LASTONI di FORMIN m 2585

Parete ovest Vie “NIKIBI” e “Paolo Amedeo”

ACCESSO GENERALE

Il Passo Giau si raggiunge da Cortina d'Ampezzo per chi proviene dall'autostrada A27.

Oppure può essere raggiunto dal versante opposto, salendo da Caprile, per chi proviene dall' Agordino.

L’ itinerario è stato aperto dal basso a spit e sale le placche del torrione.

La salita è molto bella, si sviluppa su pareti verticali con roccia compatta e difficoltà medie.

ACCESSO

Sulla strada che da Cortina porta al Passo Giau, parcheggiare l'auto in uno spiazzo dopo l' indicazione "Muraglia di Giau".

Proseguire a piedi, in direzione del torrione, per tracce di sentiero; seguendo i segni fissati sugli alberi (35 min. circa, segnavia N° 436 per Forcella Giau).

DISCESA

Facile e comoda, si scende a piedi lungo il canale laterale, in 15 minuti si è nuovamente alla base della parete.

Lastoni di Formin, Torrione Marcella, Via Nikibi

Primi salitori:  Mario Dibona, Gretchen Alexander nel giugno 2002

Difficoltà:  6b+  (OBBLIGATORIO  6a+)     Coefficiente Difficoltà:  3414    Coefficiente Globale: 3755

(20*3)+(20*8) +(20*0,2) +(15*8)+(15*18) +(25*8)+(10*18) +(30*10) +(35*19) +(40*18) +(40*18) +(30*0,5) =  3414   300m.

Versante:  Ovest

Sviluppo-Dislivello:  300 m.

Rischio: R2

Materiale:  la via è ben attrezzata a spit, sono sufficienti una corda e dodici rinvii.

COMMENTI

La via è divertente, la roccia non sempre è salda, specie nella prima metà.

Il primo tiro è facile, ma uno spit in più sarebbe stato in sintonia con il resto della chiodatura (abbondante).

I due 6a finali richiedono un impegno molto superiore ai 6a del terzo e quarto tiro che presentano solo un passo singolo.

Bello il sesto e su roccia ottima.

Attenti all'ultimo tiro di III°  a non far cadere sassi.

Il tiro chiave con passo di 6b / 6b+  è  azzerabile.

 

Via “ Paolo Amedeo ”

Itinerario aperto dal basso con chiodatura tradizionale per la progressione e con le soste attrezzate a spit.

Molto bello soprattutto per la posizione del torrione, accesso e rientro in un ambiente favoloso.

La via si sviluppa su roccia buona nella prima metà per poi diventare ottima.

Primi salitori:  Mario Dibona, Armando Nascà nel settembre-ottobre 2001.

Avvicinamento:  45 min.

Difficoltà:  5+  obbligato   Coefficiente Difficoltà: 2085     Coefficiente Globale: 2293

(30*5) +(40*10) +(35*10) +(20*8)+(20*5) +(40*8) +(40*10) +(35*3) +(20*5) =  2085   280m.

Versante:  Ovest

Lunghezza Dislivello:  350 m.

Rischio: R2

Materiale:  la via è ben attrezzata, portare comunque di un paio di friend medi.

Per il resto, sono sufficienti una corda e dieci rinvii.

COMMENTI

Soste comode e sicure, le protezioni dove servono ci sono; chiodatura abbondante, utile una serie di dadi.

Attacco nel canalone (scritta), ma si può attaccare anche più in basso puntando all'alberello della prima sosta.

Un solo passaggio di V+ negli ultimi tiri  (strapiombo non facile).

Per il resto ci sono solo singoli passaggi di V+,  ma meno duri di tanti V che si trovano su vie classiche.

FONTE: www.planetmountain.com