Il gruppo delle Odle è poco frequentato, conosciuto per alcune salite classiche di media difficoltà, l' ambiente è solare sopra dei pascoli di notevole bellezza.

La Odia di Cìsles è la punta più meridionale delle tre Odle, e presenta una bella parete gialla sopra l'Alpe di Cìsles.

Lo spigolo Sud-Est offre una classica salita di 4° abbastanza frequentata aperta da Hans Dùlfer.

La parete Sud-Ovest è percorsa dalla Via Livanos abbastanza sostenuta, con pochi chiodi e impegnativa per la necessità di doversi proteggere su gran parte della scalata.

La roccia non sempre è di buona qualità e date le scarse ripetizioni ci sono degli appigli e appoggi mobili.

Primi salitori:  Georges Livanos e Sonia Livanos; Roger Lepage e Pierre Favard, 27 luglio 1966

Difficoltà:  V, V+ e un passo di VI   Coefficiente Difficoltà: 2047 Coefficiente Globale:  2456

(40*0,2) +(20*3)+(20*0,2) +(40*0,5) +(20*5)+(15*8) +(20*0,5) +(25*10)+(25*8) +(45*5) +(20*8)+(10*10)+(10*16) +(30*3)+(10*5) +(40*8)+(5*5) +(10*0,5)+(10*3)+(10*5)+(10*6) = 2047  435m.

Dislivello:  350 m.

Rischio: R4

Tempi:  salita 4-5 ore

Materiale:  I primi salitori hanno impiegati complessivamente una trentina di chiodi, di cui solo pochi lasciati.

Attualmente la via è chiodata solo nei punti più impegnativi, sono pertanto necessari un assortimento di chiodi, oltre a una serie di stopper e friend delle misure medie e grandi.

ACCESSO GENERALE

Dal Rifugio Col Ràiser 2107 m (tel. 0471-796302), che si raggiunge con l'impianto di telecabine, con partenza sopra il paese di Santa Cristina in Val Gardena.

Per chi vuole salire a piedi, partendo sempre dalla stazione a valle dell'ovovia, seguire prima una stradina asfaltata e poi verso sinistra prendere il sentiero (segn. 4) che porta al rifugio (ore 1).

ACCESSO

Dal Rifugio Col Ràiser seguire il sentiero con le indicazioni per il Sass Rigàis, passare sotto la Pieralongia.

Il sentiero continua attraversando declivi erbosi, quindi seguire una traccia che sale verso la parete Sud dell'Odia di Cìsles.

L'attacco della via si trova sul pendio erboso allo sbocco del canale formato da un avancorpo della parete (ore 1).

DISCESA

La discesa avviene sul versante Est e viene effettuata con una serie di corde doppie e qualche tratto di arrampicata.

Gli ancoraggi di discesa sono attrezzati con anelli fissi, basta una corda da 50 m.

Dalla cima scendere per la cresta Sud-Est fino all'intaglio con l'anticima, poi passare sul versante Est per mezzo di una stretta cengia fino al 1° ancoraggio di calata (I e II).

Con 7 consecutive corde doppie (di 25,20,20,22,10,20 e 25 m.) si arriva ad una zona di cenge detritiche.

Scendere lungo una rampa verso destra, percorrere una cengia a sinistra e per un camino obliquo abbassarsi sul fondo del canale (II).

Superare un salto roccioso sulla destra (II), quindi per il fondo ghiaioso del canale fino a un altro risalto da passare sulla sinistra mediante un camino (II).

A una biforcazione della gola prendere il canale di destra (ometti), scendere tra blocchi fino ad un ancoraggio sulla parete di destra. Corda doppia di 15 m., poi traversare verso destra per una stretta cengia fino al successivo anello (I).

Nuova corda doppia di 20 m., passando un enorme masso incastrato.

Continuare per detriti, tenendosi sempre sulla destra del canalone, poi per una cengia all'ultimo ancoraggio.

Calata di 25 m. , e portarsi allo sbocco del canale (ore 1.30).

Seguire le tracce e scendere il ghiaione fino a collegarsi in basso al sentiero d'accesso, che verso destra riporta al Col Ràiser

(45 minuti).