CORNO  di  MEDALE

Grande parete verticale alta circa 400 metri che si eleva proprio sopra Rancio, Malavedo e Laorca, i rioni a Nord Est di Lecco.

Le vie esistenti salgono con magnifica arrampicata per placche a gocce e lamette, diedri compatti o strapiombi appigliati; non mancano tratti di roccia instabile ed erbosa dove è necessaria attenzione.

Il settore centrale si presenta più rotto e pericoloso per la presenza di pilastri e lame instabili; possono verificarsi delle scariche: attenzione se capita di attraversare alla base.

La bassa quota favorisce il rigoglio della vegetazione già da marzo-aprile, e la conformazione concava della parete, unita alla sua esposizione, crea un microclima particolare.

Vanno quindi evitati i mesi estivi, preferendo l'inverno (se si è sufficientemente veloci sulle vie più lunghe) e l'autunno. Attenzione in primavera alla fioritura ustionante di un'arbusto dai fiori gialli.

Famosa in ambito non solo lombardo, il Medale è percorsa da molte salite di elevato impegno, a dispetto della vicinanza del centro abitato, che richiedono una buona esperienza alpinistica.

La frequentazione è sempre stata elevatissima, tanto che gli itinerari classici presentano dei passaggi lucidi dai continui passaggi; solo negli ultimi anni si nota un calo delle presenze.

Infatti, nonostante alcune vie siano state richìodate, altre presentano un'attrezzatura ormai vecchia, che diventa un po' pericolosa anche su alcuni itinerari moderni con spit da 8 mm.

NOTA: per la complessità della parete, le discese in doppia sono da evitare su tutte le vie.

Portare sempre il casco.

ACCESSO

PILASTRO DI SINISTRA

Da Lecco salire verso la Valsassina.

Al rione Malavedo superare una curva a sinistra sul torrente Gerenzone (Bar Sole) e al successivo tornante verso destra si prende a sinistra per Via Quarto: al termine piccolo parcheggio con vista sul cimitero.

Proseguire per la vietta tra le abitazioni, che poi diventa una scalinata (n° 52) e porta su una strada asfaltata.

Ora verso sinistra e poi a destra su sterrata: seguire quindi una ripida scalinata (n°52) ed un sentiero a ciotoli sbucando su una sterrata di servizio alle reti paramassi.

Qui a sinistra al bivio lasciare il n° 52 per salire a destra su una ripida sterrata che diventa sentiero, fino a una radura dove si sale a sinistra per una traccia nel bosco fino al ghiaione sotto l'Antimedale.

Il sentiero volge infine nettamente a destra in orizzontale raggiungendo l'inizio della Ferrata "Alpini del Medale" che si segue (tratti molto ripidi e faticosi) fino ad una zona terrazzata.

Qui si abbandonano i cavi per traversare 50 m a destra su traccia ad un pulpito molto esposto con albero e cordoni, dove iniziano le vie.

Ore 1.15.

SETTORE DI DESTRA

Dal rione Malavedo proseguire verso la Valsassina attraversando Laorca.

Oltrepassate le abitazioni si prende l'uscita a sinistra prima del grande tornante, seguendo una strada in salita che poi svolta a sinistra e scende a un'ampio parcheggio, in fondo al quale ci sì inoltra per la vietta che scende alla piazzetta della Chiesa di Laorca.

Da qui a destra per una stradina in cemento che costeggia il caratteristico cimitero di Laorca e porta sotto l'ex Rifugio Medale.

Qui si sale a sinistra su gradini fino ad un prato e si prosegue poi per un breve tratto nel bosco sbucando sulla solita sterrata.

Seguirla in salita verso destra, ignorando i 2 bivi successivi, giungendo ad uno spiazzo con panchine.

Alcuni scalini portano a un'altra sterrata sotto due massicciate in cemento, che si segue a sinistra fino ad un bivio (da destra arriva il sentiero di discesa).

Ora a sinistra lungo un sentiero ghiaioso (bolli a vernice), poi prendere una delle diramazioni più marcate che portano sotto la parete.

Costeggiare la parete verso sinistra con saliscendi fino ad un salto roccioso a gradoni con albero in partenza: lo zoccolo della via TAVEGGIA.

Per altre vie, invece di prendere il canalino si continua a sinistra, per poi salire decisamente verso la parete fino ad una piazzuola da cui partono dei gradoni a sinistra che portano (20 m, II°) allo spiazzo alla base della VIA CASSIN.

Dalla piazzuola si traversa brevemente a destra su traccia scoscesa ad una vecchia croce metallica in cima ad uno sperone.

