CIMA CANALI
(2897m)VIA 2 VIA BRUNET-PELLICAN SPIGOLO NORD-OVEST
VIA 8 VIA DESPIAU-BAROKAS AL SALAME
VIA 11 VIA TRIFOGLIO APPASSITO
VIA 12 VIA MAZZOTTI - CAPPELLETTO
VIA 15 VIA PAGANI - KINSPERGHER
VIA 17 VIA LEVITI - SOMMADOSSI
Una delle cime più belle delle Pale, con roccia compatta e con una varietà di itinerari di alto livello.
Il più frequentato è il versante Ovest, verso il Rif. Pradidali, che presenta una serie di eleganti pilastri e torri dalle pareti giallastre.
Cominciando da sinistra: "I gemelli", due piccoli ma eleganti pilastri con forma e dimensioni simili, separati da una profonda gola, segue il "Pilastro Buhl", che prende il nome dalla più nota via della Cima ed è percorso da cinque itinerari, "Il salame" che si presenta come una torre che sovrasta tutte le altre e contribuisce a far assomigliare la Cima ad un castello, il "Pilastro Brunet" dall'aspetto tondo e massiccio, la "Torre gialla" elegante ed ardita, infine "La Figlia", isolata dalla Cima principale da un profondo e ripido canalone obliquo.
Il versante Sud della Cima si presenta come un corpo separato dal resto, la Pala Canali, con un' alta e complessa parete dalla forma triangolare.
Il versante Est della Cima presenta una serie di torri e pilastri, ma questi sono numerosi e non presentano la solida geometria di quelli del lato opposto.
Via COMUNE - Parete Ovest-Sud-Ovest
Primi salitori: M. Bettega-C.C. Tucker il 30 agosto 1879
Difficoltà: PD, II e III (1 lunghezza)
Sviluppo: 600 m
Materiale: soste presenti, Normale Dotazione anche con una sola corda
Tempi: avvicinamento 15 minuti, salita 3 ore, discesa: ore 2
SALITA
Ascensione interessante e di buon livello, con difficoltà di II° con due passaggi di III°.
Stare a destra e porre attenzione lungo il canalone obliquo iniziale per le possibili cadute di sassi (casco).
Poco prima della forcella entrare nel canale e passare sotto un masso incastrato.
Subito dopo uscire sulla parete di sinistra che si presenta come un largo pilastro da risalire per ripidi caminetti e salti fino ad un caminetto verticale di circa 20 m.
Superarlo con difficoltà di III° e continuare in obliquo verso destra fino ad una cengia sotto la cresta.
Percorrerla verso Nord per raggiungere la vetta.
Tracce e segni lungo tutta la salita.
Tempo medio 3 ore.
DISCESA
Dalla cima, la via di discesa è interamente segnalata da bolli rossi e ometti che la rendono più semplice e individuabile.
In caso di nebbia bisogna prestare particolare attenzione alla descrizione e alle tracce.
Dalla vetta, puntare in direzione Sud lungo una cresta e dei ripiani, fino ad individuare un bollo rosso da cui iniziare la discesa vera e propria, verso destra.
Per tracce di passaggio, abbassarsi puntando ad una forcella, dalla quale scendere verso sinistra per arrivare ad un intaglio.
Imboccare un canalone da percorrere fino alla base di una parete gialla dove si gira a destra oltrepassando una sella.
Subito dopo si trova il chiodo con anello per scendere in doppia il camino di III°, che si può anche scendere direttamente.
Continuare ad abbassarsi per caminetti, fessure e piccoli salti in direzione della Figlia della Canali, stando a sinistra del gran canalone sulla grande costola arrotondata per evitare cadute di sassi.
Tempo complessivo 5 ore.
VIA 2
VIA BRUNET-PELLICAN ALLO SPIGOLO NORD-OVESTPrimi salitori: A. Brunet-A. Pellican il 15 luglio 1953
Sviluppo:
450 mValutazione estesa:
III+ Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
PDRoccia:
*** (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
Nord-OvestAvvicinamento:
ore 1Tempo di salita:
ore 3Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
Lo sviluppo della via è facilmente individuabile dal Rifugio Pradidali perché da qui risulta come uno spigolo che si staglia nettamente dalla forcella che separa le Cime Wilma e Canali.
