CRODA Antonio BERTI Parete Ovest

Via (Comici-Fabjan-Slocovich)

Primi salitori:  E. Comici, G. Fabjan e P. Slocovich, 2 Agosto 1930

Difficoltà:  da 5° a 6°

Dislivello:  550 m.

Tempi:  ore 8

L'attacco si trova circa in mezzo alla muraglia a sinistra di uno sperone roccioso.

Salire un canalone con fondo franoso e roccia facile che taglia a metà il primo gradone.

Imboccare poi uno stretto camino nero e, dopo 20 m., superare un primo strapiombo, che conduce ad un terrazzo, continuare sempre nel camino con una uscita difficile.

Usciti dal camino si arriva su cenge ghiaiose sotto dei salti di roccia, a sinistra di un caratteristico fungo.

Superare questi salti verso destra, piegare a sinistra, ritornare nel camino abbandonato prima.

Nel camino superare uno strapiombo (5°; ch.).

Usciti dal camino, attraversare a sinistra su delle cenge ghiaiose, poi ritornare a salire verso una grande fessura, visibile anche dal basso, che ha a sinistra la parete rossa e a destra una parete nera.

Salire la fessura e raggiunto uno strapiombo, traversare a sinistra per cornici, e poi, salendo ancora, si arriva ad una terrazza ghiaiosa.

Continuare per parete a destra di una fessura e poi per un camino fino ad un'altra terrazza ghiaiosa, dalla quale si va a sinistra per cengia, arrivando ad una piccola grotta.

Dalla grotta superare con larga spaccata un difficile strapiombo e poi per parete, tendendo sempre a destra si raggiunge un camino.

Traversare ancora a destra e salire per altri camini e fessure fino ad una sella fra la parete e la torre staccata che si vede all'uscita dell' ultimo camino.

Obliquando ancora a destra per terreno ghiaioso, si arriva all'ultima fessura gialla alta 40 m. (4°).

Superata la fessura, si arriva su una larga cengia ghiaiosa sotto dei grandi tetti, seguirla fin dove si interrompe.

Da qui salire circa 10 m. per una parete gialla rientrante, molto strapiombante all'inizio (6°; ch.), e si arriva sotto un largo tetto nero e bagnato.

Raggiungere (5°) a destra una stretta cengia friabile e percorrerla per  20 m. (5°).

Quando termina, superare un fortissimo strapiombo, oltre il quale si continua a salire (6°) per una stretta fessura, che porta al termine delle difficoltà , sopra i tetti, su una larga terrazza.

Dalla terrazza si percorre a destra una cengia incavata nella parete e si arriva alla cresta che porta in cima.

Relazione dei primi salitori

DISCESA

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CRODA Antonio BERTI Parete Ovest

Via Bolte-Wolf

Primi salitori:  H. Bolte e W. Wolf, Agosto 1930

Difficoltà:  da 5° a 6°

Dislivello:  550 m.

Tempi:  ore 8

Attacco dove le ghiaie salgono più in alto alla base della parete (m. 2500).

Salire in un piccolo canale, subito sotto la perpendicolare dalla cima.

Salire per c. 45 m. per il fondo del canale e la sua parete destra fino ad una prominenza.

Rimontarla, poi traversare a sinistra (con interruzione) sopra il canale, che si oltrepassa (ch.).

Continuare da un grande blocco per una serie  di camini verso una terrazza e obliquando verso destra e per un difficile rientramento-fessura (35 m.) uscire ad una cengia.

Spostarsi alcuni metri a sinistra (pilastro nella parete) verso un'altra cengia e poi verso destra ad una depressione, chiusa in alto da un grande strapiombo ad arco.

A destra è incisa una fessura nei pressi di una prominenza.

Superando una parete, da sinistra, entrare nella fessura, e salire ad un blocco.

Girare la costola destra del camino, salire ad una prominenza, superare il gradone che segue fino ad una cengia.

Traversare sotto uno strapiombo verso sinistra nella parete gialla (ch.) fino ad una costola piatta (2 lunghezze).

Aggirato lo spigolo, scendere un po' fino ad un punto di sosta.

Da una piccola parete entrare in un camino (35 m.), che alla seconda strettoia si abbandona verso sinistra.

Poi salire diritti per una ripida parete (30 m.) ad uno spiazzo ghiaioso.

Dallo spiazzo andare nella gialla depressione ad “U” (30 m.), che si vede dal basso direttamente sotto la cima.

A destra della depressione salire un camino fino ad una cengia.

Spostarsi pochi metri verso destra fin sotto una parete gialla, superare uno strapiombo (ch.).

Piegare molto verso destra e salire diritti ad una sottile cengia (punto più difficile; 25 m.).

In un angolo a destra per una parete diritta (c. 15 m.) si arriva ad una cengia a carponi.

Procedere diritti per uno strapiombo o verso destra per una cengia a carponi fino a giungere alle facili rocce della cima.

Relazione dei primi salitori

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CRODA Antonio BERTI Spigolo Nord-Ovest

Via Castiglioni-Bramani

Primi salitori:  E. Castiglioni e V. Bramani, 18 Agosto 1931

Difficoltà: 

Dislivello:  500 m.

Tempi:  ore 3

Lo spigolo delimita a Sud il canalone ghiacciato che divide la Croda dei Toni propriamente detta dalla Croda Antonio Berti.

Per la via normale della Croda dei Toni portarsi fin dove si traversa il canalone ghiacciato e cioè fino all'inizio dello spigolo.

La prima parte è solcata da un sistema di canali, che portano ad un intaglio fra lo spigolo stesso ed una caratteristica guglia.

Salire per i canali fin sotto l'intaglio, poi per parete verso un salto giallo e strapiombante dello spigolo.

Superare il salto direttamente per una fessura gialla, che più in alto diventa stretto camino (4° gr.) e, per parete arrivare ad un ripiano.

Il salto successivo, molto strapiombante, si scala salendo per una parete gialla, qualche metro a destra dello spigolo (4°).

Dopo circa 10 m. traversare verso sinistra per raggiungere sullo spigolo l'inizio di una fessura verticale che porta ad un profondo canale.

Per il filo seguire la lunga cresta che porta in cima.

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