CIMON   DELLA   PALA     (3185m)

VIA  1     VIA COMUNE        dalla SPALLA SE

VIA  2     VIA Melzi-Zecchini   SPIGOLO NO

VIA  3     VIA DEI FINANZIERI

VIA  4     VIA    DIRETTISSIMA      FIAMME GIALLE

VIA  5     EL MARUBIO

VIA  6     VIA ANDRICH

VIA  7     VIA LEUCHS

VIA  8     VIA    "USCITA IN BUONA COMPAGNIA"

VIA  9     VIA    BERTL-KLEISL

VIA  10   VIA    PILASTRO GIRASOLE

Il Cimon della Pala è la cima più imponente e visibile del sottogruppo, panoramica, ma non facile da raggiungere.

Rivolge a Nord-Ovest una cresta ondulata verso il Passo Rolle.

Verso Sud-Ovest, con forma rettangolare, verso l'alta Valle del Cismon e San Martino in un ambiente di grande bellezza.

La roccia generalmente buona sul versante meridionale, offre salite lunghe e di sicuro divertimento.

Sul versante settentrionale la roccia è spesso friabile e raramente frequentato.

1     VIA COMUNE        DALLA SPALLA SE

Primi salitori:  L. Darmstàdter-L. Stabeler-C. Bernard, 9-7-1889

Sviluppo:  200 m

Valutazione estesa:  II   Fattore di rischio:   1   (scala 1-4)  Impegno:  I  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  PD

Roccia:  **  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Una corda da 55m., dei cordini, dei rinvii e l'attrezzatura da doppia

Esposizione:  Sud-Est

Avvicinamento:  ore 2,30 dal Rif. Rosetta

Tempo di salita:  ore 1

Tempo di discesa:  40 minuti

DESCRIZIONE

La classica più conosciuta, frequentata da migliaia di alpinisti, è certamente la via comune del Cimon della Pala (3185 m).

Una lunga camminata in un ambiente suggestivo e una breve arrampicata con un panorama indimenticabile.

Richiede almeno una corda da 55 m, dei rinvii e l'attrezzatura da discesa in doppia.

Dal Rif. Rosetta, per il Passo Bettega, seguendo il sentiero 716 raggiungere il Bivacco Fiamme Gialle (3004 m).

Continuare traversando diagonalmente a sinistra, in direzione ovest, seguendo le tracce di passaggio che portano ad una forcella.

Risalire il canale successivo passando dal 'Bus del Gat' o aggirandolo sulla sinistra fino ad una forcella che dà sul versante opposto.

Da qui parte la corda fissa di 30 m da risalire e continuare poi in un canale che porta ad una seconda forcella.

Sul lato sinistro risalire una costola arrotondata (detta il mulet) fino alla terza forcella.

Con una lunghezza di corda in un caminetto raggiungere le terre rosse a poca distanza dalla vetta.

Dalla prima forcella, qualche passaggio di III.

Ore 3,45 circa dal Rifugio; 1 ora dal bivacco.

DISCESA

Dalla vetta puntare verso Est lungo la cresta fin dove si interrompe ed un caminetto sul versante Nord permette di scendere abbastanza facilmente per una lunghezza di circa 35 m ad una forcella.

Spostarsi verso Sud di alcuni metri poi scendere una ripida costola rocciosa appigliata che porta in un canale.

Dopo pochi metri uscire a sinistra (scendendo) dove inizia la corda metallica che porta nel canale principale.

Scendere tenendosi sulla sinistra, passare, se è possibile, dal Bus del Gat e subito dopo salire in diagonale a sinistra ad una forcella dietro la quale delle tracce e un sentiero portano al Bivacco Fiamme Gialle.

Ore 1.

Per tornare al Rosetta, seguire il sentiero 716 della Val dei Cantoni e del Passo Bettega.

Tempo complessivo per andata e ritorno circa 7 ore.

