FIGLIA DELLA CANALI

VIA   19      VIA  COMUNE E DISCESA

VIA   20      VIA   MANOLO

VIA   21      VIA   FRANCESCHINI-FERRARIO-BONGIANA

PALA CANALI

VIA   22    VIA    Zonta-Berti

VIA   23    VIA    CASTIGLIONI - DETASSIS

VIA   24    VIA    Dipankar

VIA   25    VIA   ZONTA - ZONTA

VIA   26    VIA   DE BORTOLI

VIA   27    VIA   BRUNET - SCALET

VIA   28    VIA   KEES - TERSCHAK

VIA   29     VIA   OSTI - MAZZENGA - SCANDOLIN  o  VIA delle RIGHE NERE

VIA   30     VIA   PLAICHINGER -  HAMBURGER

VIA   31     VIA   G. ZECCHINI  e  TRAVERSATA NORD-SUD della CIMA CANALI

VIA   19           VIA COMUNE E DISCESA

La Figlia della Canali è un corpo di minore importanza, staccato dalla Cima principale, con una caratteristica forma a torrione.

Offre diverse possibilità, tutte su roccia abbastanza solida.

Degrada verso Nord-Ovest con un lungo costolone che fa da bordo al lungo canalone della Via Comune, un pò pericoloso per la frequente caduta di sassi.

Offre una breve e panoramica via comune che segue quella della Cima Canali fino all'intaglio dove si gira decisamente a destra e per facili rocce raggiungere la vetta (2 ore dal Pradidali); può essere una buona proposta per mezza giornata.

La discesa è breve e facile.

VIA   20          VIA   MANOLO

Primi salitori:  M. Zanolla nell'estate 1980

Sviluppo:  200 m

Valutazione estesa:  V   Fattore di rischio:  2   (scala 1-4)  Impegno:  I (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD-

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  50 %

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica, la via non è attrezzata.

Esposizione:  SUD Ovest

Avvicinamento:  50 minuti

Tempo di salita:  ore 3

Tempo di discesa:  ore 1

DESCRIZIONE

Risalire il costolone della Via Comune della Cima Canali fin dove è sbarrato.

Spostarsi a destra lungamente per una stretta cengia e gradoni fin sotto la parete giallastra della Figlia.

L'attacco è proprio sotto un diedro grigio da percorrere interamente giungendo sul filo dello spigolo.

Alzarsi lungo esso, poi verso sinistra a dei diedri gialli da seguire con difficoltà decrescenti fino in vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della via 19

VIA  21          VIA FRANCESCHINI-FERRARIO-BONGIANA

FIGLIA della CANALI - Via Franceschini - Parete Sud-Ovest

Primi salitori:  G. Franceschini-B. Ferrario-G. Bongiana, 3 ottobre 1951

Difficoltà:  D, IV+

Sviluppo:  650 m

Materiale:  soste non presenti, oltre la Normale Dotazione portare chiodi, nuts, friends

I primi salitori hanno usato 20 chiodi, tutti tolti

Tempi:  avvicinamento 50 minuti, salita ore 5, discesa ore 1,30

SALITA

Dal Rifugio Pradidali seguire il sentiero 709 in discesa fino al punto in cui questo passa vicino alla parete, poco prima (60 m) dell'imbocco del sentiero di Sedole.

Risalire lo zoccolo, quindi verticalmente la parete puntando ad una nicchia, da cui, per strapiombo, portarsi ad un altro piccolo incavo.

Da qui, puntando al punto più basso del soprastante strapiombo, portarsi a ridosso di questo, quindi a sinistra, per risalirlo fino ad un comodo terrazzino.

Proseguire puntando ad uno strapiombo giallo, a destra di un liscio canale; risalire il canale (100 m), quindi portarsi a sinistra ad un incavo sopra lo strapiombo, poi a destra per immettersi in un anfiteatro sovrastato da ulteriori strapiombi.

Salire in obliquo a destra per rocce ad una fessura, percorsa la quale raggiungere una cresta che porta ad una nicchia.

Da qui, prima a sinistra, poi a destra per guadagnare una cengia, dalla quale si riparte a sinistra puntando ad un camino; risalire sulla destra un piccolo spigolo, quindi una fessura.

