RELAZIONE  Via  MINUZZO-MAURO

Parete sud-sud ovest

Primi salitori:  Enrico Mauro e Mirko Minuzzo, 4 - 16-6-1968 

Difficoltà:  3°, 4°, 5°, 6°, A1, A2, A3  Coefficiente Difficoltà: 5323   Coefficiente Globale: 6267

(30*0,2) +(30*0,5) +(25*5) +(20*0,5) +(90*18) +(30*19) +(15*18) +(5*16) +(45*0,5)+(5*8) +(55*18) +(25*19) +(25*18) +(25*19) +(15*8)+(15*3) +(15*0,5)+(15*0,2) +(50*0) = 5323  545m.

Dislivello:  400 m.

Sviluppo:  490 m.

Rischio: R4

Tempi:  ore 12

Materiale:  Chiodi usati dai primi salitori: 200 CE (rimasti in parete) e 100 C (in parte levati).

Parte finale: 50 m; passaggi di 1°.

Relazione dei primi salitori.

Dal rifugio Vazzolèr portarsi sotto la parete sud della Torre Venezia, deviare a destra e, salendo su pendio detritico, raggiungere la base della parete.

Attaccare all'estremità destra di un avancorpo, in parte staccato dalla base della parete sud - sud ovest della Torre (ore 0,35).

1)  30 m (2°).  Salire traversando verso sinistra.

2)  30 m (3°).  Salire prima in obliquo verso destra e poi verso sinistra.

3)  25 m (4°+; 1 C, 1 cuneo).  Salire prima leggermente verso destra e poi a sinistra, per un grigio camino svasato, fino a un terrazzino.

4)  20 m (5°; 3 C, levati).  Proseguire in verticale su roccia grigio - nera.

5)  25 m (6°; 15 C, levati).  Salire per un diedro aperto, fino a una cengia gialla.

6)  17 m (3°).  Dall'estremità destra della cengia salire in obliquo a destra, per un camino viscido, fino ad un comodo terrazzino.

7)  28 m (A1; chiodi a pressione).  Salire in verticale su roccia salda. PF su staffe.

8)  28 m (A1; chiodi a pressione).  Proseguire verticalmente su roccia salda. PF su staffe.

9)  28 m (A3; chiodi a pressione).  Salire verso sinistra su parete strapiombante.

Arrampicata estremamente delicata a causa della conformazione della roccia a cubetti, che non permette una buona introduzione dei chiodi a pressione. PF su staffe.

10)  28 m (A2; chiodi a pressione).  Salire prima verso sinistra e poi verticalmente, su roccia friabile. PF su staffe.

11)  15 m (A1; chiodi a pressione).  Traversare in salita verso destra fino ad un piccolo terrazzino. PF scomodo; assicurazione su staffe.

12)  5 m (6°; 4 C levati).  Salire lungo una fessura strapiombante, obliqua verso destra.

13-14)  50 m (3°, un passaggio di 5°; 3 C levati).

Proseguire prima in obliquo verso destra e poi verso sinistra (passo di 5°) fino a raggiungere la comoda cengia dove passa la via Ratti -Panzeri.

15-16-17)  55 m (A1; chiodi a pressione).

Dall'estremità destra della cengia salire su roccia salda. PF su staffe.

18)  25 m (A1, A2; chiodi a pressione; roccia salda).

Proseguire in direzione dell'estremità destra di un tetto.

Lunghezza di corda molto bella per la sua esposizione. PF su staffe.

19)  25 m (A2, A3; chiodi a pressione; roccia salda).

Salire fino sotto un piccolo tetto nero. PF sotto il tetto; assicurazione con buoni chiodi a pressione.

20)  28 m (5°, 4°).  Traversare a destra e entrare in un canale da salire a destra del canale.

21)  28 m (3°, 2°).  Proseguire in obliquo a sinistra e raggiungere la grande cengia detritica sotto la cima.

Seguendo l'ultimo tratto della via Normale (passi di 1°) raggiungere la vetta.