In realtà, lo spigolo comincia prima di arrivare alla Forcella Canali e si dirama dalla caratteristica cengia obliqua che taglia da destra a sinistra la parete Nord-Ovest, appena passa sul versante Nord per proseguire lungo un corto camino strapiombante di 8 m. (IV), che sbocca su una cengia da percorrere verso destra fino alla base di un altro camino.
Il camino porta ad una caverna gialla, dalla quale uscire obliquando verso destra fino ad un ripiano, per proseguire rientrando a sinistra ad incontrare due ulteriori nicchie gialle e vicine.
Spostarsi ulteriormente a sinistra, prima lungo una fessura, quindi per il bordo destro di un camino (IV), si raggiungono delle rocce più facili che portano in vetta.
DISCESA:
Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).VIA 3
VIA DEGLI SPAGNOLIPrimi salitori:
M. Anglada-F. Guillamon il 29/30 luglio 1957Sviluppo:
550 mValutazione estesa:
V Fattore di rischio: 3 (scala 1-4) Impegno: II (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TD-Roccia:
*** (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
Parete Nord-OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 5Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
Dal Rifugio Pradidali la via è visibile lungo il canale che separa il Primo Gemello dalla parete, canale che, verso la base, sbuca in un colatoio nero.
Risalire il ghiaione portandosi sulla cengia obliqua a sinistra di partenza, comune anche alle altre vie; da qui, individuando il suddetto colatoio, portarsi sulla sinistra arrampicando su rocce instabili e facili, fino ad individuare una banca superiore da percorrere verso destra, per arrivare di nuovo sulla verticale del canale, dove sfocia il colatoio.
Risalire il colatoio interamente per alcune lunghezze di corda sfruttando l'invaso del canale, quando questo si impenna, deviare leggermente verso destra fino a giungere sulla sella del Primo Gemello.
Da qui, verso destra, portarsi alla sella del Secondo Gemello innestandosi nella Via Simon-Wiessner che, con alcune lunghezze di corda, porta alla cima.
DISCESA:
Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).VIA 4
VIA CRISALIDEPrimi salitori:
M. Zanolla-P. Valmassoi, estate 1980Sviluppo:
500 mValutazione estesa:
VI Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
ED-Roccia:
*** (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 4Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
La via si svolge al centro del Primo Gemello, visibile fin dal Rifugio Pradidali.
Risalire il ghiaione portandosi sulla cengia obliqua di partenza, come per le altre vie di Nord-Ovest, e qui, tenendosi a sinistra del pilastro Edvige, risalire il colatoio più evidente, alla base di una rampa che sale verso sinistra.
Obliquare verso destra, percorrere interamente le placche del colatoio, portandosi alla base del centro del Pilastro (circa 250m).
Risalire il pilastro cercando di mantenersi sul limite di una fascia distinta da rocce gialle puntando ad una fessura gialla (ottimo punto di sosta), obliquare a destra per lasciare la fessura e risalire un corto diedro fino ad arrivare sotto a delle rocce strapiombanti.
Da qui, ancora a destra fino a superare lo strapiombo, quindi puntare a sinistra per una placca appigliata, per arrivare sulla sommità del Primo Gemello.
Andare a destra per prendere la Via Simon-Wiessner, e per essa raggiungere la cima.
DISCESA:
Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).VIA 5
VIA SIMON-WIESSNERVia SIMON-WIESSNER - Parete Ovest
Primi salitori: F. Simon-F. Wiessner il 28 luglio 1927
Difficoltà: TD, V Coefficiente Difficoltà: 1521 Coefficiente Globale: 1673
(50*3) +(50*6) +(45*2) +(45*8) +(45*3) +(50*0,2) +(35*0,5) +(50*3) +(25*10) +(70*0,5) +(120*0,2) = 1521 585m.
Sviluppo: 580 m.
Rischio: R2
Materiale: soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica
Tempi: avvicinamento 30 minuti, salita ore 5, discesa ore 2
SALITA
Dal Rifugio Pradidali risalire il ghiaione verso la cengia alla base della parete Ovest, fino ad incontrare tracce di passaggio orizzontali che portano alla base di un camino a sviluppo verticale.
