RISPOSTA Incastramento della corda nelle discese
Qualche volta scendendo in corda doppia si può verificare di avere difficoltà a recuperare la corda se non addirittura a non riuscirci a causa di incastramento.
L'incastramento è quasi sempre dovute alla preparazione non corretta della doppia.
Per evitare problemi avvolgere la corda singola con anelli concentrici e affiancati e lanciarla con forza nel vuoto, mentre si scende controllare che a partire dall'ancoraggio le corde siano perfettamente parallele e che scendendo da un tetto non ci sia una corda disposta sopra all'altra.
In fase di recupero se la corda da tirare è sopra a quella che deve scorrere si genera una pinzatura e più si tira più si blocca.
Un'altra causa sono le torsioni della corda che causano arrotolamenti tra le 2 corde e che nei casi fortunati causano un recupero faticoso.
Consiglio di utilizzare come discensore il robot che tiene le corde parallele e fa scorrere le torsioni in avanti invece dell'otto.
Un'altra causa è l'incastramento del nodo di giunzione delle corde in qualche fessura della roccia.
Consiglio di utilizzare il nodo semplice con i capi sciolti di 25 cm. invece del nodo a contrasto che è più bello ma più grande e con un bordo più netto che facilita l'incastramento.
Se nel recupero della corda si sente una frizione troppo grande è inutile continuare a tirare , ma cercare di rimuovere le cause dividendo le corde e facendola saltare con ampi movimenti a onda.
Nel malaugurato caso ,dopo aver fatto quanto detto prima, la corda non si riesce a tirarla da soli si prova in due , poi si prova a carrucola dalla sosta , poi si fanno 2 asole e ci si sale di peso.
Se questi tentativi sono vani occorre valutare dove è il capo più corto e studiare una strategia.
Se la parete soprastante è arrampicabile , legarsi con il capo presente e arrampicare fino ad arrivare all'intoppo facendosi fare sicura dal compagno (mettendo dei chiodi se necessario).
Se la parete non è arrampicabile ci sono due scelte:
1) Con sacrificio economico tagliare la corda con un sasso o col martello, ammesso che lo spezzone di corda utilizzabile sia almeno di 30 metri, e proseguire nelle doppie che sono da attrezzare non corrispondendo più le calate alla corda in uso.
2) Risalire con 2 Pruzig e 2 fettucce sulla corda incastrata (non certamente sicura, ma teorizzando che se non si è mossa col peso di 2 persone sia diventata come una corda fissa) fino a giungere all'intoppo.
Ovviamente farsi fare sicurezza dal compagno, in quanto in caso di improvviso distacco della corda si farà un volo lungo , ma non si arriva sul ghiaone.
Personalmente mi è capitato 3 volte (dalla Andrich Torre Trieste, dal Sasso delle Undici e dal Pilastro Rosso) e altre volte in situazione meno grave).