RELAZIONE Via Normale alla CIMA PICCOLA di LAVAREDO
CIMA PICCOLA DI LAVAREDO, m 2857 via normale (parete SO)
Bella via molto varia su roccia buona, non banale per essere una “normale” ma con un solo passaggio difficile.
Nella seconda metà più difficile ci sono anelli cementati alle soste.
Sulla via non sono presenti molti chiodi di passaggio, ma sono più che sufficienti.
La via, che si svolge lungo la parete del canalone che guarda la Cima Grande di Lavaredo in versante SO,
si sviluppa all’inizio sul facile ed arrotondato zoccolo della montagna, raggiungendo la parete vera e propria quasi sotto la verticale dell’anticima.
Qui sale a una grande nicchia dalla quale inizia una traversata, che in esposizione su cenge porta sotto la sella che separa l’anticima dalla cima principale.
Salire ora in verticale a questa sella e quindi alla cima lungo il camino Zsigmondy (che è il secondo da sinistra dei vari che salgono alla cima),
unico tratto impegnativo della salita.
Primi salitori: M. e J. Innerkofler, 25 luglio 1881
Difficoltà: AD+, max: 4° (un passaggio) Coefficiente Difficoltà: 159 Coefficiente Globale: 175
(30*0)+(30*0,2) +(30*0,2)+(30*0,5) +(25*0)+(50*0,5) +(25*0,5)+(5*0) +(40*0,5) +(40*0,5)+(10*0,2) +(15*0,2)+(15*0,5)+(5*0,7)
+(20*0,5) +(35*0,5)+(5*2) = 159
Dislivello: 300 m. Sviluppo: 420 m.
Rischio: R2
Tempi: 3 ore Roccia: buona; coperta di detrito sullo zoccolo e levigata dall’uso nel camino finale. Materiale: cordini e dadi (le soste sono quasi tutte attrezzate; oltre il traverso ad anelli cementati); chiodi non necessari.
Punti d’appoggio: Rifugio Lavaredo, m 2344, privato, posti 30, aperto dal 10/6 al 30/9, tel. 336 49 46 17. Rifugio Auronzo, m 2320, CAI, posti 90, aperto dal 1/6 al 30/9 e durante le festività natalizie, tel. 0435 39 002.
ACCESSO
Dal Rifugio Auronzo, m 2320, seguire la stradina che porta al Rifugio Lavaredo, imboccare a sinistra una traccia che taglia in diagonale in salita il grande ghiaione che scende dalla Cima Grande di Lavaredo, aggirando poi uno sperone roccioso oltre il quale appare la Cima Piccola con lo Spigolo Giallo.
Risalire ripidamente il canalone, che da sinistra scende dalla Forcella della Piccola (quella fra Cima Grande e Cima Piccola), fino a circa 70 m. sotto la forcella stessa, dove si inizia a salire a destra per facili gradoni.
(30 – 40 minuti dal Rifugio Auronzo)
Dal Rifugio Lavaredo, m 2344, risalire direttamente per sentiero su ghiaione verso il canalone che scende dalla Forcella della Piccola.
(30 minuti dal rifugio Lavaredo)
SALITA
1) Salire verso destra su dei facili gradoni per arrivare in una zona detritica interrotta da salti di roccette (20 m, 2°). La si risale senza via obbligata Andare un pò a sinistra (qualche ometto), fin sotto delle rocce più ripide (40 m, 1°).
60 m; 1° e 2°
2) Scalare i salti di roccia tenendosi in diagonale a destra per caminetti e fessure, senza via obbligata fino alla successiva spalla ghiaiosa; lungo il percorso si incontrano 2 anelli cementati ed 1CLF.
60 m; 2° e 3°; 2C, 1CLF
3) Dalla terrazza la via originale porta circa 50 m a sinistra per detriti (qualche ometto), per poi salire in diagonale a destra verso la nicchia che segna l’inizio della “traversata” (45 m, 2°, 3°).
In alternativa dalla terrazza detritica camminare (25 m, 0°) e poi salire diritti su rocce ripide fessurate, puntando direttamente alla nicchia fino ad un terrazzino con 1C (50 m, 3°, un pass. 4° all’inizio) circa 10 m sotto la grande nicchia gialla.
75 m; 0°, 3°, un pass. 4°; 1CF
4) Dalla sosta puntare verso sinistra a un intaglio formato da un piccolo spuntone che segna l’inizio del traverso.
Rimontare un primo caminetto e poi un secondo, lasciando a destra la nicchia (12 m, 2°+ e 3°). Un’ultima fessura (10 m, 3°, 1C), porta all’inizio della traversata.
Girare oltre il piccolo intaglio e seguire per qualche metro una cengia orizzontale (5 m, 1°) fino ad un grande testone di pietra, ottimo per la sosta.
30 m; 2°+, 3°; 1C
5) Comincia ora la lunghezza del traverso.