Sempre per fessura, portarsi a sinistra ad una cengia, poi attraversare per risalire l'intaglio che porta alla punta più elevata della forchetta.

Calarsi lungo l'intaglio per risalire verso sinistra in fessura fino a che questa si biforca.

Proseguire lungo il ramo di destra, poi spostarsi ulteriormente a destra per risalire un camino; nuovamente a destra ad un terrazzino, quindi verticalmente per fessura fino ad una cengia.

Ancora a destra e per un diedro, fino ad uno strapiombo da evitare a sinistra; rientrare a sinistra fino ad un diedro dal quale risalire un camino per portarsi ad un altro incavo.

Proseguire verso destra fino ad un'altra nicchia, poi leggermente a sinistra per diedro, e successivamente per facili rocce ad un'ulteriore nicchia.

Salire ancora verso destra e, superato un susseguirsi di nicchie, risalire una fessura per portarsi alla base di uno strapiombo.

Salire verso destra e, risalito un altro strapiombo, portarsi ad un piccolo camino che porta alla cresta finale per la quale facilmente in vetta.

Pericolo di perdersi.

Via NORMALE E DISCESA

La Figlia della Canali è un corpo di minore importanza, staccato dalla Cima principale, con una caratteristica forma a torrione.

Offre diverse possibilità, tutte su roccia abbastanza solida.

Degrada verso Nord-Ovest con un lungo costolone che fa da bordo al lungo canalone della Via Comune, un pò pericoloso per la frequente caduta di sassi.

Offre una breve e panoramica via normale che segue quella della Cima Canali fino all'intaglio, poi girare decisamente a destra e per facili rocce e raggiungere la vetta

(2 ore dal Pradidali).

La discesa è breve e facile.

PALA CANALI

VIA   22           VIA ZONTA - Berti

Primi salitori:  C. Zonta-N. Berti, 2 giugno 1966

Sviluppo:  600 m

Valutazione estesa:  V   Fattore di rischio:  3    (scala 1-4)  Impegno:  IV (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD-

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica, usati 12 chiodi, lasciati 6

Esposizione:  SUD Ovest

Avvicinamento:  ore 1,20

Tempo di salita:  ore 5

Tempo di discesa:  ore 2,30

DESCRIZIONE

Dal Rifugio Pradidali portarsi sulla cengia sottostante la parete Sud, come per la Via Castiglioni.

Questa via sale tenendosi alla sua sinistra per ricongiungersi ad essa nella parte terminale.

Tagliare a sinistra verso il punto in cui la parete si innalza verticalmente, attraverso una serie di strette cenge e salti di roccia.

Rientrare a destra lungo una fessura, quindi per rocce frastagliate fino a portarsi ad un evidente diedro-camino, che delimita un grande pilastro giallo appoggiato alla parete.

Alzarsi su solida roccia portandosi ad un incavo, quindi a sinistra da cui, superato un salto, procedere, sempre verso sinistra, su roccia meno solida fino alla sommità del pilastro.

Da qui, calarsi alcuni metri e traversare, per portarsi a ridosso della parete grigia.

Risalire prima verticalmente, quindi obliquando a destra, per portarsi su una placca di ottima roccia, dalla quale, in spaccata, procedere lungo un corto diedro.

Alzarsi, risalendo una fessura strapiombante, per portarsi, in 2 più facili lunghezze di corda, ad un terrazzo sullo spigolo.

Traversare a sinistra (10 m), poi su roccia impegnativa, risalire il terzo torrione per innestarsi sulla Via Castiglioni alla fine della traversata a parapetto.

DISCESA:  Vedere Via Castiglioni (Via 23)

VIA    23          VIA   CASTIGLIONI - DETASSIS

Via   CASTIGLIONI-DETASSIS  -  Parete Sud

Primi salitori:  E. Castiglioni-B. Detassis, 23 luglio 1934

Difficoltà:  TD+, VI-     Coefficiente Difficoltà: 2130   Coefficiente Globale: 2449

(150*0,5) +(20*5)+(20*0,5) +(60*3) +(20*5)+(20*10) +(20*5)+(20*10) +(20*6)+(20*0,5) +(30*0,5)+(30*3) +(25*0,5) +(25*0,5)+(25*3) +(25*0,2) +(25*3)+(25*0,2) +(25*10) +(20*16)+(15*10) +(50*0,5) =  2130  670m.

