Via GADENZ alla Cima del CORO 2670 m. Parete Sud
CIMA DEL CORO - m 2670 - Parete Sud (Via Gadenz-Scalet)
È una via della Val Canali abbastanza frequentata, anche se l’attacco non è molto comodo, la discesa è laboriosa, ma non difficile.
La qualità della roccia è veramente ottima, ricca di appigli e clessidre anche in parete aperta.
La parete Sud della Cima del Coro, al centro presenta un settore di placche nere, cosparse da strapiombi gialli.
A destra presenta un grande diedro (lungo il quale si sviluppa la via Wiessner più impegnativa) e a sinistra una fascia di strapiombi gialli che
terminano sulla grande cengia, circa 80 m. sotto la cima, caratterizzata da un buco che permette di passare sul versante opposto.
Primi salitori: M. Gadenz, L. Gadenz , Q. Scalet, il 26 aprile 1953
Difficoltà: TD-, 5°
Coefficiente Difficoltà: 1091 Coefficiente Globale: 1254
(70*0,2) +(70*0,5) +(35*3)+(5*8) +(40*0,5) +(30*0,5) +(35*5) +(35*5)+(10*0,2) +(45*5) +(35*3) +(60*3) = 1091 470m.
Dislivello: 400 m
Sviluppo: 460 m
Rischio: R3
Materiale: cordini, dadi (quasi tutte le soste attrezzate); qualche chiodo, pochi i chiodi di passaggio, ma facilmente proteggibile.
Tempi: avvicinamento ore 2, salita ore 4, discesa ore 1
ACCESSO
Dal Rifugio Treviso verso il Passo Canali (segn. 707) fino al bivio dove si stacca a destra tabelle) il sentiero per la Ferrata Fiamme Gialle ed il Bivacco Reali.
(ore 1,15 dal rifugio)
Proseguire verso Passo Canali ancora per 5 minuti, passare oltre lo scolo che scende dalla conca sotto la parete del Coro.
Qui salire a destra in diagonale su prato e, dopo un saltino di roccette, su erba e detriti entrare nel catino detritico sotto la parete Sud della Cima del Coro.
Seguire il greto dello scolo del catino e risalirlo fino quasi al fondo, poco prima del diedro che caratterizza la parete centrale della Cima del Coro (diedro Wiessner).
Circa 50 m. prima del diedro, si stacca sulla sinistra una cengia-rampa inclinata che porta verso il settore sinistro della parete (Attacco).
(1,30 – 2 ore dal rifugio Treviso)
SALITA
1) Dalle ghiaie del catino, seguire verso sinistra la cengia ascendente che permette di alzarsi facilmente verso il settore sinistro della parete.
Dopo il primo tratto la cengia si allarga a grande rampa detritica da risalire fin sotto una parete nera, che segna l’inizio degli strapiombi.
Lungo la cengia-rampa salire una trentina di metri per rocce facili, fino alla sosta d’attacco della via proprio sotto la parete nera (2C con cordino).
140 m; 2°, pass. 3°; 1CL, 2CF.
2) Dall’attacco traversare quasi in orizzontale verso destra su una placca verticale fino a una zona più articolata (5 m, 5°, 1C).
Salire poi in diagonale a destra fino a raggiungere la base di una fessura gialla,(25 m, 4°).
Salire la fessura (10 m, 4°+), fino ad un terrazzino, con sosta su spuntoni.
40 m; 4°, pass. 5°; 1C.
3) Andare a destra per raggiungere una facile rampa, da risalire in diagonale a destra.
La rampa poi si trasforma in un canale detritico che porta ad una piccola spalla con ometto (40 m, 3°, un pass. 4°).
Dalla spalla detritica andare ancora in diagonale a destra per roccette fino sotto ad un pulpito giallo e una parete nera. (30 m, 3°). Sosta su una CL. 70 m; 3°, pass. 4°; 1CL.
4) Salire diritto su una parete a buchi (35 m, 4°+), sosta su CL. 35 m; 4°+, 1CL.
5) Continuare senza via obbligata lungo la parete fino quasi sotto i grandi strapiombi, raggiungere 2 CL con fettuccia (35 m, 4°+), dalle quali traversare
a destra su terrazzino fino ad una sosta con CL (10 m, 2°). 45 m; 4°+, poi 2°; 2CL.
6) Dalla sosta non seguire una rampa verso sinistra che va alla base degli strapiombi gialli, ma salire diritto la parete fino a raggiungere una nicchia gialla dove
si sosta (3C nella nicchia). 45 m; 4°+; 3C.
7) Uscire a destra dalla nicchia (5 m, 5°), per poi continuare su placca in leggera diagonale a destra, con difficoltà decrescenti, fino ad una grossa clessidra. 25 m; 5°, 4°+, 4°; 1CL.
8) Proseguire sempre in diagonale a destra, raggiungere la base di un diedro (35 m, 4°).
Salirlo fino a raggiungere la grande cengia sommitale, sotto gli strapiombi gialli della vetta (25 m, 4°). 60 m; 4°.
Seguire a destra la traccia di sentiero lungo la cengia fino all’uscita del grande diedro Wiessner, dove si apre il grande buco che permette di passare sul versante opposto della montagna.
Dall’altra parte si incontra la traccia di sentiero, con i bolli rossi, della via normale.
A sinistra, in 10 minuti, si raggiunge la cima.
DISCESA
Dal foro, seguire a destra la traccia e i bolli che portano in discesa facile, fino alla prima doppia (chiodi e clessidre con cordoni e anello).
1° CD) 25 m fin poco sopra una forcella, che si raggiunge, seguendo i bolli, con un traverso a destra (viso a valle, 2°).
Dalla forcella scendere verso destra (versante Val Canali) lungo un profondo camino.
2° e 3° CD) Nel camino su anelli (20 + 25 m) raggiungere il suo fondo che diventa canale detritico.
Scendere un pò nel canale, poi uscire a sinistra lungo un sistema di ripide cenge di roccia (bolli rossi), che con facili passaggi su roccette (passi di 2°) portano ai cavi della
Ferrata Fiamme Gialle.
(1 ora dalla cima)
Seguire in discesa la Ferrata fin dove finisce, poi un sentiero ripido riporta fino in Val Canali, dove si incrocia il sentiero rifugio Treviso-Passo Canali.
(ore 2,30 dalla cima).