1) Scalare delle rocce verticali, risalire il camino-fessura fino a giungere all'inizio di uno strapiombo
(50m, IV, 3 chiodi).
2) Dopo aver superato lo strapiombo, uscire in parete e poi rientrare nella fessura e risalirla fino a raggiungere un terrazzino (50m, V-, 2 chiodi).
3) Superare un diedro di roccia gialla, puntare verso sinistra alla grande scaglia (partenza Via Buhl), superata la quale, lungo una stretta cengia, raggiungere una comoda sosta (45m, IV-, 3 chiodi, friend).
4) Proseguire lungo una fessura quasi strapiombante che si allarga in un canale (45m, V, friend).
5) Salire un'altra fessura a destra della sosta, per una lunghezza di corda (45m, IV, 2 chiodi).
6) Risalire nuovamente lungo la fessura all'interno del canalone (50m, I, 2 chiodi).
7) Continuare stando sul lato destro del canale, spesso bagnato, fino a raggiungere la sosta (50m, IV, 3 chiodi)
8) Proseguire in spaccata e in esposizione per guadagnare la parete sinistra del canale, da cui proseguire l'arrampicata fino a raggiungere una comoda nicchia di sosta (25m, V+, 1 chiodo, spuntone)
9-10) Prima per placca, poi per fessura risalire la parete fino a raggiungere la forcella tra il Secondo Gemello e la parete stessa (2 x 35m, IV, spuntoni e friend).
11) Dalla forcella risalire lo spigolo soprastante (25m, III+, spuntoni e friend);
12-13-14) Continuare per il canale senza via obbligata fino a raggiungere la cima (120m, II, Spuntoni e friend).
DISCESA: Vedere la Via Comune
VIA 6
VIA STRANI INCONTRIPrimi salitori:
Maurizio Zanolla-Mariano Lott, 3 settembre 1982Sviluppo:
380 mValutazione estesa:
VI Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: II (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TD+ Coefficiente Difficoltà: 1480 Coefficiente Globale: 1628(40*3) +(40*8) +(40*0,5) +(30*3) +(30*3) +(40*10) +(40*8) +(40*3) = 1480
Roccia:
**** (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 5Tempo di discesa: ore 2
Vedere Schizzo
DESCRIZIONE
Questa via non è chiodata, ma l'ottima roccia di cui è costituita (molto sana ed articolata) fornisce molte possibilità di assicurazione, con cordini di diametro di 6 mm per poter sfruttare le numerose clessidre presenti.
L'attacco della via è sulla verticale di uno spigolo arrotondato tra la fessura Buhl, molto evidente sulla destra, e la Via Simon-Wiessner a sinistra.
La via parte lungo lo zoccolo, 15 metri sulla sinistra della Via Simon-Wiessner.
Puntando ad alcuni strapiombi neri, raggiungere una scaglia gialla all'imbocco dei canali nei quali sale la Simon- Wiessner, via che si segue per un tiro di corda.
Mirando ad uno spigolo arrotondato, raggiungere, su roccia ottima ed esposta, una nicchia gialla, da cui proseguire in verticale fino a raggiungere la parte terminale del pilastro in corrispondenza dell'uscita della Via Buhl.
Aggirando sulla destra lo spigolo arrotondato, portarsi all'interno del canale tra il Salame e il pilastro stesso, quindi risalire il canale lungo il versante sinistro per facili rocce fino alla cima.
DISCESA:
vedere Via Comune (Via 1).VIA 7
VIA BUHL-ERWINGPrimi salitori:
H. Buhl-H. Erwing il 9 settembre 1950Sviluppo:
550 mValutazione estesa:
VI- Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: II (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TD+ Coefficiente Difficoltà: 1626 Coefficiente Globale: 1788(40*0,2) +(30*3) +(40*5) +(40*3) +(40*0,7) +(40*10) +(30*8) +(30*3) +(20*6)+(20*0,5) +(60*5) +(40*0,5) = 1626 430m.
Rischio: R2
Roccia:
**** (scala 1-5)Soste:
presentiMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 6Tempo di discesa: ore 2
Vedere Schizzo
DESCRIZIONE
La prima parte di questa via segue la Via Simon-Wiessner, fino alla base della parete gialla strapiombante, da cui comincia la via vera e propria.