Sviluppo:  670 m.

Rischio: R3

Materiale:  soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica

Tempi:  avvicinamento ore 1,15 dal Pradidali, salita ore 5, discesa ore 2,30

SALITA

Dal Rifugio Pradidali seguire in discesa il sentiero 709 fino alla deviazione per il sentiero di Sedole, che conduce all'enorme cengia sotto la parete Sud della Pala Canali.

Da qui, è facilmente individuabile un grande diedro al centro della parete; l'attacco si trova all'inizio di una rampa obliqua a sinistra situata sulla verticale della cima, poco a sinistra di quella del diedro.

Risalire interamente la rampa per alcuni tiri di corda (III) fino ad un pilastro, proseguire per una placca (IV) quindi rientrare a destra lungo un camino, per raggiungere l' intaglio di un pilastro (circa 250 m dalla base).

Proseguire risalendo ripide placche superando alcuni strapiombi fin sotto un torrione giallo, da dove obliquare a sinistra per strapiombi (V-, chiodi) verso il centro della parete.

Proseguire per una fessura-camino nera con strapiombi e al suo termine raggiungere una conca dalla quale uscire a destra puntando ad un camino che dopo 50 m. porta all'intaglio tra un gendarme e la parete terminale.

Qui si dirama la "Variante d'uscita" ed inizia una caratteristica cengia a parapetto che permette di raggiungere facilmente lo spigolo di sinistra, giallo e strapiombante del grande triangolo della parete.

Salire lungo lo spigolo, su roccia friabile portandosi gradualmente a sinistra a raggiungere una piccola nicchia.

Superarla a sinistra, proseguire in verticale, per rientrare sul filo dello spigolo poi, prima in fessura e quindi di nuovo lungo lo spigolo, rimontare questo ultimo tratto parzialmente strapiombante, con difficoltà sostenute fino alla vetta della Pala Canali.

DISCESA

La discesa si effettua in direzione della Cima Canali, lungo la cresta, ricca di torri e 5 pinnacoli, che collega le due cime.

Raggiungere il primo intaglio di questa cresta e da qui, attraverso attenti passaggi individuare un secondo intaglio, riconoscibile dalla presenza di un ometto, da cui parte, sempre in discesa, un camino orientato verso Nord, da percorrere fino a riuscire a deviare, ponendo sempre attenzione ai numerosi passaggi di torrioni e forcelle, verso l'intaglio che separa la Canali e la Pala.

Da qui, innestarsi alla discesa dalla Cima Canali.

VARIANTE D'USCITA        PAGANI - DE DONA'

Molto bella ed aerea questa uscita diretta per la verticale parete terminale del triangolo della Pala, prima però conviene fare l'originale! Dopo 5 metri di traversata sulla cengia a parapetto, un diedro dopo un pilastro segna il punto d'attacco.

Salire sul pilastro, alzarsi ancora 2 m poi traversare a destra per 5-6 m e in obliquo fino ad un terrazzino.

3 metri sopra raggiungere un cordino in una clessidra, procedere diritto fin sotto uno strapiombo da superare a destra.

Continuare per un diedro che dopo 40 m porta sulle rocce più facili sotto la vetta. (240 m, V,V+ e Vl- usati 4 ch.; lasciati, 2-3 ore).

VIA   24          Via   Dipankar

Primi salitori:  M. Zanolla-A. De Pellegrini-R. Daniele (Scricciol), ottobre 1978

Sviluppo:  600 m

Valutazione estesa:  V+   Fattore di rischio:  2    (scala 1-4)  Impegno:  III  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  TD

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  SUD

Avvicinamento:  ore 1,20

Tempo di salita:  ore 3,30

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

Come per la via Castiglioni-Detassis, portarsi sotto il grande diedro al centro della parete, e cominciare la salita lungo questo, prima in fessura, poi sempre sull'incavo del diedro, la cui pendenza tende mano a mano alla verticalità, puntando ai visibili tetti sovrastanti.

Evitati questi passando a destra, proseguire sempre seguendo il diedro con fessura, lasciando a sinistra una zona di rocce gialle, quindi ancora in verticale puntando ad un camino, che conduce direttamente alla spalla della parete.

