino a raggiungere una zona di cenge erbose, sotto una parete rocciosa a placche (40 m, 3°). 
Siamo circa 60 m a destra del diedro giallo della parete.
Risalire i gradoni rocciosi con erba fino alla cengia proprio sotto le placche (10 m, 2°).
Andare qualche metro a destra della cengia fino allo sbocco di un diedro e alla base della fessura irregolare che sale diritta
in mezzo alle placche (5 m, 1°). 
60 m; 3°, 2°; 2C. 
5)  Scalare la fessura direttamente con difficoltà costanti (50 m, 4°+, pass. 5°, 1C).
La fessura finisce in una nicchia sotto un grosso sasso incastrato. 
Salire sopra la nicchia (5 m, 3°) fino ad una sosta su CL su una terrazza erbosa.
50 m; 4°+, pass. 5°; 1C, varie CL.
6)  Salire direttamente per rocce facili a tratti erbose, prima un pò a sinistra e poi a destra fino sotto una fascia di placche 
quasi verticali sostando alla base di una fessura superficiale. 
50 m; 3°; 1CL. 
7)  Scalare le placche in corrispondenza della fessura (35 m, 4°+, pass. 5°, 1C), fin sotto dei piccoli strapiombi dove si 
sosta in una nicchia.
35 m; 4°+, pass. 5°; 1C, 3CF.
8)  Traversare in orizzontale a destra fino alla fine degli strapiombi (5 m, 3°).
Salire poi in diagonale a destra (25 m, 4°), fin sotto dei canalini da seguire direttamente (25 m, 4° e 3°) assecondando 
la depressione a sinistra con difficoltà decrescenti fin sotto dei grossi strapiombi, dove a sinistra inizia una rampa erbosa.
Sostare proprio alla base della parete gialla. 60 m; 3°, 4°; 2C. 
9)  Andare a sinistra per la cengia erbosa, girare uno spigolo, oltre il quale inizia una rampa da seguire, superando un salto 
più ripido dove la rampa si chiude a caminetto e sostare su una CL in cima al salto. 25 m; 2°, pass. 3°+; 1CLF.
10)  Continuare lungo la rampa fin dove si esaurisce sotto degli strapiombi nero-gialli.
Sostare sopra una forcella formata a sinistra da un gendarme che sale dal basso su una CL.  30 m; 2°, 3°; 1CL. 
11)  Dalla clessidra traversare leggermente a sinistra (5 m, 3°) per scalare la parete ripida fin sotto dei piccoli strapiombi 
gialli (15 m, 4°).
Sotto gli strapiombi andare a destra in orizzontale (5 m, 4°, varie CL) fino dove termina la zona strapiombante, girare uno 
spigolo, poi per rocce più appoggiate dove si sosta. 
25 m; 4°; varie CL, 1CF. 
12)  Salire in diagonale a sinistra, ritornando sulla verticale degli strapiombi gialli sottostanti, su parete verticale fino ad 
un terrazzino circa 30 m. sotto gli enormi strapiombi gialli (le Occhiaie) della parte alta della parete, dove si sosta su CL. 
30 m; 4°, pass. 4°+; 1CL.
13)  Dalla terrazza traversare a destra (5 m, 3°) per poi salire la parete grigia sul lato destro degli strapiombi gialli (15 m, 4°). 
Arrivati all’altezza del tetto delle Occhiaie, uno stretto caminetto porta in alto. 
Scalare la fessura subito a destra del caminetto (20 m, 4°, 1C) che poi si trasforma in canalino.
Seguirlo fino ad uno spiazzo dopo aver salito una breve parete (15 m, 2°, pass. 4°).
Sosta su CL. 50 m; 4°, 1C; 1CL. 
14)  Lasciare il canalino principale, che in alto si trasforma in camino-canale, per seguire il sistema di fessure e caminetti 
che vanno in diagonale a destra.
Salirle fin dove la pendenza diminuisce e la parete si abbatte a gradoni detritici. 
60 m; 3°, pass. 4°.
15)  Rimontare i facili gradoni alternati a tratti su detriti, direttamente fino in cima. 70 m; 2°, pass. 3°. 
 
DISCESA 
 
La discesa dalla Pala è abbastanza laboriosa e non banale, il percorso è segnalato da frecce e bolli rossi.
Percorre la cresta rocciosa che unisce la Pala del Rifugio alla base del Sass de Ortiga, quindi una cengia che fascia il versante 
Sud-Ovest del Sass d' Ortiga fino alla Forcella delle Mughe, dove si sbocca sul sentiero segnalato (n° 720) che riporta al Rifugio Treviso. 
 
Dalla cima, dopo qualche metro su cresta, scendere un canale roccioso (15 m, 2°) in versante Sud (Vallon delle Mughe). 
 
