CIMA SCOTONI 2874 mt.
Parete Sud-Ovest, via “Ivano Dibona”
Primi salitori: Bruno Menardi, Diego Valleferro e Franz Dallago, 10-13 marzo 1969
Prima salita in libera: Klaus Obrist e Martin Peter, 17 agosto 1993
Difficoltà: VI, alcuni passaggi di VI+ con tratti di A1 e A2 (o VIII e VIII+)
Coefficiente Difficoltà: 5990 Coefficiente Globale: 7188
(10*3)+(10*5) +(10+8)+(10*10)+(15*0,5) +(10*10)+(10*8) +(15*3)+(10*5) +(10*19)+(10*16)+(10*18)+(20*10) +(10*8)+(10*10)+(5*18) +(10*18)+(10*18)+(5*8) +(50*3) +(50*0,5) +(20*10)+(20*8)+(10*5) +(20*18)+(10*5)+(10*16)+(10*10) +(20*18)+(25*16) +(25*18)+(10*10)+(10*16) +(25*18)+(10*10)+(10*8) +(15*8)+(10*0,5) +(20*3)+(10*5)+(10*10) +(20*3)+(20*5) +(10*3)+(30*5)+(10*8) = 5990 690m.
Dislivello: 600 m.
Sviluppo: 690 m. 18 lunghezze
Rischio: R4
Tempi: salita 7-9 ore
La parete è divisa in tre fasce distinte da due cenge orizzontali, delle quali la seconda viene utilizzata da numerose cordate per interrompere la scalata, uscendo verso sinistra sul facile versante opposto.
La via "Ivano Dibona" si sviluppa lungo il settore sinistro della parete, nella parte iniziale la direttiva è segnata da un caratteristico pilastro staccato a cui segue una placconata incisa da una discontinua serie di fessure, supera nella parte mediana una fascia di rocce molto strapiombanti e segue oltre la seconda cengia una fessura arcuata a sinistra che conduce alla cresta sommitale.
Si tratta di una scalata interessante, per lo più in arrampicata libera con difficoltà classiche, con grande esposizione sugli strapiombi gialli.
Ripetuta solo saltuariamente, presenta una valida alternativa alla classica “via degli Scoiattoli”, anche se l'impegno complessivo è decisamente più elevato.
La roccia è molto compatta, di buona qualità tranne nella 12° lunghezza e oltre la seconda cengia, dove non è ancora sufficientemente ripulita.
AVVICINAMENTO
Dalla Capanna Alpina 1726 m, che si raggiunge lungo una strada asfaltata di 2 km, che parte alcuni chilometri dopo l'Albergo Armentarola dalla strada che da San Cassiano in Val Badia sale al Passo di Valparola con ampio parcheggio.
ACCESSO
Dalla Capanna Alpina seguire la comoda strada sterrata (segn. 20) che sale al Rifugio Scotoni 2040 m (privato, tel. 0471/847330), quindi proseguire lungo il sentiero (segn. 20) fino a raggiungere il laghetto di Lagazuoi, sotto la parete Sud-Ovest della Cima Scotoni.
Proseguire a monte del lago, lungo una traccia di sentiero che verso sinistra costeggia la base della parete.
L'attacco della via è nel settore sinistro della parete, sulla verticale di una marcata fessura-camino formata da un caratteristico pilastro staccato (ore 1.45).
Materiale
Nel corso della prima salita sono stati impiegati complessivamente 255 chiodi e 33 chiodi a pressione e 1 cuneo di legno, gran parte dei quali sono rimasti in parete.
La via è chiodata in modo abbondante nei tiri più impegnativi, gran parte delle soste sono attrezzate.
Sono tuttavia necessari una serie di stopper e friend delle misure medie per i tiri più facili e meno chiodati, oltre a un assortimento di chiodi nel caso si voglia sostituirne qualcuno vecchio, comoda una staffa.
DISCESA
Usciti dalla parete salire per facili rocce fino sulla cresta sommitale della Cima Scotoni (I e II).
La discesa si effettua sul versante Nord, per sfasciumi e brevi pareti rocciose, tenendosi verso destra per evitare un risalto verticale, fino a raggiungere i ghiaioni basali.
Piegare poi a sinistra (Ovest) per la Forcella del Lago 2486 m. (tra la Cima Scotoni e la Torre del Lago).
Percorrere il sentiero (segn. 20b) che scende il canale detritico a Sud, piegando in basso verso sinistra e ripassando sotto l'attacco alla base della parete.
(ore 1.15)
Seguendo a ritroso il sentiero d'accesso scendere al Rifugio Scotoni e ritornare alla Capanna Alpina
(ore 1; totale ore 2.15).