Spigolo Nord-Ovest  al  PELMETTO  Via  CASARA-Visentin

PELMETTO 2990 – 2981 m.
 
Il Pelmetto completa a Ovest con una poderosa massa rocciosa a forma di piramide tronca la mole del Pelmo.
La più bella via del Pelmetto è lo Spigolo Nord-Ovest
 
Primi salitori:  Severino Casara e Walter Visentin 13-14 luglio 1936
Difficoltà:  
Tempi:  circa 8 – 10 ore dall’attacco
 
ATTACCO
 
Dalla Forcella Staulanza 1766 m. prendere l’itinerario che porta fino al piccolo ripiano, 1875 mt., dove il sentiero di Val d’Arcia 
piega a sinistra (Est).
Di qui salire verso Est un tratto, per tracce nel fondo di un valloncello, fra baranci e, poi per ghiaie miste ad erba verso la base 
del canalone sotto La Busa (ghiaione pensile del versante Ovest).
Un po’ prima di raggiungere le rocce piegare a sinistra (Nord); traversare verso la base dello Spigolo Nord-Ovest.
 
Attaccare 60-70 m. prima dello spigolo, in corrispondenza di un profondo canale, 2150 m..
 
Ore 1,30 dalla Forcella Staulanza.  
 
SALITA
 
Salire per il canale, superando 2 corti salti, fino alla base di un camino leggermente a sinistra, caratterizzato in alto da un foro 
d’uscita (qui si può arrivare anche salendo facilmente un tratto a sinistra del profondo canale e traversando poi a destra per cenge).
 
Salire il camino, uscendo dal foro, fino ad un terrazzino (III°+).
Superare un corto salto e proseguire verso sinistra per cengia e rocce ghiaiose fino alla base di una fessura friabile, rossiccia, 
poco a destra dello spigolo.
Salire per la fessura, poi per la parete grigia a sinistra (IV°-) fino a una forcella.
Poco a sinistra dello spigolo, entrare in un camino e risalirlo fino ad una terrazza.
Proseguire verso sinistra per una spaccatura con all’inizio un masso incastrato (IV°).
Traversare un pò a sinistra per cengia, poi diritti per facili rocce e camini fino ad un’ampia terrazza ghiaiosa inclinata.
Attaccare la fascia di rocce strapiombanti 30 m. circa a destra dello spigolo, salendo nel punto più facile, prima leggermente obliqui 
a destra e poi per cengia ghiaiosa a sinistra.
Senza via obbligata, salire in direzione di un ampio vano formato da una parete di fondo grigia e liscia delimitata da due grandi pilastri staccati.
Salire tra la parete ed il pilastro a destra fino ad una forcella oltre la quale scendere una decina di metri e poi girare a sinistra, 
salire poi per facili rocce e ghiaie al filo dello spigolo, in vista della parete Nord del Pelmo.
 
Traversare per una stretta cengia in versante Nord e salire per il secondo camino che si incontra, con masso incastrato all’uscita (IV°).
Proseguire facilmente per il filo dello spigolo fin sotto un gendarme a due corna e poi, superato un breve passo friabile, traversare 
a sinistra per cengia fino a una piccola forcella.
Dalla forcella attraversare in orizzontale sul Versante Nord un canalone e, giunti sulla sponda opposta, salire per placca e detriti ad 
una forcella di cresta in vista della grande conca ghiaiosa “La Busa”, del versante Ovest.
Per ghiaie portarsi alla base del grande diedro, a destra del rosso torrione dello spigolo.
Salire nel fondo del diedro, superando un breve strapiombo friabile, fino ad una scomoda nicchia.
Di qui, lasciando a sinistra un vecchio chiodo dei primi salitori, superare un piccolo strapiombo, proseguire nella fessura di fondo e 
entrare in una grotta.
Dall’interno di questa, uscire con il corpo orizzontalmente, per uno stretto foro e salire direttamente verso il grande tetto sovrastante.
Alla sua base traversare in orizzontale fino alla spaccatura che lo delimita a sinistra (Nord) e di qui salire direttamente per fessura fino 
all’intaglio a monte della sommità del torrione (dal ghiaione 100 m. circa; V°-; il tratto più impegnativo della salita).
Dall’ intaglio attraversare in orizzontale su cengia in versante Nord per 15 m. circa.
Salire una parete (III°), un tratto (10 m. circa) di un canale ghiaioso e poi, verso sinistra, una successione di salti intervallati da 
cengette fino ad una fessura rossa che riporta ad un ballatoio dello spigolo, nuovamente in vista del versante Ovest.
Per ghiaie portarsi sotto una frastagliata parete rossastra da superare per un caminetto fino ad arrivare ad una cengia.
Continuare per lo spigolo, prima facilmente poi per un piccolo diedro liscio (IV°), fino a una cengia.
Per questa per 15 m. circa a sinistra, traversare alla base di un camino nascosto e strapiombante e scalarlo (passo di V°).
Dalla cengia sovrastante superare a destra una prima fascia rocciosa per una fessura e una seconda direttamente fino 
all’ultima cengia che riporta sullo spigolo.
Superare l’ultimo risalto dello spigolo (III°) e per una facile cresta alla cima.