ANTIMEDALE

Ampia parete calcarea alta circa 200 m, posta a sinistra del Medale, teatro delle prime esplorazioni delle strutture "minori" del lecchese negli anni 70 di Ivan Guerini, Daniele Chiappa e Raffaele (Lele) Dinoia.

Dal 1984 al 1987, sulle placche compatte del settore sinistro, Beppe Dallona, Lele Dinoia, Marco Ballerini ed altri attrezzano  molti tiri sportivi, oggi sono disertati per la dislocazione non comoda, per la pericolosità delle scariche dal sentiero soprastante.

La chiodatura piuttosto lunga su elevate difficoltà che al tipo di arrampicata che impone movimenti oggi dimenticati, su placche verticali o leggermente appoggiate di difficilissima lettura in aderenza estrema o di movimento su microgocce.

Quasi tutti gli itinerari (solo i primi tiri) sono stati riattrezzati a fix 10mm o resinati nel 1997 da alcuni membri dell'associazione "Versante Sud" di Milano, altrimenti si incontrano vecchi spit 8 mm.

Periodo ideale l'inverno e l'autunno; dall'inizio primavera la vegetazione diventa fastidiosa.

La roccia asciuga molto in fretta

ACCESSO

Vedere l'accesso al MEDALE PILASTRO DI SINISTRA.

Quando si esce dal bosco sul ghiaione sotto l'Antimedale, invece di proseguire in piano a destra verso la Ferrata, si prende una delle tracce che salgono alla parete.

La classica VIA DEGLI ISTRUTTORI inizia su una placca liscia adagiata, nel punto più basso della struttura: per le altre si risale con fatica il ghiaione.

Ore 0.30-0.40.