Salire verticalmente questa parete, puntando verso la fessura visibile al di sopra, posta in mezzo a rocce gialle.
Prima di raggiungere questa fessura risalire completamente un pilastro, raggiungendo così la base della fessura sotto allo strapiombo.
Percorrere interamente questa fessura, fino ad un terrazzo che la interrompe, e da cui si vede il proseguimento della fessura 20 m più sopra.
Percorsa anche questa seconda parte della fessura (questa può essere affrontata sia stando sui margini sia arrampicando internamente ad essa), guadagnare il punto in cui questa si allarga a camino, percorso il quale si raggiungono le rocce finali e quindi, la vetta.
DISCESA:
Vedi Via Comune (Via 1).
VIA 8
VIA DESPIAU-BAROKAS AL SALAMEVia DESPIAU-BAROKAS - Parete Ovest al SALAME
Primi salitori: R. Despiau-J. P. Barokas, 9-11 agosto 1973 con due bivacchi
Difficoltà: ED, VI, A2 Coefficiente Difficoltà: 2830/2520 Coefficiente Globale: 3254/2898
(40*3) +(30*18) +(25*19) +(30*16) +(60*8) +(30*14) +(30*10) +(30*0,5) = 275 m. 2830
(30*0,5) +(40*10) +(25*12) +(30*18) +(45*8) +(40*6) +(25*14) +(30*10) +(30*0,5) = 2520
Sviluppo: 250 m di via dopo l' accesso all'attacco
Rischio: R3
Materiale: le soste non sono attrezzate, oltre alla Normale Dotazione Alpinistica portare dei chiodi grossi e a lama, cordini e friend
Avvicinamento: ore 5 mediamente a seconda dell'avvicinamento scelto
Tempi: salita ore 12 circa, discesa ore 2
SALITA
Molto impegnativa sia nei tratti in artificiale completamente schiodati (usati in totale 50 chiodi), sia sui tratti in libera su roccia molto solida ed articolata.
I primi salitori sono andati all'attacco per la Via BuhI, girando a destra alla sua uscita e scendendo poi 50 m nel canale fin sopra un grande masso incastrato.
Da qui risalire 20 m (III) e con una breve traversata a sinistra raggiungere una buona piattaforma (posto di bivacco) sul Salame.
1) Salire verticalmente aggirando a destra un tetto (40m, V+, A3).
2) Ancora in verticale ad un diedro alla fine del quale c'è un piccolo gradino per la sosta (25m, V, A2; 1ch.).
3) Proseguire nel diedro in artificiale e raggiungere in libera una piattaforma sotto una grande nicchia (30m, V+, A3; bivacco scomodo).
4) Dal bivacco 10 m a destra poi 5 m in verticale (V e A1; 3 chiodi; 1 ch di sosta).
5) Calarsi 5 m e traversare 10 m a destra (15m, facile).
6) A destra seguire un diedro che porta ad una nicchia (25m, V).
7) Uscire a destra, seguire una fessura strapiombante fino ad un'altra nicchia (40m, V-).
8) Ancora una fessura molto strapiombante (25m, V+, VI-, V-; in una nicchia).
9) Sopra la fessura si allarga e dopo un tratto di V, V+, la difficoltà diminuisce (30m).
10) Altri 30 m facili per raggiungere la cima.
Relazione dei Primi Salitori.
DISCESA: Vedere la Via Comune
VIA 9
VIA HEIDIVia HEIDI - Parete Ovest
Primi salitori: D. Dalla Rosa-M. Simoni nell'estate 1978
Difficoltà: ED-, VI Coefficiente Difficoltà: 3330 Coefficiente Globale: 3829
(50*3) +(50*6) +(55*16) +(50*8) +(50*8) +(50*10) +(50*8) +(50*5) +(100*0,5) = 3330 505m.
Sviluppo: 450 m
Rischio: R3
Materiale: soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica
Tempi: avvicinamento 30 minuti, salita ore 5, discesa ore 2
SALITA
La via è molto esposta e si sviluppa quasi interamente lungo la roccia della parete gialla, al centro, tra le vie BuhI e Franzina.
1-2) L'attacco è comune alla Via Simon-Wiessner, di cui percorre le prime due lunghezze di corda.