Via  2     VIA  MELZI-ZECCHINI   SPIGOLO NO

Primi salitori:  G. Melzi-G. Zecchini, 11 agosto 1893

Sviluppo:  600 m

Valutazione estesa:  III   Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  II  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  D

Roccia:  **  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Nord-Ovest

Avvicinamento:  ore 2 da Malga Fosse

Tempo di salita:  ore 3

Tempo di discesa:  ore 1 al Bivacco Fiamme Gialle

DESCRIZIONE

Itinerario frequentato anche se la roccia è friabile nella parte bassa se si parte dal passo Rolle.

L'attacco si trova sulla Spalla NW del Cimon della Pala (quota 2700 circa) che si raggiunge da Malga Fosse percorrendo il Sentiero dei Finanzieri (n. 712) e abbandonandolo prima che salga sulla Pala Monda.

Risalire per tracce il largo ghiaione che porta alla base delle rocce.

Senza raggiungerle, girare a sinistra per la grande banca bassa obliqua rocciosa che termina sullo spigolo. (2 ore).

Con un tempo leggermente inferiore si può raggiungere la spalla da Colverde per lo stesso sentiero 712.

Qui ha inizio la salita vera e propria.

Risalire un largo canale roccioso ed una parete che porta sulla cresta che si percorre in orizzontale sul lato sinistro fino ad un intaglio.

Passare sul lato Sud dello spigolo e scendere una ripida cengia passando sotto la parete giallastra.

Riprendere a salire appena è possibile per un canale, fin dove percorrendo in obliquo una parete di ottima roccia si ritorna sul filo dello spigolo che ora sale ripido ed affilato e si segue fin sotto gli strapiombi del Becco.

Traversare a sinistra e risalire un canale che porta ad una forcella in vista della parete Nord e del Ghiacciaio del Travignolo.

Continuare per una rampa obliqua fino a trovarsi circa 40 metri sotto la cresta dove si attraversa un canale e poi si aggira sulla sinistra il primo elegante gendarme della cresta raggiungendo l'intaglio successivo.

Superare una difficile parete di buona roccia che riporta sul sottile, frastagliato ed esposto filo di cresta che si percorre lungamente fino in vetta verso la fine a SE.

VARIANTE AL BECCO   "Gross, Zeni, Rizzi": 

La variante è stata aperta nel 1958 e, più che di variante, si può parlare come di un via indipendente per la netta diversità di caratteristiche rispetto allo spigolo NW, con il quale difficilmente può integrarsi.

Arrivati con lo spigolo sotto il Becco, invece di traversare a sinistra, aggirare sulla destra fino ad una fessura alla sinistra di una placca gialla.

Salire 20 m per la fessura poi obliqui a destra per parete a prendere una seconda fessura da seguire superando uno strapiombo, poi più facilmente alla sommità del Becco

(130 m, VI, A1; ore 5).

Percorrendo la cresta verso SE si raggiunge l'intaglio dove esce la Via Andrich.

Si continua sul versante Nord riprendendo il percorso normale dello spigolo fino in vetta.

DISCESA:  per la discesa Vedere la Via comune.

Via   3      VIA DEI FINANZIERI

Primi salitori:  R. Reali-S. Vinco, 14-17 luglio 1968

Sviluppo:  550 m

Valutazione estesa:  VI, A3  Fattore di rischio:  3  (scala 1-4)  Impegno:  IV  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  ED

Roccia:  *  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica (18 rinvii e chiodi)

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 2 da Colverde o da Malga Fosse per il sentiero 712

Tempo di salita:  ore 9

Tempo di discesa:  ore 1 al Bivacco Fiamme Gialle

DESCRIZIONE

Grandiosa e difficile arrampicata su una parete molto esposta con roccia non sempre buona e di difficile chiodatura.

I primi salitori hanno usato 150 chiodi normali e 5 a pressione e ne hanno lasciati 10 in tutto.

Si può andare all'attacco sia da Malga Fosse (2 ore) che da Colverde (1,45 ore) per il Sentiero 712, abbandonandolo nel grande ghiaione sotto la parete.

