Parete nord ovest    Grande diedro   Via LIVANOS-GABRIEL

Via molto impegnativa e una delle più difficili del gruppo.

Il percorso è particolarmente evidente perché segue la verticale passante per la vetta ed è caratterizzato nella zona centrale da un grande diedro giallo visibile dal basso.

La base della parete nord-ovest forma uno zoccolo poco inclinato, d'importanza secondaria e solcato da un profondo colatoio che viene evitato salendo sullo sperone di sinistra.

Primi salitori:  Georges Livanos e Robert Gabriel, 10 + 12-9-1951

Difficoltà:  Zoccolo 3°, 4°; Parte superiore: 350 m; 5°, 6°, A1, A2    

Coefficiente Difficoltà: 5150   Coefficiente Globale: 5922

(150*0,3) +(60*0,5) +(30*8) +(65*3)+(5*8) +(15*8)+(15*6) +(75*8)+(70*16)+(5*18) +(15*16)+(15*18) +(10*8)+(15*3)+(15*16) +(30*8) +(35*10) +(15*18) +(30*8) +(40*8) +(40*3) +(20*3) +(10*8) +(50*0,5) =  5150   830m.

Dislivello:  750 m. Zoccolo: 400 m.

Sviluppo:  830 m.

Rischio: R3

Tempi:  ore 12-15 (secondo lo stato della chiodatura), 28 ore dei primi salitori; chiodi usati 125 (99 C e 26 CF) Roccia in parte friabile

Relazione:  Georges Livanos e notizie private di Virgilio Zecchini.

ACCESSO

Dal rifugio Tissi raggiungere la Forcella di Col Reàn.

Deviare a sinistra e con una traversata su ghiaioni raggiungere la base dello zoccolo (40 minuti).

SALITA

Attaccare un pò a sinistra del punto più basso dello sperone e salire per 150 m. senza difficoltà, obliquando verso destra fino a un camino lungo 60 m.

Salire il camino, obliquare ancora a destra ed entrare nella parte superiore del colatoio.

Il colatoio in alto è bloccato da grandi strapiombi sotto i quali traversare a destra per 30 m.; all'inizio molto friabile (5°; 2 C, poi facile).

Salire per fessure e caminetti, leggermente a sinistra della verticale del grande diedro giallo, (70 m; 4°, uno strapiombo di 5°; 1 C) e raggiungere una caverna.

Ottimo posto per bivacco. (1° bivacco dei primi salitori).

A destra della caverna salire in verticale (5°; 2 C), evitare sulla destra una piccola sporgenza e continuare obliquando su placche

(5° -; 2 C) fino a raggiungere una buona cengia.

Seguire il diedro giallo per 6 lunghezze di corda fino al grande tetto, ben visibile dal basso

(150 m; 5° e 6° sostenuti, due passaggi A1 e A2; 40 chiodi).

Superare il tetto sulla sinistra e seguire una serie di fessure strapiombanti che portano sotto un grande strapiombo giallo

(30 m; A2, 6°; 15 chiodi).

Traversare un pò a destra (5°; 2 C), seguire per 15 m. delle facili cornici fino ad arrivare sopra un gruppo di blocchi. Traversare ancora 15-20 m. e scendere con una breve corda doppia si raggiunge un comodo ripiano del 2° bivacco dei primi salitori.

Dai sopracitati blocchi raggiungere a sinistra una fessura grigia, seguirla e ritornare a sinistra sopra lo strapiombo giallo

(A2, 6°; 12 chiodi).

Da qui la salita cambia le sue caratteristiche: il diedro si svasa in aperto colatoio con in fondo un alto camino dalla pareti spesso friabili.

Salire per 30 m. superando un primo strapiombo.

Evitare i due successivi strapiombi sulla parete di sinistra e proseguire per 35 m. fino a una nicchia, alla base di un quarto strapiombo.

Superarlo sulla parete di destra e raggiungere 15 m. più in alto, il punto in cui il camino si perde nella parete terminale

(da 4° a 5°+, A1, A2; 14 chiodi).

Non seguire la fessura obliqua verso destra, in cui ci sono dei chiodi e cunei infissi per un errore di percorso, ma salire in verticale 2 m., traversare poi 2 m. a sinistra su una cengia, aggirare una costola.

Si entra così in un camino-diedro da seguire fino a una buona terrazza.

Con due lunghezze di corda oblique a sinistra raggiungere la cresta che limita il diedro a ovest (5°, 4°; 6 chiodi).

Dall'altra parte della cresta salire un camino friabile (20 m; 4°; 1 C) e un diedro (5°; 2 C).

A metà altezza del diedro traversare a sinistra per raggiungere delle rocce facili che portano in cima.