3) Alzarsi leggermente verso destra, puntando al diedro-fessura su roccia gialla (55m, VI, 3 chiodi).
4) Percorrere la meno marcata fessura soprastante per raggiungere un terrazzino (50m, V, 3 chiodi).
5) Proseguire in verticale su placca di roccia compatta e ricca di appigli fino a raggiungere uno scomodo punto di sosta (50m, V, 2 chiodi).
6) Puntare leggermente a sinistra seguendo lo sviluppo degli strapiombi apparentemente di difficile soluzione, ma che presentano della roccia ben lavorata (50m, V+, 2 chiodi).
7) Salire ancora verso destra e, attraverso una poco marcata fessura, portarsi verso una cengia alla base di un diedro giallo obliquo verso destra (50m, V, 2 chiodi).
8) Le difficoltà decrescono con la risalita del diedro, fino a raggiungere le roccette in cresta (50m: IV+, 2 chiodi).
9) Da qui, risalire per rocce facili a destra della cresta fino ad innestarsi alla Via Buhl (100m, III, 2 chiodi).
DISCESA: Vedere la Via Comune
VIA 10
VIA FRANZINA - NOVELLOVia FRANZINA-NOVELLO - Parete Ovest
Primi salitori: G. Franzina-V. Novello, 17 agosto 1962
Difficoltà: TD-, V Coefficiente Difficoltà: 1918 Coefficiente Globale: 2205
(50*3) +(50*6) +(40*0,7) +(50*8) +(50*5) +(55*10) +(55*3) +(150*0,5) = 1918 500m.
Sviluppo: 500 m.
Rischio: R3
Materiale: soste presenti, Normale Dotazione Alpinistica
Tempi: avvicinamento 30 minuti, salita ore 4, discesa ore 2
SALITA
La via, sale la parete per un sistema di diedri verticali, visibili dal Rifugio.
1-2) L'attacco è comune con la Via Simon-Wiessner, di cui percorre le prime due lunghezze di corda.
3) Obliquare decisamente verso destra sotto la grande parete gialla, mirando all'evidente diedro iniziale della via (40m, III+, 2 chiodi).
4) Risalire il diedro in fessura fino al termine del diedro stesso (50m, V, 1 chiodo e uno spuntone).
5) Superare verticalmente una placca che porta ad un'altro diedro, salito il quale si arriva ad una comoda sosta (50m, IV+, chiodi e nuts).
6) Affrontare lo strapiombo soprastante sulla sinistra e, riportarsi a destra per proseguire lungo un diedro, puntando ad una nicchia (55m, V+, chiodo e nuts).
7) Salire ancora lungo un camino che si svasa gradualmente, fino ad incontrare un masso che ostruisce parzialmente il passaggio (55m, IV, chiodo e cordini).
8) Da qui, guadagnare la destra della cresta che, percorsa prima per spigolo, e poi per rocce più facili, si innesta alla Via Buhl (150m, III, cordini).
DISCESA: Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).
VIA 11
VIA TRIFOGLIO APPASSITOVia “ TRIFOGLIO APPASSITO “ - Parete Ovest
Primi salitori: M. Zanolla-N. Simion-P. Loss nel luglio 1981
Sviluppo: 550 m
Difficoltà complessiva: ED- Coefficiente Difficoltà: 4358 Coefficiente Globale: 5229
(50*3) +(50*10) +(50*8)+(50*6) +(30*6) +(50*19) +(50*18) +(50*18) +(55+8) +(30*0,5) = 4358 465m.
Valutazione: VII Fattore di rischio: 3 (scala 1-4) Impegno: IV (scala 1-7)
Rischio: R4
Materiale: le soste non sono attrezzate, oltre la Normale Dotazione Alpinistica, portare cordini, nuts e friends
Tempi: avvicinamento 30 minuti, salita ore 6, discesa 2
SALITA
Dal Rifugio Pradidali, salire il ghiaione fino alla base della direttiva del pilastro tra la Via Franzina ed il canale che, dalla cima, scende obliquando verso destra.
1) Salire per rocce grigie, puntando ad una macchia di rocce gialle un pò sulla destra, che sovrastano un comodo terrazzino (50m, IV, clessidre).