Da qui, nettamente a sinistra, per facili pareti, senza via obbligata fino in vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Castiglioni (Via 23)

VIA    25           VIA  ZONTA - ZONTA

Primi salitori:  C. Zonta-A. Zonta, 29 maggio 1966

Sviluppo:  500 m

Valutazione estesa:  IV   Fattore di rischio:  2    (scala 1-4)  Impegno:  II (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  D

Roccia:  **  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  SUD Est

Avvicinamento:  ore 1,30

Tempo di salita:  ore 3,30

Tempo di discesa:  ore 2

DESCRIZIONE

La via segue la linea naturale del lato di destra del triangolo della parete Sud della Pala Canali, ma questa linea è discontinua per buona parte costituita da lunghe rampe ghiaiose poco divertenti che possono anche servire come via di discesa in luogo della complessa traversata alla Forcella della Figlia.

In pratica una via per chi ha già fatto quasi tutto. Il percorso segue i punti di minor resistenza dei diversi salti che portano in vetta.

Le difficoltà arrivano raramente al IV.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Castiglioni (Via 23), ma anche dalla stessa via di salita, evitando verso sinistra il primo salto in basso.

VIA    26      VIA  DE BORTOLI

Via DE BORTOLI - Parete Est-Sud-Est

Primo salitore:  R. De Bortoli (Bob)

Difficoltà:  TD, V-

Sviluppo:  500 m

Materiale:  soste non presenti, oltre alla Dotazione Alpinistica portare nuts,friend, cordini

Tempi:  avvicinamento ore 1,30, salita ore 3, discesa ore 2,30

SALITA

La roccia è discreta e la scalata divertente.

Il punto d'appoggio più comodo è il Biv. Minazio che consente di andare all'attacco in un'ora.

Molto più scomodo dal Pradidali. La via risulta infatti poco frequentata.

Spostarsi lungo la base della parete Est della Cima Canali, puntando alla zona in cui la parete tocca il punto più basso.

La via si svolge lungo il pilastro che si trova nella parte più a Sud della parete Est.

Attaccare su rocce nere, per portarsi ad una fessura formata da un pilastro secondario sulla destra del principale, e proseguire per questa fino a quando devia sullo spigolo.

Continuare allora fino in vetta sulle belle rocce grigie del pilastro principale che verso la fine si frastagliano.

DISCESA:  Vedere la Via Comune

VIA    27           VIA   BRUNET - SCALET

Via   BRUNET - SCALET - Parete Est

Primi salitori:  A. Brunet-S. Scalet, 29 agosto 1954

Difficoltà:  TD-, IV+

Sviluppo:  550 m

Materiale:  soste non presenti, oltre la Normale Dotazione portare nuts, cordini

Tempi:  avvicinamento ore 1,30, salita ore 3, discesa ore 2,30

SALITA

Come per la Via De Bortoli, portarsi nella zona più bassa di incontro tra la parete Est e il ghiaione sottostante.

L'attacco è situato in corrispondenza di roccia a placche, sovrastate da un grande canale che, dalla vetta scende ad imbuto.

La salita inizia su queste placche fino a raggiungere l'imbocco del canale per risalirlo interamente al suo interno, tenendo come riferimento un sovrastante torrione, da aggirare sulla sinistra.

Giunti, tramite un ulteriore camino-canale, sulla cresta, raggiungere facilmente la vetta.

DISCESA:  Vedere la Via Comune

VIA   28            VIA   KEES - TERSCHAK

Via   KEES - TERSCHAK - Parete Est

Primi salitori:  H. Kees-F. Terschak, 27 luglio 1914

Difficoltà:  AD, IV

Sviluppo:  500 m

Materiale:  soste non presenti, oltre la Normale Dotazione portare nuts, friend, cordini

Tempi:  avvicinamento ore 1,30, salita ore 4, discesa ore 2,30

SALITA

Poco frequentata come tutte le vie di questo versante.

L'attacco si trova sul largo e alto conoide di destra.

Da qui, in facile arrampicata, obliquare a sinistra fino a raggiungere lo sbocco di un grande imbuto che, dalla parte alta della parete, scende marcatamente per diventare camino.

