RELAZIONE   Via  ADA  alla CIMA dei BOIS

CIMA BOIS, m 2559  parete SUD, SETTORE SINISTRO , via Ada

Primi salitori:  M. Bianchi e D. Menardi, 24 luglio 1944.

Difficoltà:  4, 4+, 5 (evitabile), 5°+ (A0) 2 passaggi  Coefficiente Difficoltà:  1167   Coefficiente Globale: 1283

(30*0,5)+(10*3) +(40*0,3) +(25*0,2)+(30*0,5) +(15*0,5)+(15*3) +(25*0,5)+(25*3) +(10*5)+(30*2) +(5*10)+(5*3)+(20*0,5) +(25*0,5)+(25*3) +(10*0,2)+(25*2)+(5*5) +(10*0,5)+(10*3)+(10*10) +(25*3)+(5*5) +(20*0,5)+(20*3) +(35*0,7)+(5*10) +(20*3)+(20*5) +(20*3) =  1167   575m.

Versante:  Sud Ovest

Dislivello:  500 m. 

Sviluppo:  575 m. ; 10 / 12 lunghezze di corda

Rischio: R2

Tempi:  3 – 4 ore

Materiale:  la via è attrezzata con chiodi cementati alle soste, normale dotazione alpinistica, 8 rinvii, qualche cordino, portare alcuni friends.

Punto d’appoggio:  accesso alla via dalla statale del Passo Falzarego.

Questa via ha diversi pregi:

1) Ottima qualità della roccia e della chiodatura posizionata meglio che in falesia.

2) Si può scendere in doppia lungo la via.

3)  L' avvicinamento breve.

L’ itinerario è ben attrezzato e abbastanza lungo, la roccia è buona, ma verso l'alto peggiora leggermente.

La via si svolge sul secondo pilastro da sinistra della parete Sud del Col dei Bos; segue una successione di diedri e fessure nel centro del pilastro triangolare e raggiunge la sommità, poi prosegue obliquando verso destra fino alla base di un torrione terminale, alla destra del quale c' è più di un camino che permette di raggiungere il pianoro sommitale.

Nonostante presenti qualche breve passo sopra il 5° (sempre azzerabile) è adatta a chi si muove per la prima volta in montagna o a chi voglia affrontare per la prima volta una salita da primo in un ambiente un pò addomesticato e segnato con la vernice.

ACCESSO GENERALE

Lungo la SS 48 del Falzarego, versante Cortina, salire fin quasi al passo (circa 2 km prima del passo), o scendendo dal Passo Falzarego verso Cortina e lasciare l'auto al parcheggio della casa cantoniera – bar.

Dal parcheggio della cantoniera-bar al km 108,5 della strada per passo Falzarego, imboccare il sentiero che porta nel centro dell'avvallamento tra le Torri di Falzarego e il Col dei Bos; raggiunta la strada di guerra che porta ai larghi piazzali, deviare a destra per raggiungere la base della parete e, superando lo sbocco di un canalone ghiaioso, andare ancora a destra fino alla base di un diedro quasi al centro della base del pilastro.

(circa 30 minuti)

Altra possibilità è lasciare l’auto 500 m più in alto, nel grande parcheggio del Ristoro Strobel e del ristorante Col Gallina.

Qui un sentiero segnalato e con gradini porta in 15 minuti alla strada militare, raggiungendola alla base delle Torri del Falzarego.

Seguirla a destra, passando oltre alle rovine della cittadella alpina.

Scendere un tornante e, in corrispondenza del guado del torrente che scende da Forcella Falzarego, iniziare a traversare in quota lungo la base della Cima Bois.

Continuare fino al centro della parete, scendere un po’ (non attaccare lungo una rampa inclinata a destra con un vecchio bollo rosso ma proseguire ancora per 300 m. verso il centro della parete), fino all’ attacco.

(30 minuti)

ATTACCO

L’attacco si trova in mezzo alla parete (grande segno rosso sbiadito in una zona dove ci sono molti segnavia).

I segnavia verdi che portano diritti su per un bel diedro (variante diretta consigliabile; di 4° e 5°).

I segnavia gialli conducono in un settore di parete fra il diedro e una rampa appoggiata verso destra (variante nuova, con difficoltà un pò più sostenute).

I segnavia rossi (triangoli sbiaditi) portano lungo una facile rampa obliqua a destra.

Seguire i bolli segnavia rossi, (alternativa più facile), verdi (alternativa più impegnativa), gialli (alternativa nuova).

Qui viene descritto il percorso tradizionale che segue i bolli rossi.

SALITA

A metà della parete, prima del traverso a sinistra, i bolli rossi finiscono e c’è solo il percorso verde che conduce in vetta.