2) Obliquare a destra, superare uno strapiombo che porta ad un altro terrazzino posto al termine della zona di rocce gialle, quindi continuare in verticale su ottima roccia (50m, V+, cordini)
3-4) Salire in verticale dove la roccia meglio consente, tenendosi a sinistra del colatoio che scende dalla vetta (100m, V-. V, cordini).
5) Obliquare a sinistra per portarsi sotto ad una macchia di roccia friabile e gialla, in una comoda sosta (30m, V-, cordini).
6) Lunghezza chiave: dalla nicchia di sosta, attraversare a destra oltrepassando una scaglia, e puntare ad un corto diedro, risalito il quale, raggiungere una macchia di rocce bianche, per poi rientrare a sinistra in graduale ascesa fino ad una nicchia spaziosa (50m, VII, cordini).
7) Salire in verticale, prima oltrepassando lo strapiombo, poi una fessura poco marcata, per rientrare a destra puntando ad una fascia di roccia gialla contro un largo tetto che interrompe il pilastro.
Superare il tetto tenendosi completamente a destra di esso, quindi, in forte esposizione, sostare alla base di un corto diedro (50m, VI+, cordini).
8) Risalire il piccolo diedro poi leggermente a sinistra, ma sempre in verticale, raggiungere una marcata nicchia (50m, VI+, cordini).
9) Da qui, puntare direttamente alla cresta del pilastro aggirando da destra la nicchia di sosta (55m, V, cordini).
10) Risalire ulteriormente lungo la cresta fino ad innestarsi all'uscita della Via Franzina (30m, III, cordini).
DISCESA: Vedere la Via Comune
VIA 12
VIA MAZZOTTI - CAPPELLETTOPrimi salitori:
G. Mazzotti-A. Cappelletto il 31 agosto 1935Sviluppo: 550 m
Valutazione estesa:
V+ Fattore di rischio: 4 (scala 1-4) Impegno: IV (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TDRoccia:
* (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
SUD OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 5Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
Via estremamente pericolosa per il rischio molto elevato di scariche di sassi lungo tutta la via.
Dal Rifugio Pradidali portarsi sotto la ben visibile macchia di rocce nere, spesso bagnate, poste sulla verticale dello sbocco del canale che, in obliquo scende dalla base del Salame.
Tenendosi a sinistra di questa macchia, risalire per poi rientrare sulla destra su rocce più appoggiate, quindi puntare verticalmente a un sistema di camini e colatoi soprastanti fino ad arrivare allo sbocco del canalone che scende dalla cima.
Proseguire all'interno di questo, principalmente sulla sinistra, fino a giungere in vetta.
DISCESA:
Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).
VIA 13
VIA BRUNET-PELLICANPrimi salitori:
A. Brunet-A. Pellican il 16 luglio 1953Sviluppo: 500 m
Valutazione estesa:
VI- Fattore di rischio: 3 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TDRoccia:
**** (scala 1-5)Soste:
50 %Materiale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
SUD OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 5Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
Superba e impegnativa scalata su roccia splendida.
Dal Rifugio Pradidali percorrere la via normale alla Cima Canali fino alla base del canale che divide il Pilastro Brunet dalla Torre Gialla.
Con difficoltà via via decrescenti, portarsi sulla cengia a gradoni che taglia obliquamente a sinistra il primo terzo del pilastro (120 m, IV, V).
Percorrere la cengia verso sinistra fino al termine, quindi alzarsi lungo lo spigolo tenendosi prima a destra in fessura, poi verso sinistra per evitare lo strapiombo, e ancora sullo spigolo.
Proseguire ancora a sinistra puntando ad una rientranza dietro lo spigolo, dopo esser passati sotto uno strapiombo; da qui, nuovamente a sinistra su placca grigia, quindi ritornare verso lo spigolo per proseguire in fessura, fino a raggiungere una comoda sosta.
Proseguire leggermente a sinistra per imboccare un canalino, percorso il quale salire lungo un camino che porta ad una larga e comoda cengia.
Da qui è facilmente individuabile un altro camino che, dalla fine della cengia, sale a sinistra dello spigolo vero e proprio.
Dopo alcuni tiri di corda raggiungere la sommità del pilastro.