Superare dei gradoni prima sulla sinistra, poi sulla destra fino a portarsi sulla grande cengia alta, alla base della parete vera e propria dove inizia un grande camino strapiombante, alto 120 m.

I primi 60-70 m del camino superarli in libera (VI+ e molto delicato per la friabilità della roccia). Uno strapiombo si aggira poi sulla destra, rientrando su un comodo terrazzo.

Continuare nel camino e a una biforcazione andare a sinistra raggiungendo un terrazzino inclinato.

Subito sopra rientrare nel camino che si restringe fino a scomparire in un grande pilastro di roccia compatta.

Salire la fessura tra il pilastro e la parete raggiungendo una cengia (bivacco).

Proseguire in artificiale per la parete gialla e strapiombante puntando a una placca grigia che termina con una cengia aerea.

Andare a destra per 10 m e proseguire in artificiale (A2) lungo placche gialle puntando a un tetto sulla sinistra che si supera raggiungendo un comodo terrazzino (1° bivacco).

Proseguire in artificiale verso destra fino al tetto terminale oltre il quale raggiungere il Becco in corrispondenza di una grande fessura (V+) che porta sul Becco del Cimon.

Scendere verso SE alla forcella d'uscita della via Andrich.

Continuare sul versante Nord poi lungo la cresta fino alla vetta.

DISCESA: Vedere la discesa della via comune.

Via   4       VIA    DIRETTISSIMA      FIAMME GIALLE

Via  DIRETTISSIMA  “ FIAMME GIALLE “ - Parete Sud-Ovest

Primi salitori:  R. Zagonel-C. Plattner-Danilo Busin, 8, 9,10 agosto 1963

Difficoltà:  ED, VI, A2

Sviluppo:  550 m

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica, 20 rinvii

Tempi:  avvicinamento ore 1,45 da Colverde; Ore 2 da Malga Fosse (sent. 712)

salita ore 8, discesa ore 1 al Bivacco Fiamme Gialle

SALITA

Grandiosa e difficile arrampicata, in ambiente tipicamente dolomitico, con i pascoli alla base della parete.

Andare all'attacco dalla cengia alta percorrendola verso sinistra fin dove le rocce grigie diventano gialle, alla base di un grande diedro con fessura lunga circa 160 m che si trasforma in alto in un grande colatoio strapiombante, alto 25 m.

All'attacco è visibile il primo chiodo.

Risalire questo primo tratto di buona roccia con difficoltà di V° (usati 20 ch., lasciati 3).

Superare il grande colatoio sulla sinistra in artificiale (25 ch. normali e 10 a pressione) raggiungendo un terrazzino, dove il colatoio diventa liscio e verticale (1° bivacco).

Continuare su roccia ottima per 80 m a uno spuntone sullo spigolo (VI, usati 15 ch. normali) che si aggira a sinistra per poi tornare a destra (artificiale con 5 ch. a pressione e 15 normali lungo una fessura).

Proseguire fuori dal diedro per rocce più facili per 40 m raggiungendo una cengia (2° bivacco).

Con una lunghezza di IV, mirando ad un diedro giallo sulla sinistra da superare in artificiale e la seguente traversata a destra di 10 m che porta ad un ripiano (35 ch. normali e 15 a pressione tutti lasciati).

Ancora 20 m in verticale ad un altro ripiano, poi in diagonale a destra (VI+) alla base di un diedro strapiombante e liscio da superare in artificiale (40 ch. di cui 10 a pressione e due cunei).

Comincia ora una lunga traversata a sinistra (IV+) fino alla base di un diedro-camino di 20 m di roccia solida (IV+).

Continuare direttamente per 50 m superando un difficile passo di V+ giungendo poi in cresta che si percorre verso SE in direzione della vetta.

DISCESA:  per la via Normale

Via   5      EL MARUBIO

Primi salitori:  Maurizio Zanolla-A. Sorato-C. Zorzi-A. e M. Zagonel, estate 1995

Sviluppo:  350 m

Valutazione estesa:  7b+   Fattore di rischio:   3   (scala 1-4)  Impegno:  II  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  EX

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 1,45 da Colverde; Ore 2 da Malga Fosse per il sentiero 712

Tempo di salita:  ore 10

Tempo di discesa:  ore 1

DESCRIZIONE

Grande realizzazione di "Manolo" dal basso, liberata a vista da Bubu Bole che ha anche fatto l'unica ripetizione.

