Torre Delago
La torre è audace per ogni suo lato e offre una bella esposizione.
Spigolo Sud-Ovest
Primi salitori:
Tita Piaz, Francesco Jori e Irma Glaser, 1911Difficoltà:
tra III e IV grado Coefficiente Difficoltà: 580 Coefficiente Globale: 667(160*3) +(40*2) +(40*0,5) = 580 240m.
Rischio: R3
Sviluppo: 240 m.
ACCESSO
Dal Rifugio Re Alberto, per tracce evidenti, andare sotto la base orientale della piccola Torre Piaz.
Oltrepassata la Torre, salire il caminetto divisorio fra la stessa e la Torre Delago.
In breve, per una cengia rocciosa, si avvicina lo spigolo (sosta, clessidra e un chiodo).
Qui è l'attacco.
SALITA
Arrampicare la parete a destra dello spigolo, con difficoltà dal III al IV puntando ad un tratto verticale di roccia bianca e solida (sosta presso un buon terrazzino lungo il filo dello spigolo).
La diritta lama soprastante si scala prima, con forte esposizione, sulla sinistra, quindi a cavalcioni fino a rocce più facili e a un nuovo punto di sosta (IV, poi III).
Proseguire per lo spigolo ora più arrotondato, un pò sul lato destro, assecondando delle fessure e piccoli appigli per altre due corte lunghezze di corda, per finire sulla cresta sommitale dopo qualche risalto.
Discesa
Dalla vetta, spostandosi nella direzione della Torre Stabeler di circa 5 metri, guadagnare il primo ancoraggio cementato per la discesa in corda doppia.
Due calate di 20 metri conducono alla sottostante forcella con la Stabeler e, come negli altri itinerari, proseguire con le discese predisposte fino al gradone in faccia al Rifugio Re Alberto.
Per la via dei camini (PREUSS)
Primi salitori:
Paul Preuss con la sorella Mina e Paul RellyDifficoltà: IV-IV+ Coefficiente Difficoltà: 600 Coefficiente Globale: 690
(80*3) +(40*5) +(40*3) +(80*0,5) = 600 240m.
Sviluppo: 240m.
Rischio: R3
La via segue una serie di camini che collegano il basamento meridionale delle torri alla parte superiore della via originale di Hermann Delago, creando così una direttrice perfettamente verticale.
Dal Rifugio Re Alberto, come nell'avvicinamento all'itinerario precedente, portarsi sotto la parete Sud della torre.
Anziché puntare al vicino canale con la Stabeler, dove si svolgono le calate in corda doppia della discesa di entrambe le torri e pure attacca il tracciato, oggi abbandonato in questo primo tratto, di Delago, si affrontano fin dal principio i camini evidenti che solcano per tutta l'altezza la parete Sud.
Vincere uno strapiombo, seguito da una fessura e da rocce più facili (IV°+, poi III°+).
Proseguire diritto per altre 2 lunghezze di corda, fino ad una cengia anche in collegamento, sulla destra, con il canale divisorio tra Delago e Stabeler (IV e IV+ continuo).
Salire fino a 2 vicine fessure parallele, seguire quella di destra, poi scalare un altro camino (IV+) o una placca esposta più a sinistra (IV), al termine dei quali si sosta con un chiodo cementato.
Poggiare a sinistra, ancora per una fessura, per rocce rotte e per la cresta terminale allo spiqoIo Sud-Ovest.