Seguire la cengia verso sinistra per alcuni metri (5 m, 2°); quando si stringe salire su una seconda cengia per una fessura (3 m, 3°+, 1C).
Seguirla ancora per qualche metro per poi tendere a salire sulla successiva più sopra (10 m, 1C a pressione, 3°).
Percorrere la cengia verso destra senza difficoltà particolari fino a raggiungere il sistema di fessure che sale in alto verso la spalla (15 m, 3°-, 1C).
In corrispondenza di un comodo terrazzino salire qualche metro (5 m, 2°) fino ad un terrazzino più in alto dove si sosta ad un AF.
40 m; 3°; 3C, 1AF
6) Dalla sosta portarsi a sinistra in diagonale fino ad una costola (10 m, 3°+, 1C).
Passare oltre il suo spigolo e salire per fessure in diagonale a destra (15 m, 3°+) e poi a destra per una cengia (10 m, 2°).
Scalare ora direttamente in verticale una fessura (15 m, 3°, 3°+) fino ad un terrazzo di sosta con 1AF qualche metro sotto la “Spalla”.
50 m; 3°, 3°+; 1C, 1AF
7) Rimontare le rocce soprastanti, meno ripide, puntando alla sella della spalla, sotto il torrione terminale.
Salire prima diritto (15 m, 2°, 1AF), poi per una fessura formata da un pulpito appoggiato alla parete del torrione terminale della Cima Piccola (15 m, 3°).
Uscire poi a sinistra quando è possibile per raggiungere un terrazzino (5 m, 3°+), poco prima della sommità del pulpito staccato.
35 m, 2°, 3°, 1 pass. 3°+, 1A, 1 AF
8) Dalla sosta salire per una fessura prima verso destra e poi diritto, fino a portarsi quasi all’altezza della base del Camino Zsigmondy (chiuso da un piccolo strapiombo), (15 m, 3°).
Traversare a sinistra per una cengia inclinata di roccia rossa, portandosi al terrazzino alla base del camino (5 m, 3°).
20 m; 3°; 1AF
9) Salire direttamente il camino, facile per alcuni metri (5 m, 4°-, 1C), portandosi alla base dello strapiombo che lo chiude.
Usando una clessidra poco più in alto di un chiodo, portarsi sotto lo strapiombo, superare con fatica lo strapiombo (3 m, 4°, esposto).
Dopo lo strapiombo le rocce diventano più facili.
Continuare nel camino (5 m, 4°-, 1C) che più sopra si allarga e si appoggia (5 m, 3°), raggiungere il suo fondo (1AF ed eventuale sosta 2SF).
Proseguire nel fondo del camino, ora aperto a canale inclinato e raggiungere la vetta (20 m, 2°).
40 m; 3°, un pass. 4°; 1C, 2S, 1AF
DISCESA
Si svolge interamente a CD su anelli cementati.
Basta una sola corda da 50 m., con due corde le calate sono unificabili a piacere.
Calarsi lungo la via di salita fino all’AF al termine della traversata (lunghezza 5):
1) CD di 20 m dalla sosta a spit sotto la vetta lungo il canale appoggiato fino sopra il Camino Zsigmondy. 2) CD di 20 m lungo il Camino Zsigmondy. 3) CD di 20 m verso la Spalla. 4) CD di 25 m, prima raggiungendo la spalla (dopo circa 15 m, tralasciare l’anello cementato che serve a chi esce dallo Spigolo Giallo) e poi al terrazzo sottostante (versante Cima Grande), dove c' è l’anello cementato sulla destra (viso a valle). 5) CD di 25 m in verticale lungo fessure (due anelli cementati vicini). 6) CD di 25 m in verticale lungo fessure fino all’anello cementato all’uscita della Traversata.
Da qui abbandonare la via di salita e continuare a scendere in verticale verso la Forcella della Piccola.
7) CD di 25 m in verticale fino a dei gradoni inclinati fino ad un grosso anello. 8) CD di 25 m in verticale fino all’anello successivo. 9) CD di 25 m in verticale lungo un caminetto ad un comodo terrazzino.
La sosta di calata è a circa 10 m a sinistra (viso a valle) sul terrazzino.
10) CD di 25 m di calata fino ad una terrazza ghiaiosa sopra la Forcella della Piccola. 11) CD di 20 m di calata fino alla Forcella della Piccola.
ore 1,30 – 2 dalla Cima
Scendere ora il canalone, superando 2 facili salti (roccia detritica; con presenza di neve si possono fare 2 CD sempre sulla sinistra del canale).
Poco sotto il secondo salto si ritorna presso l’attacco della via e quindi per facile sentiero scendere nei pressi della Cappella fra Rifugio Auronzo e Rifugio Lavaredo.
A destra lungo la stradina si arriva al Rifugio Auronzo.
(ore 2 – 2,30 dalla Cima)