Che cosa rifaresti e cosa no ?

Dipende a che cosa ci si riferisce, se si intende ripetere delle vie già percorse , la risposta è No.

Una via ripetuta perde il fascino dell'esplorazione, dell'avventura e dell'incertezza.

La curiosità è già stata appagata e ci possono essere dei motivi di non completa soddisfazione che rendono poco invitante la ripetizione.

Personalmente ne ho ripetute 3 o 4 solo perchè erano molto belle e brevi.

Si è già costretti a rifare anche decine di volte delle vie su montagne vicine a casa  per

mantenere l'allenamento, e non mi sembra il caso di farlo fuori da questa ottica.

Se si intende, in una ipoteca nuova vita, di rifare grosso modo quello che ho fatto compreso le scelte di vita, risponderei di , ma farei qualche variazione, aggiustamento e molta autocritica.

Farei una attività alpinistica più ridotta e dedicherei più tempo alla famiglia.

Prima di sposarmi nel 1970 alla promessa sposa che come tutte le ragazze non gradiva questa attività (che allora era molto pericolosa) e che mi chiedeva di smettere gli dissi:

"Non farmi scegliere tra te e la montagna perchè scelgo la montagna" .

Il suo amore e la fiducia in me l'ha portata a sposarmi ugualmente, ma allora non me ne rendevo conto di essere così molto egoista.

Col senno di poi, come posso dimenticare le ore di ansia e di attesa a cui l'ho costretta, per non parlare di quando ho fatto qualche bivacco inatteso e tornavo il giorno dopo (allora non c'erano i telefonini per avvisare e tranquillizzare).

Meno male che per la fortuna e l'aiuto di Dio non è mai successo niente di grave, ma come sarebbe stato viceversa ?.

Oggi sono nonno e seguo il nipote passo a passo, ma il figlio e la moglie non smettono mai di dirmi dove ero e come dargli torto non c'ero mai.

Se posso dare un consiglio a qualche giovane alpinista (che vuol fare molte vie) lo consiglierei di non sposarsi o di trovare un non facile equilibrio tra attività alpinistica, lavoro, famiglia in modo da soddisfare pienamente piaceri e doveri.