DISCESA:
Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1).VIA 14
VIA "CUBEDDU"Primi salitori:
S. Martini-R.Gatti-M.Perottoni-M. Tranquillini, 27/28 agosto 1972Sviluppo:
400 mValutazione estesa:
VI, A2 Fattore di rischio: 3 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
ED Coefficiente Difficoltà: 3150 Coefficiente Globale: 3780(40*10) +(40*5) +(30*18) +(40*18) +(30*5) +(40*18) +(40*10) +(40*0,5) = 3150
Rischio: R4
Roccia:
*** (scala 1-5)Soste:
presentiMateriale: Normale Dotazione Alpinistica
Esposizione:
SUD OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 8Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
La via supera la parte più gialla e strapiombante del Pilastro Brunet con largo uso di mezzi artificiali.
L'attacco è comune alla Brunet-Pellican fino al centro della cengia obliqua.
1)
Risalire sulla sinistra di un pilastro per alcuni metri quindi, traversando a destra guadagnare prima una paretina, successivamente una serie di diedri, arrivando così ad una stretta cengia (40m, V+, 2 chiodi).2)
Obliquare a sinistra, poi in verticale, puntare ad una macchia di rocce gialle (40m, IV+, 2 chiodi).3)
Proseguire sempre verso sinistra attraversando, su roccia non molto buona, la macchia gialla, interrotta a metà da uno strapiombo (30m, VI, A1, 2 chiodi).4)
Spostarsi a destra, prima traversando, poi salendo obliquamente e, attraverso un diedro raggiungere una serie di cenge (40m, VI, A2, 2 chiodi).5)
Continuare verso destra al centro della parete fino a superare un pilastro, poi a sinistra e ancora in verticale per una fessura che porta ad una cengia (35m, IV+, A1, 2 chiodi).6)
Obliquare verso sinistra, salire per rocce friabili, poi puntare ad un tetto di roccia scura da superare a sinistra (40m, VI, A2, 2 chiodi).7)
Percorrere interamente il camino soprastante, per poi proseguire in fessura fino ad arrivare alla cengia di sosta (40m, V+, 2 chiodi).8)
Da qui, per rocce degradanti raggiungere la cima del pilastro (40m, III, 2 chiodi).DISCESA:
Vedere la Discesa della Via Comune (Via 1)VIA 15
VIA PAGANI - KINSPERGHERPrimi salitori:
G. Pagani-E. Kinspergher, 11 settembre 1974Sviluppo: 400 m
Valutazione estesa:
V+, A1 Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: II (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TD-Roccia:
*** (scala 1-5)Soste:
40 %Materiale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
SUD OvestAvvicinamento:
30 minutiTempo di salita:
ore 6Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
La via si svolge nel canale-fessura nero tra il Pilastro Brunet e la Torre Gialla.
Lungo il canalone della Via Comune, dove questo forma un salto di rocce, salire decisamente a sinistra puntando al grande camino che la Torre Gialla forma con la parete principale.
Una prima lunghezza di V° porta ad una nicchia giallo-nera; una leggera diagonale a sinistra (un tratto di A1 con 2 chiodi) porta nella fessura principale che poi si allarga e diventa camino che si segue fino al termine evitando a sinistra le strozzature.
DISCESA: Vedere la discesa della Via Comune (Via 1)
TORRE GIALLA
VIA 15a
VIA SOLLEDER - FONTEINPrimi salitori:
E. Solleder-F. Fontein il 3 luglio 1930Sviluppo: 300 m
Valutazione estesa:
IV Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
DRoccia:
** (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
SUD OvestAvvicinamento:
ore 1,30Tempo di salita:
ore 1Tempo di discesa: ore 2
DESCRIZIONE
Seguire la Via Normale alla Cima Canali fino alla forcella che separa questa dalla Figlia.
Verso Nord si nota un intaglio che separa la Torre Gialla dalla Cima Canali.
Raggiunta questa sella, per diedri e fessure raggiungere la sua sommità, dando sempre le spalle alla Cima Canali principale.