Via molto bella su roccia buona.

Portare dei nuts piccoli e medi, friend dall'1 al 3, e stopper piccoli.

La via è attrezzata con il materiale lasciato dai primi salitori, comprese le soste.

Tratti difficili e con protezioni distanziate.

Da Malga Fosse o da Colverde per il sentiero 712, andare all'attacco, come per la 'Direttissima Fiamme Gialle', sulla cengia alta percorrendola verso sinistra fin dove le rocce grigie diventano gialle, una cinquantina di metri a sinistra delle vie Andrich e Leuchs, alla base di un grande diedro fessurato lungo circa 160 m che si trasforma in alto in un grande colatoio strapiombante.

Salire fin sotto il colatoio come per l'itinerario 4 e da qui verso sinistra con 2 lunghezze si raggiunge l'attacco.

DISCESA: come per l'itinerario 1

Via    6       VIA ANDRICH

Primi salitori:  A. Andrich-Mary Varale-Furio Bianchet, 6 settembre 1934

Sviluppo:  550 m inclusa la parte comune con la Leuchs

Valutazione estesa:  VI   Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  III  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD+

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 1,45 da Colverde; Ore 2 da Malga Fosse per il sentiero 712

Tempo di salita:  ore 8  inclusa la parte comune con la Leuchs

Tempo di discesa:  ore 1 al Bivacco Fiamme Gialle

DESCRIZIONE

Ha i primi 180 metri in comune con la Leuchs, è una salita su ottima roccia e di grande soddisfazione.

L'attacco è pochi metri a sinistra della base della grande costola centrale della parete SW, dove termina il conoide della Pala Monda.

Salire per la via Leuchs per 5 lunghezze fino alla serie di comodi terrazzi.

Qui, invece di andare a destra, obliquare a sinistra affrontando la parete direttamente per 40 m (IV) fino ad un punto di sosta.

Continuare per altri 35 m (V) nella stessa direzione ad un altro punto di sosta alla base di un camino da risalire completamente (V) fino ad un terrazzo.

Facilmente verso sinistra alla base di una placca da superare per una fessura di 20 m obliqua a destra (V).

Il tetto seguente evitarlo a sinistra (VI), poi rientrare a destra e per una fessura raggiungere un piccolo punto di sosta.

In verticale per 20 metri ad imboccare il profondo camino terminale che porta all'intaglio di cresta (V).

DISCESA:  Si continua sul versante Nord riprendendo il percorso normale dello spigolo NW fino in vetta.

Vedere la discesa dell' Itinerario 1.

Via    7       VIA LEUCHS

Via LEUCHS - Parete Sud-Ovest

Primi salitori:  Georg Leuchs da solo, 11 agosto1905

Difficoltà:  D, IV   Coefficiente Difficoltà:  557  Coefficiente Globale: 640

(120*0,5) +(80*3) +(40*3) +(35*0,5) +(240*0,5) =  557

Sviluppo:  500 m

Rischio: R3

Roccia:  mediocre

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 1,45 da Colverde; Ore 2 da Malga Fosse per il sentiero 712

salita ore 5, discesa ore 1

SALITA

E' una delle vie molto ripetute e classiche delle Pale.

La caratterizza un lungo traverso a destra circa a metà parete che permette di evitare la scomoda cresta sommitale.

Come per tutte le vie della parete SW del Cimon della Pala, l'attacco si raggiunge da Colverde o da Malga Fosse con il 712 che si abbandona sul bordo della Pala Monda per raggiungere la base del grande costolone grigio centrale.

L'attacco si trova poco a sinistra di esso facendo alcuni metri in discesa e attraversando un piccolo ghiaione.