Una successiva traversata in quota per rocce e detriti, contornando la testata di un sistema di canali che scende verso il Vallon delle Mughe 
porta fino alla base del Torrione di Sant’ Anna, la cima che separa la Pala del Rifugio dal Sass de Ortiga. 
Salire facilmente verso la cima (80 m, 2°, pass. 3°) e, poco prima di raggiungerla passare sul versante Nord (Vallon di Sant’Anna) 
dove si scende per un buon tratto e traversare per rocce e canalini verso il Sass de Ortiga (2°; 3 m 3°). 
Prima di raggiungere la forcella sotto lo Spigolo Nord del Sass d' Ortiga, attraversare una placca di rocce levigate (30 m, 2°+, 1C per assicurazione).
Salire un canale che porta alla forcella con il Sass de Ortiga.
Scendere il canale dalla parte opposta fino alla terrazza detritica sotto la parete Sud-Ovest, e per sentiero fino a delle corde metalliche che permettono di scendere in un profondo canale.
Quando le corde metalliche risalgono  è possibile fare 2 doppie che portano direttamente alle ghiaie e al sentiero.
Oppure risalire il canale fin dove è possibile traversare a destra per cenge e con un ultimo tratto facile ma esposto su cengia raggiungere la Forcella delle Mughe, 2244 m. 
 
(ore 1 – 1,30 dalla cima). 
 
Da qui a destra in 1 ora di discesa (segn. 720) su sentiero ripido raggiungere il Rifugio Treviso (ore 2 – 2,30 dalla cima). 
 

VIA   10        SPIGOLO SUD:    VIA IL PENTAGRAMMA

Primi salitori:  G.P. Scalet-Samuele Scalet-A. Dorigati (attacco di sinistra)

                              A. Gogna-A. Leviti (attacco di destra)

Difficoltà:  TD, V (passi di V+)   Coefficiente Difficoltà: 1294   Coefficiente Globale:  1423

(30*0,5) +(20*8)+(15*10) +(80*3) +(20*6)+(15*10) +(80*0,5) +(40*3) +(30*0,3) +(100*0,5) +(10*6)+(10*5)+(20*3) +(20*0,5)+(20*3) =  1294  510m.

Sviluppo:  500 m.

Rischio: R2

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 0,40, salita ore 5, discesa ore ore 2

Dal rifugio salire lungo il sentiero 720 per 30 minuti, oltrepassare la Torre d' Ortiga e dirigersi al camino tra la Pala del Rifugio e la torre: 45 minuti.

Una prima lunghezza (III) porta su una fessura a destra di una nicchia; proseguire ancora per la fessura

(35 m., partenza di V+ , poi V) e con 2 lunghezze raggiungere la forcella tra Pala e Torre.

A sinistra su placche grigie, tendere a destra (17 m., V-), poi diritto 15 m. (V+) e sostare.

Per rocce facili con 2 lunghezze oblique a destra fino ad una lunga cengia orizzontale.

Da qui salire per una stretta fessura, poi per un diedro (40 m., IV) raggiungendo lo spigolo: 30 m. sopra (III-).

Seguire lo spigolo per 100 m. (IlI, un passaggio di IV) fino ad un comodo terrazzo sotto uno strapiombo giallo-grigio.

Dal punto più alto del terrazzino superare una fessura di 10 m. (V-) che porta ad una nicchia.

Uscirne a destra (IV+) e ritornare a sinistra 3 m., quindi più decisamente a sinistra (20 m., IV) ad una sosta.

Seguire lo spigolo per 40 m., aggirando a sinistra uno strapiombo (III, IV) e facilmente in vetta.

DISCESA:  Vedere via Normale

VIA   11        SPIGOLO SUD:    ATTACCO DIAGONALE DALLA CENGIA SOSPESA

Primi salitori:  Samuele Scalet da solo nella primavera 1975

Sviluppo:  200 m

Valutazione estesa:  IV+     Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  II  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  D

Roccia:  ****  (scala 1-5)

Soste:  protezioni veloci

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud

Avvicinamento:  ore 1

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

La parete Sud presenta, a 50m dalla base, una caratteristica cengia orizzontale, che taglia tutta la parete sopra una fascia strapiombante, detta Cengia sospesa.

Questa cengia termina a sinistra in una fessura che taglia in diagonale la parete Sud da destra verso sinistra, continuando anche oltre lo spigolo.

La fessura è stata raggiunta a metà altezza camminando (passaggi di I) per la cengia sospesa ed anche percorsa dal basso.

Continuare per la parte alta della fessura obliqua (2 passi di IV+) fino a raggiungere lo Spigolo Sud ricollegandosi a "Il pentagramma", o procedendo in modo indipendente sulla destra.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Comune (Itin. 1).

VIA   12      PARETE SUD:    VIA SCALET-SIMONI-SIMONI

Primi salitori:  Samuele Scalet-Marco e Silvio Simoni, 5 ottobre 1975

Sviluppo:  450 m

Valutazione estesa:  IV, A0   Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  III  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD-

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  50 %

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud

Avvicinamento:  ore 1

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

La via attacca a metà "cengia sospesa" (Vedere itin. precedente) sotto una grande grotta.

Entrare nella gotta (20 m, IV, sosta sul bordo destro, chiodi).

Uscire in artificiale per 12 m e continuare per 8 m (IV) fino ad una sosta.

Dopo 3 lunghezze di IV uscire dalla parete verticale e proseguire per canalini e salti (4 lunghezze, Il con un passo di III), fin sotto il salto finale.

Una lunghezza di IV lo supera giungendo vicino alla vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).