Arrivati alla sua base, nel punto in cui questa sfocia su un colatoio nero, innestarsi in questa direttiva per risalire prima la fessura, quindi interamente il camino, giungendo così alla base dell'imbuto.

Superarlo tenendosi principalmente alla sua destra, fino a raggiungere la vetta.

DISCESA:  Vedere la Via Comune

VIA   29            VIA OSTI - MAZZENGA - SCANDOLIN  o  VIA DELLE RIGHE NERE

Primi salitori:  M. Osti-G. Mazzenga-L. Scandolin, 1974

Sviluppo:  400 m

Valutazione estesa:  IV   Fattore di rischio:  2    (scala 1-4)  Impegno:  II  (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  D

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Nord-Est

Avvicinamento:  ore 1,30

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore 2,30

DESCRIZIONE

Portarsi alla base della parete Nord-Est nel punto più alto del grande conoide come per le Vie Plaichinger e Kees.

La Via Kees-Terschak va in diagonale a sinistra, mentre la "Via delle righe nere" sale direttamente seguendo un evidente colatoio di rocce nere, che ne caratterizza la salita (salita da percorrere solo se il colatoio è asciutto).

Attaccare la parete risalendo un corto zoccolo che porta all'imbocco del colatoio.

Risalirlo interamente, prima sulla sinistra, quindi verticalmente, lungo la sua direttrice, ora in parete, ora lungo diedri e fessure, per giungere a rocce più facili che portano in vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).

VIA   30            VIA   PLAICHINGER -  HAMBURGER

Primi salitori:  K. Plaichinger-R. Hamburger, 26 agosto 1913

Sviluppo:  450 m

Valutazione estesa:  IV   Fattore di rischio:  2   (scala 1-4)  Impegno:  II (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  D-

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Nord-Est

Avvicinamento:  ore 1,30

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore 2,30

DESCRIZIONE

Portarsi alla base della parete Nord-Est nel punto più alto del grande conoide come per la Via Kees e la "Via delle righe nere".

La Via Kees-Terschak va in diagonale a sinistra, la "Via delle righe nere" sale direttamente seguendo un evidente colatoio di rocce nerastre, mentre la Plaichinger-Hamburger punta allo sperone un pò frastagliato e appoggiato a sinistra della cresta Nord della Cima Canali.

Qui, si nota un terrazzo alla base di una parete liscia; risalire la parete tenendosi a sinistra, e puntare verticalmente al camino sovrastante, percorso il quale, si sbuca su un terrazzo.

Spostarsi verso il centro della parete, quindi in verticale mirando a strapiombi frastagliati, da superare sulla destra per innestarsi in un piccolo camino e raggiungere una zona di rocce gialle ricche di nìcchie.

Obliquare a destra, quindi rientrare a sinistra, per oltrepassare una fascia spiovente di rocce gialle, quindi nuovamente a destra lungo una cengia e fino ad un incavo, mirando ad un camino posto ulteriormente a destra.

Risalirlo per uscirne a destra, e proseguire verticalmente fino a giungere sulla cresta.

Da qui, verso sinistra per la vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1) oppure per la Parete Nord (Via Zecchini-Brodie)

VIA   31     VIA G. ZECCHINI  e  TRAVERSATA NORD-SUD DELLA CIMA CANALI


Primi salitori:  G. Zecchini-W. L. W. Brodie, 13 luglio 1894

Sviluppo:  400 m

Valutazione estesa:  III   Fattore di rischio:  2    (scala 1-4)  Impegno:  II (scala 1-7)

Difficoltà complessiva:  PD

Roccia:  ***  (scala 1-5)

Soste:  no

Materiale:  Normale Dotazione Alpinistica

Esposizione:  Nord

Avvicinamento:  ore 1

Tempo di salita:  ore 4

Tempo di discesa:  ore 2,30

DESCRIZIONE

Dal Rifugio Pradidali dirigersi verso la base della parete Nord-Ovest, in direzione della forcella Canali.

Seguire una rampa-fessura obliqua a sinistra fino a portarsi in corrispondenza di un colatoio prima della Forcella.

Seguirlo e raggiungere l'intaglio a monte del Campanile Canali.

Da qui, direttamente per la parete, aggirare un pinnacolo e poi tenendosi a ridosso dello spigolo, proseguire fino in vetta.

DISCESA:  Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1)