I fittoni di sosta sono un pò più grandi di quelli di passaggio e sono contrassegnati con un rettangolo di vernice e sono cementati.

Le clessidre (alcune artificiali) sono contrassegnate da segni di vernice.

1)  Salire una facile rampa obliqua a destra, sostare sotto un muro di roccia gialla strapiombante.

40 m; 3°, pass. 4°.

2)  Andare a sinistra per qualche metro (5 m, 2°) e salire per una fessura verticale (3 m., 4°), poi obliquare a sinistra per parete appoggiata (30 m, 2°) seguendo i segni rossi.

40 m; 2°, 1 pass.  4°.

3)  Obliquare a sinistra per la parete inclinata, (incrocio con la variante verde), fino a portarsi su uno spigolo sopra due grossi mughi.

Oltre lo spigolo salire ancora fino ad un pulpito con erba sotto un muro giallo.

55 m; 2°, 3°.

4)  Un canalino obliquo a destra riporta su un pulpito roccioso dello spigolo (nuovo incrocio con la variante verde) (15 m, 3°).

Traversare un pò a destra (5 m, 4°-), e salire una fessura-diedro, nei pressi dello spigolo, che porta sotto delle placche grigie lavorate (10 m, 4°).

30 m; 3°, 4°.

5)  Salire le placche diritto, (la variante verde passa a sinistra per una fessura verticale),  poi un pò in diagonale a sinistra per raggiungere di nuovo lo spigolo (qui finiscono i segni rossi e si prosegue seguendo solo quelli verdi).

Girare lo spigolo e sostare su un buon terrazzino.

50 m; 3°, 4°.

6)  Traversare quasi in orizzontale verso sinistra (esposto) (25 m, 4°-), scalare una fessura con attacco strapiombante (3 m, 4°+), sopra la quale andare un po’ a sinistra a una comoda sosta (10 m, 2°).

40 m; 4°-, pass. 4°+.

7)  Salire su una parete inclinata (10 m, 3°), spostarsi leggermente a sinistra sotto un muretto verticale (10 m, 2°). I primi metri sono difficili, ma ci si può aiutare coi chiodi (3 m, 5°+ o  A0).  

Salire ancora verticalmente fino alla sosta (5 m, 4°).

30 m; 3°, 4°, 5°+ (A0)

8)  Traversare a sinistra su roccia gialla fino all’inizio di una fessura-camino gialla (7 m, 4° / 4°+).

Salire il passaggio iniziale della fessura (3 m, 4°+), poi continuare più facilmente (2°) lungo il canalino successivo, al termine del quale traversare a sinistra fin sotto un settore grigio della parete.

30 m; 4°, pass. 4°+.

9)  Salire la parete quasi verticale, e poi la fessura formata da una lama a destra. (15 m, 4°).

Proseguire più facilmente in diagonale a sinistra fin sotto un muretto con staffa di ferro.

40 m; 3°, 4°.

10)  Superare il muretto con un passo atletico (o aiutarsi con la staffa di ferro (3 m, 5°+ o A0), continuare poi per una parete inclinata verso i torrioni sommitali.

40 m; 3°+, pass. 5°+ (A0).

11)  Proseguire lungo una fessura superficiale (roccia un pò friabile) (20 m, 4°), superare un passaggio verticale a metà (5 m, 4°+), e si arriva ad un ripiano erboso sotto i camini di uscita.

40 m; 4°, 4°+.

12)  Uscire lungo il caminetto di roccia nera a sinistra spesso bagnato. 15 m; 4°-.

Oppure lungo il camino di destra (più lungo, ben appigliato).

20 m; 4°.

DISCESA

Se si è lasciata la macchina alla casa cantoniera conviene percorrere l’ampia terrazza sommitale verso Est (destra), scendere alla Forcella Bois, da dove per una comoda stradina (scorciatoie, cartelli indicanti la SS 48) si scende di nuovo alla base della parete (galleria di guerra).

Prendere la strada di destra, e all'altezza di un ponte in cemento seguire il sentiero N°. 412 con cui si rientra al parcheggio, o si ritorna sotto l’attacco, da dove si scende alla casa cantoniera (1 ora dalla cima).

Se la macchina è al Ristoro Strobel è meglio andare a Ovest lungo la terrazza sommitale (verso il Lagazuoi) fino alla Forcella Falzarego (fra la Cima Bois e le Torri del Falzarego), per poi scendere da questa per il sentiero militare fino alla cittadella alpina sulla strada sotto le Torri e da questa per sentiero fino al parcheggio (45 minuti dalla cima).

E’ possibile scendere anche in CD lungo la via, ma la presenza di traversi la rende laboriosa.

(circa 2 ore)