RELAZIONE      Spigolo Nord     SASS de  PUTIA

SASS DE PUTIA (PEITLERKOFEL ), m 2875 spigolo NORD
La roccia è molto solida, buona esposizione, bei passaggi in gran parte su placca, a parte un tratto in leggero strapiombo
che è ben protetto (e anche proteggibile con nuts e friends), ma difficile e che non si sposa con le difficoltà del resto della via. 
Primi salitori:  J. Hruschka, W. Erschbaumer, F. Neuner, 24 agosto 1919 
Difficoltà:  D+, max: 6°- (un passo, il resto 4°)  Coefficiente Difficoltà: 769 Coefficiente Globale:  845
(20*0,2)+(20*0,3) +(40*0,3) +(120*0,2) +(20*0,5)+(15*0,2) +(35*0,7) +(60*0,3) +(35*3)+(5*16) 
+(40*3) +(50*0,2) +(105*3) +(40*0,2) +(150*0,2) = 769  755m.
Dislivello:  600 m.
Sviluppo:  750 m. 
Rischio: R2
Tempi:  7 ore, in totale 10 ore 
Materiale:  cordini, dadi, qualche chiodi (soste non sempre attrezzate e chiodatura di passaggio molto lunga;
sulle placche in alto è difficile assicurarsi con dadi o friends). 
Punto d’appoggio:  Rifugio-Albergo Utia de Börz, privato, m 2000, posti 24, aperto in estate e inverno, tel. 0474 52 00 76.
ACCESSO 
Dal Passo delle Erbe seguire la stradina bianca che si stacca di fronte all’Albergo Utia dal Börz (segn. 8A e 8B) e percorre verso Sud prima il bosco e poi i prati in 
direzione del Sass de Putia.
A un ristoro-casera (dopo circa 10 min.) seguire a sinistra la stradina per il Passo di Goma (segn. 8B) per alcuni minuti, fino a poco prima di 
entrare nel bosco.
Qui abbandonare il sentiero e salire a destra un cono di ghiaia che fa da base al monte.
Puntare alla conoide che sale più in alto e rimontarla fin sotto le rocce, andare a sinistra per una cengia sopra allo zoccolo sotto lo spigolo Nord.
Percorrere la cengia per circa 50 m fino sotto un sistema di fessure e camini (masso con ometto in cima). 
SALITA 
1)  Dal masso con ometto d’attacco salire una fessura (prendere quella centrale di tre; 5 m, 3°), per poi proseguire più facilmente per rocce con detriti fino 
sotto ad un camino con alla base un masso incastrato (30 m, 1° e 2°). 
35 m; 2°, 3°. 
2)  Dal masso incastrato non salire il camino, ma seguire a destra una fessura diagonale (10 m, 3°), oltre la quale si ritorna più facilmente in diagonale verso sinistra per fessure 
appoggiate con molti spuntoni (25 m, 2°, pass. 3°). 
35 m; 2°, 3°. 
3)  Continuare nelle fessure con spuntoni, fino a raggiungere la cima di un pulpito dove termina il camino iniziale (15 m, 2° e 3°, 2C), oltre il 
quale, girato uno spigolo, si è sotto alla vasta zona di placche inclinate che muore sotto il primo visibile tetto della parete.
Proseguire per placche senza via obbligata (35 m, 2°). 
50 m; 2°, 3°; 2C. 
4)  Proseguire diritto lungo le placche in direzione del primo tetto, raggiungere una cengia ghiaiosa, circa 60 m sotto il tetto.
40 m; 2°. 
5)  Andare verso destra lungo la cengia fin sotto un canale. 
40 m; 0°. 
6)  Salire il canale nel fondo (roccia buona e facile, 3° e 4°), superando alcuni piccoli sassi incastrati fino ad una 
nicchia formata da sassi incastrati con 1CF.
40 m; 2°, pass. di 3°; 1CF.
7)  Continuare nel canale fino a portarsi sulla cengia detritica sotto il primo tetto della parete, pochi metri a destra dell’uscita 
del canale, sotto il tetto, c'è 1CLF. 
35 m; 2°; 1CLF. 
8)  Percorrere verso destra la cengia fin dove termina sullo spigolo Nord, sotto una parete gialla con chiodi. 40 m; 0°. 