Salire in verticale o leggermente in obliquo a sinistra per 3 lunghezze su rocce buone (III), poi spostarsi a destra qualche metro e continuare per 2 lunghezze per placche e caminetti (IV) fino a dei comodi terrazzi.

Continuare verso destra per un ampio canale e poi un camino che porta ad un pilastro.

Aggirare il pilastro con una traversata a sinistra di 25 metri, per salire poi alla base degli strapiombi rossi dove si continua traversando a destra fino ad una grande nicchia.

Scendere 15 m in una nicchia piccola dove si prende un camino di 40 m (IV) da risalire completamente e uscire in traverso a destra per 35 m per imboccarne un secondo e risalirlo fino ad una comoda sosta su spuntoni.

Continuare per il camino che si allarga in una nicchia; per pareti e caminetti e dopo altre 6 lunghezze raggiungere la cima principale.

DISCESA:  per la via Normale

Via   8      VIA    "USCITA IN BUONA COMPAGNIA"

Via  " USCITA in BUONA COMPAGNIA "

Primi salitori:  Samuele-G.P. Scalet-Francesco Faoro-G.Paolo Zortea, luglio 1976

Difficoltà:  ED, VI-, A3

Sviluppo:  250 m

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica, con un cliff

Versante:  Sud-Ovest

Tempi:  avvicinamento ore 1,45 da Colverde; Ore 2 da Malga Fosse per il sentiero 712

salita ore 4,30, discesa ore 1

SALITA

Logica e difficile via di uscita diretta che evita le noiose traversate su roccia poco buona della via Leuchs.

Dalla sommità del pilastro grigio centrale, dove inizia la traversata della Leuchs, continuare in verticale o leggermente a sinistra per circa 60 m (IV, roccia ottima) fino ad una rientranza all'inizio dei grandi strapiombi gialli, circa 30 m sotto la base di un camino nero che li fiancheggia sulla sinistra.

Andare alla base del camino nero (VI e A2 per 20 m poi V e 3m A3), poi continuare nel camino (40 m, IV) fin sotto una strozzatura da evitare uscendo a sinistra (5 m, V+) e rientrando sopra.

Continuare per il camino inclinato a destra che si perde nei gradoni che portano in vetta.

Relazione dei primi salitori.

 DISCESA:  per la via Normale

Via     9       VIA    BERTL-KLEISL

Primi salitori:  J. Berti-L. Kleisl, 8 settembre 1935

Sviluppo:  550 m

Valutazione estesa:  VI   Fattore di rischio:   2   (scala 1-4)  Impegno:  II  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD+

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  sì

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Sud-Ovest

Avvicinamento:  ore 1,45 da Colverde; Ore 2 da Malga Fosse per il sentiero 712

Tempo di salita:  ore 8

Tempo di discesa:  ore 1 al Bivacco Fiamme Gialle

DESCRIZIONE

Dovrebbe trattarsi di una scalata completamente indipendente su ottima roccia, ma non ci sono notizie di ripetizioni che lo possano confermare.

La relazione originale ha una descrizione talvolta vaga e approssimativa.

DISCESA: Come per la Via comune (1)

Via   10        VIA    PILASTRO GIRASOLE

Via “ PILASTRO GIRASOLE “

Primi salitori:  Giacomo e Renzo Corona, 11 ottobre 1986

Difficoltà:  ED-, VI+, A0   Coefficiente Difficoltà: 5864   Coefficiente Globale:  7036

(25*8)+(25*10) +(25*3)+(25*8) +(30*3) +(50*10) +(25*3)+(25*0,5) +(25*5)+(20*8) +(25*3)+(25*0,5) +(25*5)+(20*8) +(25*10)+(25*14) +(50*5) +(60*3) +(20*16)+(10*10)+(20*14) +(25*14)+(25*5) +(50*5) +(50*3) +(25*16)+(25*10) +(70*0,5) +(100*5) +(30*0,5) =  5864  890m.

Sviluppo:  890 m.

