TORRE VALGRANDE
Parete sud Via delle Guide
Pilastro N.E. Via Pollanzon-Rudatis
VIA delle GUIDE
Primi salitori: M. De Toni, C. Pollazzon; 10-9-1941
Difficoltà: 4°, 5°, 6°, 7° Coefficiente Difficoltà: 920 Coefficiente Globale: 1012
(35*2) +(10*10)+(10*18)+(10*16)+(10*14) +(10*8)+(10*0,5) +(20*3)+(15*8)+(10*0,5) = 920
Sviluppo: 140 m.
Rischio: R2
Tempi: ore 4 circa
Dal sentiero Tivàn risalire alla base dello spigolo nord-est della Torre di Valgrande, costeggiare la parete est e superare lo spigolo
Sud-Est.
Attaccare sulla perpendicolare della fessura evidente.
1)
35 m (4°-) 1 ch.Salire fino ad una comoda sosta.
2)
40 m (4°+, 5°+, 6°, 7°, 6°-) 10 ch., 4 ch. di sosta.Salire ora per la fessura, prima non molto impegnativa, poi sempre più difficile e faticosa.
Sosta 2 m. sopra il passaggio chiave (portare dei friends o nuts-stoppers).
3)
20 m (5°, 3°) 3 ch., 2 ch. di sosta.Salire per il camino. Sostare su terrazzino.
4)
45 m (4°, 5°, 3°).Salire il diedro-fessurato soprastante; al termine del quale per facili rocce in cima.
TORRE di VALGRANDE
Via Pollanzon-Rudatis Pilastro N.E.
La parete NO del Civetta offre quasi esclusivamente arrampicate estreme, ma questa via fa eccezzione
essendo di media difficoltà e adatta ad alpinisti alle prime armi.
Una arrampicata elegante sulle ottime placche del Civetta, lungo un bel tracciato lineare.
Primi salitori:
C. Pollazzon, G. Rudatis, 1941Difficoltà:
IV+ (un passo), 2 passi IV, per lo più III Coefficiente Difficoltà: 292 Coefficiente Globale: 321(35*0,5) +(20*0,5)+(20*5) +(30*0,5)+(2*3) +(25*0,7) +(25*0,5) +(15*0,5)+(5*3) +(10*0,5)+(15*3)+(5*5) +(80*0,2) = 292
Dislivello:
250 m.Sviluppo:
300 m.Rischio: R2
Tempi:
3 ore dall'attaccoMateriale:
solo 1 chiodo intermedio presente; non tutte le soste sono attrezzate, portare dei cunei, friends e nutsACCESSO
V. Pecòl, 1375 m, in Val di Zoldo, tra Forno di Zoldo e Caprile.
Rif. Coldai, 2135 m, nelle vicinanze del laghetto Coldais.
Da Pecol per Col Marin e la Forcella d'Alleghe in 2 ore 30 min. a piedi, fino a metà strada si può arrivare anche in auto.
ATTACCO
Seguire la via Tivan, fino al superamento dello sperone Est della Torre d'Alleghe.
Salire una collina sassosa su tracce di passaggio, poi portarsi a sinistra su una cengia detritica, che sbocca dopo 100 m. in una piccola forcella ai piedi dello spigolo NE.
Dalla forcella, dopo 20 m., si arriva all'attacco, 6 m. a sinistra di un pilastro appoggiato alla parete.
Questo è anche l'attacco della via normale 1 ora 45 min. dal Rifugio.
SALITA
Dalla via Tivan si vede subito un pilastro appoggiato al fianco NE fino a circa due terzi dell'altezza della parete.
Questo pilastro determina lo svolgimento della via.
Anche la discesa è ben visibile dalla via Tivan che segue le rocce sulla destra del pilastro.
1)
Scalare la parete con ottimi appigli fino ad arrivare ad un terrazzino (35 m, III).2)
Salire in obliquo a destra ad una fessura evidente, che taglia diagonalmente la parete; fino ad un punto di sosta (40 m, III e IV+).3)
Proseguire nella fessura, a metà della lunghezza si trova un passaggio difficile (30 m, III, un passaggio IV; 1 chiodo).4)
Proseguire sempre in fessura fino alla base di un pilastro; qui non continuare più in fessura (variante difficile (V+), ma attraversare 8 m. a sinistra fino ad un buon punto di sosta presso lo spigolo del pilastro (30 m, III+).5)
Salire in verticale un diedro per 12 m.; portarsi 4 m. a sinistra su una massiccia parete e proseguire verticalmente fino ad un blocco incastrato (25 m, III).6)
Prima procedere in diagonale a destra, poi girare a sinistra verso una stretta forcella fra la parete del pilastro e il massiccio.7)
Dalla cima del pilastro con una spaccata raggiungere il massiccio, seguire una fessura per 4 m. (il passaggio più difficile), portarsi un pò a destra in un camino da seguire fino ad un buon punto di sosta (30 m, III e IV, un passaggio IV+).8-9)
Spostarsi brevemente a sinistra e, per terreno facile, raggiungere la cima (80 m, Il e I).DISCESA
Dalla cima scendere 20 m. verso NO (II) alla forcella fra la cima Est e quella centrale.
Sulla parte N si trova a destra della forcella (orografica) un chiodo con un cordino.
Calarsi 20 m. nel camino fino ad un blocco incastrato; calarsi altri 15 m. alla base del camino.
Scendere a sinistra verso una cengia sassosa con degli scaglioni staccati dalla parete.
Scendere per 20 m. (II) alla terrazza con dei chiodi di calata.
Calarsi per 20 m. in un camino.
Per un canale scendere 40 m. (II) ad una cengia da seguire a sinistra fino alla forcella sullo spigolo NE, I e II, 3 punti di calata.
2 ore dalla cima al Rifugio.