DISCESA: Vedere la seguente via Soldà-Syda
VIA 16
VIA SOLDÀ - SYDAPrimi salitori:
G.Soldà-J.Y. Syda-M. Martin il 30 settembre 1951Sviluppo: 350 m
Valutazione estesa:
V+ Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TD+Roccia:
**** (scala 1-5)Soste:
50 %Materiale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
Ovest-Nord-OvestAvvicinamento:
40 minutiTempo di salita:
ore 4Tempo di discesa: ore 1,20
DESCRIZIONE
Dal Rifugio Pradidali, portarsi all'attacco delle vie del Pilastro Brunet.
Da qui, obliquare risalendo verso destra, puntando prima allo spigolo, e da qui ancora a sinistra mirando ad un sistema di camini.
Risalire in verticale, mantenendo l'andamento verso sinistra, lungo questo sistema composto da camini e fessure, fino a raggiungere un pilastro sotto una cengia visibile da sotto a rocce strapiombanti.
Aggirare il pilastro seguendo la cresta verso sinistra, poi per placche e corti camini raggiungere la sommità del pilastro.
DISCESA
Dalla sommità del pilastro in direzione della parete della Cima Canali, scendere prima in arrampicata, quindi in corda doppia, fino all'intaglio che lo separa da questa.
Sempre guardando la Canali, puntare decisamente a destra mirando ad un ulteriore intaglio che separa la Cima Canali dalla Figlia innestandosi così sulla discesa dalla Cima principale dove ci sono buone tracce.
VIA 17
VIA LEVITI - SOMMADOSSIPrimi salitori:
A. Leviti-F. Sommadossi, luglio 1972Sviluppo: 350 m
Valutazione estesa:
VI+ Fattore di rischio: 3 (scala 1-4) Impegno: III (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
EDRoccia:
*** (scala 1-5)Soste:
noMateriale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
OvestAvvicinamento:
40 minutiTempo di salita:
ore 5Tempo di discesa: ore 1,20
DESCRIZIONE
Dal Rifugio Pradidali, portarsi all'attacco delle vie del Pilastro Brunet.
Da qui, obliquare risalendo verso destra, fino a portarsi sulla verticale dello spigolo vero e proprio della Torre Gialla, quindi, dopo aver arrampicato per alcune lunghezze di corda lungo questo zoccolo, attaccare lo spigolo.
Risalirlo mantenendosi subito alla sua sinistra, su roccia grigia, sfruttando i migliori appigli offerti da questo versante, fino a raggiungere un comodo incavo, da cui proseguire a sinistra puntando a un piccolo diedro, quindi ad una cengia.
Proseguire in verticale in placca rientrando gradualmente verso destra a guadagnare lo spigolo, poi di nuovo a sinistra mirando ancora ad una nicchia, per tornare sullo spigolo da cui, con alcune lunghezze di corda (in particolare i primi, da non sottovalutare), raggiungere la vetta del pilastro.
Attenzione: la via presenta tracce (chiodi) di tentativi falliti in precedenza, sia a sinistra che a destra dello spigolo, è quindi richiesta una buona capacità di valutazione.
DISCESA:
Vedere la discesa della via 16VIA 18
VIA FRANZINA - VALDOPrimi salitori:
G. Franzina-A. Valdo il 2 agosto 1973Sviluppo: 350 m
Valutazione estesa:
V+, A1 Fattore di rischio: 2 (scala 1-4) Impegno: II (scala 1-7)Difficoltà complessiva:
TD-Roccia:
**** (scala 1-5)Soste:
50 %Materiale:
Normale Dotazione AlpinisticaEsposizione:
SUD OvestAvvicinamento:
40 minutiTempo di salita:
ore 4Tempo di discesa: ore 1,20
DESCRIZIONE
Risalire la Via Comune della Cima Canali fino alla strozzatura.
L'attacco è a circa 40 minuti dal Rifugio.
Oltrepassare un camino della parete di sinistra e prendere il successivo seguendolo per due lunghezze.
Aggirare sulla destra un tetto anche calandosi un pò, proseguire per ottima roccia giallo-grìgia (V+, A1).
Con un' altra lunghezza raggiungere una cengia con blocchi (V).
Seguire una fessura (ch., V) e traversare a destra ad una nicchia (ch.).
Rientrare a sinistra e raggiungere una fessura-camino verticale da seguire fino ad una cengia (IV).
Da qui un'altra fessura porta dopo 100 m. alle rocce più facili della vetta.
DISCESA:
Vedere la discesa della via 16