ACCESSO a PRADELLO
Nei primi anni '80 Ivan Guerini esplora la zona del Lago salendo numerose vie sui torrioni e pareti sparse nei pendii boscosi della zona di Pradello.
Con l'arrivo di Alessandro Ronchi nel 1988 la zona viene interpretata in ottica sportiva e successivamente lo stesso Ronchi, con Flavio De Stefani, riattrezza le vie in modo omogeneo a resinati.
Pradello diventa una delle falesie pił frequentate del lecchese, per la grande varietą di itinerari su ottima roccia (spesso unta) a tacche e gocce che offrono un'arrampicata in genere tecnica, qualche volta violenta per le dita.
Nel Settore Grottone predominano invece tiri atletici su canne in strapiombo.
Con 15/20 rinvii si possono concatenare le vie di 2 tiri.
Periodo ideale le mezze stagioni: sole dalla tarda mattinata fino al tramonto; freddo in inverno.
ACCESSO
Da Lecco per il lungolago verso Colico-Sondrio.
Dopo 2 km, prima di immettersi nella S.S. 36, uscire a destra sotto la ferrovia e seguire la strada verso sinistra parcheggiando sotto un viadotto.
Poco oltre si raggiunge il Ristoro Pradello: sulla sinistra imboccare il Sentiero dei Tecett (n. 54) che in 15 minuti sale all'altezza del Settore Grottone (indicazioni), che si raggiunge per breve traccia.
Da qui a sinistra in breve al Capitombolo: per gli altri settori costeggiare le rocce a destra lungo il sentiero, scendendo infine alla Placca del Domenico.