RELAZIONE   Via  CARLESSO-Menti  alla  TORRE  VALGRANDE

TORRE DI VALGRANDE 2715 m.  VIA CARLESSO
La via è molto ripetuta sia perchè è molto bella e impegnativa, sia perchè molti arrampicatori
la considerano un banco di prova per affrontare salite più lunghe e simili come difficoltà.
 
Primi salitori:  Raffaele Carlesso e Mario Menti, 15/16/17/luglio 1936
 
Difficoltà:  V°+, VI°  (VII+ in libera)     Coefficiente Difficoltà: 1701     Coefficiente Globale: 1956
 
(180*0,5) +(25*8) +(5*20)+(10*8)+(10*16) +(10*10)+(20*16)+(10*8)+(10*5) +(20*5)+(10*3)+(10*0,7) +(15*6)+(10*2) 
+(10*16)+(10*6)+(10*3) +(20*0,5)+(20*0,7) =  1701  425m. 
 
Dislivello:  470 m. circa
 
Rischio: R3
 
Tempi:  7 ore 
Materiale:  la via è attrezzata e posti di fermata comodi. 
 
ACCESSO
 
Dal rifugio Coldai, salire fino alla forcella Col Negro di Coldai.
Raggiungere la base dello spigolo a sinistra dello zoccolo. 
Salire per circa 180 m. deviando poi per cengia a destra, raggiungere lo spigolo e aggirarlo. 
Andare poi in obliquo a destra ed infine in verticale fino alla cengia sotto il diedro giallo.
                 
SALITA
 
1)   25 m  (V°, 8 chiodi).  Salire fino alla grotta.
2)   25 m  (7°+, 5°, 6°, 5°+, 10 chiodi).
Superare lo strapiombo della grotta e sostare dopo 15 m., su un terrazzo alla destra del diedro.
3)   25 m  ( 5°+, 5 chiodi).  Salire il diedro; alla sua fine traversare un metro a sinistra.
4)   50 m  (5°+, 6°, 5°, 4°+, 10 chiodi).
Continuare a salire il diedro che per 15 metri è giallo; poi entrare nella fascia grigia superando
una pancia (strapiombo). sosta su un buon terrazzino.
5)   40 m  (4°+, 4°, 3°+, 3 chiodi).
Proseguire nel diedro fino ad una cengia sotto uno strapiombo fessurato.
6)   25 m  (5°-, 4°-, 2 chiodi).
Superare lo strapiombo poi diritto per 20 metri.
7)   30 m  ( 5°-, 4°, 6°, 3 chiodi).  Superare un diedro grigio e al termine uscire a sinistra dove si sosta.
8)   40 m (3°, 3°+).  Percorrere il camino fino all’anticima.
 
DISCESA
 
Scendere dalla cima verso N.O. (20 m, 1°, 2°) fino a raggiungere la forcella tra la cima principale (orientale) e quella centrale.
 
1 m. sotto e a destra (idrografica) dalla forcella, sul versante Nord, si trovano 2 chiodi collegati con cordini. 
Con una corda doppia di 20 m. si arriva nel profondo camino sopra il masso incastrato. (1 CF con cordini).
Con un' altra corda doppia di 15 m. raggiungere la base del suddetto camino. 
Scendere per parete inclinata (2°+) verso sinistra, raggiungere una cengia detritica, in corrispondenza di un grande spuntone staccato dalla parete.
Fin qui si può arrivare con una corda doppia di 40 m., ma il recupero delle corde è difficoltoso.
Attraversare sulla cengia verso sinistra per altri 35 m  (1°).
Scendere in verticale su parete inclinata (45 m; 2°) fino ad un terrazzino (2 CF con anello collegati con cordini). 
Con una corda doppia di 20 m. scendere all’ esterno di un camino verticale e raggiungerne la base.
Scendere per un camino-canale (35m; 1°) fino a raggiungere un’altra cengia.
Traversare la cengia verso sinistra (35 m; 1°) e, raggiunta la forcella di Valgrande, scendere (100 m) in direzione nord (verso la Torre d’Alleghe), 
per un ripido canalino detritico che si trasforma in cengia.
 
Da qui raggiungere il sentiero Tivan, che in 30 minuti porta al rifugio Coldai.