9)  La parete è il tratto chiave della salita.
Ci sono dei chiodi ma non è possibile azzerare completamente il passaggio.
Con i primi metri impegnativi raggiungere la base di una fessura che incide la parete gialla sulla sinistra (5 m, 5°+), portandosi ad un 
primo chiodo. 
Proseguire lungo la fessura che ha altri 3C (4 m, 6°- / A0). 
Dall’ultimo chiodo andare qualche metro in diagonale a destra (3 m, 5°) fin sotto uno strapiombo da superare 
lungo la fessura che lo incide (3 m, 5°+, assicurazione con dadi grandi), oltre la quale le difficoltà scendono. 
Salire una parete bianca, poi leggermente verso sinistra, raggiungere la base di una fessura diagonale, dove si sosta su 2CF (10 m, 4°, 1C).
25 m; 5°, 5°+, pass. 6°- / A0; 5C, 2CF. 
10)  Seguire ora in diagonale a destra la fessura che incide le placche soprastanti, fin quasi a riportarsi sul filo dello spigolo (15 m, 4°-, 1C), poi 
in verticale tendendo leggermente a sinistra fino a portarsi su una terrazza di rocce più inclinate, circa 
20 m. sotto il secondo grande tetto della parete (30 m, 4° poi 3°, 1C).
45 m; 4°-, 4°; 2C, 2CF. 
11)  Seguire in orizzontale verso sinistra la terrazza di rocce inclinate, portandosi sotto un gendarme staccato che delimita il margine 
sinistro del grande tetto (30 m, 2°); salire il camino-diedro a destra del gendarme, raggiungendone la sommità (15 m, 3°), sostare su 1CF + CL.
45 m; 2°, 3°; 1CF. 
12)  Dal gendarme traversare a sinistra su una placca (10-12 m, 4°), fin dove si può salire agevolmente in diagonale a destra 
fino ad una nicchia (15 m, 3°, pass. 4°-) dove si sosta.
30 m; 3°, 4°; 3CF. 
13)  Dalla nicchia non seguire in verticale dei chiodi, ma traversare in orizzontale a destra, oltre il bordo della 
nicchia (5 m, 4°, 1C) che ha delle rocce più articolate.
Salirle in verticale e raggiungere una seconda nicchia (35 m, 3°, passo 4°), con 2CF. 
40 m; 3°, 4°; 1C, 2CF. 
14)  Sopra la nicchia seguire una fessura verticale fin sotto il leggero strapiombo che la chiude (5 m, 4°), spostarsi a destra qualche metro e 
riprendere a salire su una placca compatta che man mano si appoggia, fino a trasformarsi in rocce articolate che portano ad una grande 
terrazza sotto la cima (45 m, 4°, poi 3° e 2°).
50 m; 3°, 4°. 
15)  Percorrere verso destra la cengia in direzione dello spigolo Nord. 
50 m; 1°. 
16)  Continuare lungo la cengia sempre verso destra, fino a raggiungere il profilo dello spigolo Nord, in 
corrispondenza di alcuni spuntoni. 
60 m; 2°, pass. 3°.
17)  Seguire lo spigolo appoggiato, di roccia buona, tenendosi possibilmente vicino al filo della cresta fino a raggiungere 
una sosta (Libro di Via). 
30 m; 2°, pass. 3°.
18)  Proseguire lungo lo spigolo fino a raggiungere la via normale. 
50 m; 2°, pass. 3°. 
DISCESA 
La discesa dal Sass de Putia non è difficile.
Dalla cima seguire verso Nord il facile sentiero attrezzato che con circa 100 m di corde metalliche 
porta sulla schiena erbosa della montagna.
Scendere con mulattiera fino alla Forcella Putia, m 2357, 45 min.
Da qui andare a destra scendendo con sentiero (segn. 4 – 8A) lungo una valletta.
Al suo fondo lasciare a sinistra il sentiero che scende alla strada, proseguendo a destra in leggera salita (tabelle, segn. 8A)
aggirando il fianco Ovest della montagna in vista del Passo delle Erbe, che si raggiunge facilmente lungo dei prati. 
Circa 2 ore dalla cima.