Ore 0.30-0.40.

E' difficile dare indicazioni precise nel dedalo di tracce alla base della parete: tenere come riferimento il grande tetto triangolare della TAVEGGIA, la freccia rossa sopra l'inizio dell'ANNIVERSARIO, o la placca compatta triangolare dì ANIME VERTICALI.

ATTENZIONE:

Le discese da questo settore, che avvengono sul versante Nord della Medale, possono essere pericolose in inverno per la presenza di neve e ghiaccio.

Accesso - A

ANTIMEDALE e MEDALE, itinerari n°1-8 Da Lecco salire verso la Valsassina.

Al rione Malavedo, ad un tornante a dx, si prende a sx per Via Quarto; al termine piccolo parcheggio.

Si segue ora il sentiero n°52 per il San Martino-Val Verde-Resinelli: passare tra le abitazioni e, dopo una scalinata, si sbuca su una strada asfaltata.

Ora a sinistra e poi a destra su sterrata; salire quindi un ripido sentiero fino alla sterrata di servizio alle reti paramassi che si segue verso sinistra.

Al bivio lasciare il n°52 e prendere la sterrata a destra (indicazioni: Ferrata Alpini della Medale, n°58), al cui termine si sale lungo una ripida traccia nel bosco, che poi obliqua a destra.

Per l'ANTIMEDALE si risale un'evidente traccia ghiaiosa, ore 0,40.

Per il MEDALE si continua a destra fino alla Ferrata.

Seguire i cavi; dopo poche decine di metri traversare a destra su gradoni fino alla Via Miryam allo SPALLONE IRENE, altrimenti seguire l'impegnativa ferrata fino al termine del tratto più ripido.

Ora si attraversa a destra su una buona traccia, portandosi brevemente alla via n° 1.

Proseguendo sulla traccia principale si scende ad un pulpito esposto con sosta di partenza, dove inizia la n°3 e 5; per le vie n°7 e 8 si effettua una doppia fino alle rispettive partenze.

Ore 1.30.

Discesa

ANTIMEDALE:

Si segue verso sinistra (faccia a monte) un sentiero in parte attrezzato che porta al canalone ghiaioso sotto la parete.

Il percorso è impegnativo, e l'ultimo tratto prima del canalone si svolge su terreno particolarmente esposto.

Dall'ultima sosta della n°5 traversare a sinistra (procedere assicurati) fino alla partenza della catena.

Dall'ultima sosta della n°8 traversare a destra (procedere assicurati) fino alla Ferrata.

Dall'ultima sosta della n°9 risalire un pendio ghiaioso (attenzione) fino alla traccia proveniente dalla Ferrata.

Per le vie n°3/4 è anche possibile scendere con 3 calate da 30m, la prima posta circa 4m sotto la S6 DINOIA.

MEDALE:

Si scende lungo la Via Ferrata (impegnativo!).

Acceso - B

MEDALE itinerari n°9-29

Dal rione Malavedo proseguire verso la Valsassina e, oltrepassate le abitazioni di Laorca, si devia a sinistra prima del tornante lungo una strada in salita, che poi scende ad un ampio parcheggio.

Scendere per un viottolo alla piazzetta della chiesa di Laorca, da cui si segue a destra una strada in cemento fino ad un sentiero a sinistra che sale ad un prato e, dopo un breve tratto nel bosco, sbuca sulla solita sterrata.

Seguirla verso destra giungendo ad uno spiazzo con panchine.

Alcuni scalini portano ad un'altra sterrata sotto due massicciate in cemento; da qui a sinistra proseguendo per un sentiero ghiaioso.

La prima diramazione a monte porta alla BASTIONATA (vie n°24-29), da cui si traversa a sinistra contro le rocce fino allo zoccolo della Taveggia (vie n° 19-23).

Per le vie n° 15/ 18, n° 13/14 ed infine n°9 si segue la traccia principale prendendo le altre diramazioni.

Ore 0,40.

Discesa:

Vie n°23-29 in doppia.

Vie n° 19/22: sentiero in parte attrezzato.

Via n° 15 in doppia.

Vie n° 16/18: salire per esile traccia tra la vegetazione (attenzione a non stare troppo vicino al bordo della parete) fino al sentiero proveniente dall'uscita della n°13 che si segue a destra (alcuni cavi).

Via n°14 in doppia (oppure vedi n°17).

Per la n°9 si sale brevemente in vetta per poi seguire il sentiero sul versante Nord.

Attenzione:

Tutte queste discese si svolgono su terreno scosceso e scivoloso; in inverno spesso si incontra neve e ghiaccio.