Via Tempi Modernissimi SASSO delle UNDICI (Marmolada)
Sasso delle Undici - Via Tempi modernissimi
Primi salitori: Heinz Mariacher & Luisa Iovane, 1986
Difficoltà: 7c+ (Obbligatorio 7a+ ) Coefficiente Difficoltà: 6585 Coefficiente Globale: 7902
(35*22) +(30*21) +(45*21) +(40*21) +(40*21) +(45*21) +(50*19) +(35*19) = 6585 320m.
Versante: Est
Dislivello: 300 m.
Sviluppo: 320 m.
Rischio: R4
Materiale: 10-12 rinvii, 1 set di friends fino al 3, 1 set di tricam, 1 set di nuts, corde da 50-60 metri, utile uno sky-hook standard.
Tempi Modernissimi al Sasso delle Undici è
stata come per Tempi Moderni alla Sud della Marmolada, una via che ha fatto
capire quali erano le nuove sfide e le nuove possibilità di salire pareti all'
apparenza impossibili.
Tempi Modernissimi è stata aperta da Luisa Iovane ed Heinz Mariacher alla fine
degli anni 80, aperta dal basso con uso di spit, ha difficoltà di 7c+ e percorre
dei lisci bombè e delle placche a buchi.
ACCESSO GENERALE
Il Sasso delle Undici si raggiunge dal Passo Fedaia.
Malga Ciapela si raggiunge dall'Agordino, passando per Alleghe e Caprile, oppure dalla Val di Fassa valicando il Passo Fedaia.
ACCESSO
Il Sasso delle Undici è facilmente individuabile sul versante nord della Marmolada.
Lasciata l'auto al passo Fedaia, incamminarsi lungo la pista di sci.
Il Sasso delle Undici, è ben visibile in alto a destra.
Lasciata la pista di sci quando si è più o meno all'altezza della parete, proseguire per pietraie e placche di calcare fino alla base della parete.
Il breve zoccolo per arrivare all'attacco lo si supera da sinistra per una serie di piccole cenge coperte da detriti.
L'attacco è evidente e si trova in una sorta di via molto aperta con due piccole grotte ai lati.
Attenzione la via qui descritta parte verticalmente (vecchi spit Cassin), non confondersi con altri itinerari che la intersecano.
DISCESA
In doppia sulla via.
COMMENTI
L'obbligatorio si aggira intorno al 7a-7a+ mai pericoloso.
La roccia non è cosi buona come sembrerebbe guardando dal basso.
Ogni tanto qualche piccolo appoggio si sbriciola sotto i piedi.
Via di grande soddisfazione che necessita esperienza e buona tecnica.
Gli spit sono dove servono, il primo tiro è bello, chiodato circa ogni 5 metri, con qualche passaggio boulder
all'inizio e poi un pò di continuità per arrivare in sosta.
Secondo tiro su tacche piccole con un boulder in uscita.
Il capolavoro resta il 4° tiro di 7b protetto anche a chiodi normali.
Gli ultimi tiri hanno alcuni tratti di roccia non buona, ma sono facili (utili alcuni friends).
FONTE: www.planetmountain.com