Rischio: R4

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  attacco ore 1,45-2; salita ore 8, discesa ore 1 al Bivacco Fiamme Gialle

SALITA

La via offre una bella e impegnativa arrampicata lungo il grande pilastro che limita sulla destra la parete Sud-Ovest, interrotto a metà da un grande tetto.

La via può essere suddivisa in tre parti: lo zoccolo, il 1° pilastro chiuso dal tetto ed il 2° pilastro che va dal tetto alla cima.

L'attacco è sulla verticale del centro del pilastro, sotto il bordo sinistro di un tetto rosso-nero (chiodo).

I primi salitori, oltre a friend, dadi e cordini per clessidre, hanno usato e lasciato 7 chiodi di passaggio; usato 13 chiodi di sosta e lasciati 9. Corde da 60 m.

1)  Salire fino al tetto, uscire a sinistra, proseguire per un corto diedro (ch.), quindi in verticale per placche fin sotto ad una strozzatura (50m; V; V+; 1 ch.).

2)  Superare la strozzatura, in verticale per placche nere e fessure, imboccare un camino

(50m; IV,V; sosta in nicchia).

3)  Proseguire per il camino circa 20m e uscire a sinistra su una comoda cengia, sosta sulla verticale di una nicchia rossa. (30m; IV).

4)  Salire in verticale per una colata nera a destra della nicchia (clessidra), sosta al termine della colata leggermente a sinistra (50m; V+).

5)  Obliquare a sinistra superando dei diedri friabili, fin quasi sullo spigolo, alla base di un diedro (50m; IV, III).

6)  Salire il diedro (10m), proseguire in verticale per roccia gialla e compatta, fino ad una comoda nicchia (45m; IV+, V).

7)  Proseguire sullo spigolo e aggirarlo a sinistra dopo 30 m.

Proseguire verticalmente (ch.) fino alla sosta su un pilastro (50m; V+, VI-; 2 ch.).

8)  Scalare lo spigolo per placche (50m; IV+; Sosta su pilastro + 2 ch.).

9)  Lungo lo spigolo fino alla sommità del pilastro (60m; IV).

10)  Dall'intaglio portarsi a destra a una nicchia rossa (10 m; 2ch.), traversare a destra 2 m, seguire una fessura nera e friabile (ch.).

Verso la fine superare una strozzatura, sosta in una nicchia (50m; VI, V+, VI-)

11)  Proseguire lungo la fessura-camino, dopo una strozzatura (chiodo) uscire a sinistra fino ad un terrazzino (50m; VI-, IV+; 2 ch.).

12)  Continuare in verticale per placche (clessidra + cordino) fino ad una nicchia

(50m; IV+; Sosta su clessidra).

13)  In verticale lungo un camino-diedro fino alla base di uno strapiombo giallo (50m; IV; 2 ch.).

14)  Superare lo strapiombo friabile per una fessura (ch.), uscire dopo 10 m a destra su una piccola cengia.

Seguire una fessura strapiombante obliqua a destra, poi in verticale lungo lo spigolo fino ad una placca inclinata (50m; A0, VI, A0, V+; 3 clessidre).

15)  Proseguire lungo lo spigolo fino ad un intaglio (70 m; III).

16)  Ancora sullo spigolo, evitando una nicchia sulla destra, poi in verticale per fessura fino ad una comoda cengia (50 m; IV+).

17)  Proseguire lungo lo spigolo (50 m; IV+).

18)  Seguire lo spigolo, superare alcuni massi instabili, poi la cresta finale fino in vetta (30m; III)

DISCESA

Dalla vetta puntare verso Est e, per cresta, raggiungere l'inizio di un camino sul versante Nord.

Scendere il camino di 40 m fino ad una forcella, poi girare sul versante Sud e scendere uno spigolo poco difficile e con appigli sicuri per altri 40 m.

Scendere il canalone verso Sud per 30 m ed accostare a sinistra per attraversare il 'Bus del Gat'.

Costeggiare a sinistra le rocce e, seguendo delle tracce di passaggio, raggiungere il Bivacco Fiamme Gialle  (circa 1 ora).