RELAZIONE  Via  DIMAI  CATINACCIO

CATINACCIO 2981 m.   Via Dimai - Via Vecchia - Parete E  (camino della Cotoletta) 
La via è molto bella e si svolge su una parete imponente, l’arrampicata è varia in camini, fessure, placche. 
La parte iniziale è più facile, ma bisogna stare attenti a dove andare perchè la parete non ha grandi riferimenti,
mentre la seconda parte è più difficile e continua.

Salita di tipo classico, che trova il punto cruciale nel caratteristico camino della cotoletta, alto 100 m. (tratto tecnico molto bello, bagnato all'inizio dell'estate).

La Via "Vecchia" si svolge sotto la "Nuova" stando ad una distanza massima di circa 200 metri.

Primi salitori:  A. Dimai, L. Rizzi, A. J. Raynor, J. S. Phillimore, 24/8/1896 
Difficoltà:  D max: 4°+, IV (4 lunghezze), prevalentemente II e III   Coefficiente Difficoltà:  588  Coefficiente Globale: 646
(25*0,2)+(25*0,5) +(10*0,2)+(20*3)+(10*2) +(25*0,2)+(10*0,7) +(10*0,7)+(15*0,2)+(5*2) +(5*3)+(35*0,5) +(20*0,5) +(10*0,2)+(10*0,5)+(10*2) 
+(10*2)+(15*0,5) +(25*0,7)+(25*3) +(10*3)+(10*0,5) +(30*3)+(5*2)+(5*6) +(15*3)+(5*0,7)+(15*0,2) +(150*0,2) +(100*0,2) = 588  665m.
Dislivello:  600 m.
Sviluppo:  900 m. 
Rischio: R2

Tempi:  6 ore 
Roccia:  buona in basso, molto buona nel camino finale 
Materiale:  portare molti cordini, dadi e friends, qualche chiodo 
ACCESSO 
Dal Rif. Vajolet scendere un pò verso Gardeccia per prendere il sentiero che sale al Passo delle Coronelle ed al Rif. Fronza. 
Dopo circa 20 minuti, arrivati sotto la verticale della vetta del Catinaccio, lasciare il sentiero prima che 
risale una collina erbosa e andare verso la base della parete. 
L’attacco è molto a sinistra rispetto alla verticale della Cotoletta e dello scolo del catino sud. 
Risalire una valletta fino quasi al crinale erboso e ghiaioso della collina. 
L'attacco è pochi metri prima di raggiungere il crinale. 
Sulla sinistra c'è un' avancorpo di rocce, mentre sulla destra ci sono delle placche inclinate bianche. 
(50 minuti dal rifugio) 
DIRETTIVA DI SALITA 
La parete Est del Catinaccio, nel settore sinistro (quello sotto il catino sud) è uniforme e senza grandi riferimenti. 
Occorre partendo dall’alto individuare la “Cotoletta”, il caratteristico torrione giallo che si stacca proprio sotto il 
punto più basso del catino sud del Catinaccio. 
La via segue un camino nascosto a destra del torrione (il camino verticale, parte più impegnativa della salita).
Nel camino di entra con un breve traverso proprio sotto l’inizio della parte gialla della Cotoletta. 
Sotto la via si svolge per circa 100 m. in verticale sulle belle placche proprio sotto la Cotoletta stessa, a sinistra del 
grande scolo della parete. 
Per raggiungere questo punto seguire un camino-rampa che risale in diagonale da sinistra a destra per circa 200 m. 
Questa specie di canale è riconoscibile solo dall’attacco, da dove se ne può vedere l’inizio a circa 80 m. 
dalla base, sopra un settore uniforme di placche grigie. 
L’inizio è segnato da un piccolo strapiombo nero. 
Dall' attacco bisogna puntare a questo, poi il percorso diventa più evidente. 
SALITA 
1)  Dall’attacco salire in verticale delle rocce rotte, poi in diagonale a destra per delle scaglie fin sotto l’inizio della parte ripida della parete (40 m., 2°).
Salire direttamente fino ad una fascia nera strapiombante (10 m., 3°), dove di sosta. 50 m., 2°, 3°. 
2)  Traversare a destra sotto la fascia nera, fin quando diventa verticale (15 m., 2°).
Salirla direttamente (5 m., 4°, 1C), superare un muro scuro che porta ad una conca all’inizio del canale diagonale che dà la linea di salita.
(10 m., 4°-, 1C).
Salire una fessura a sinistra del canale (5 m., 4°, 1C) fino a un ripiano dove si sosta su spuntoni . 
40 m., 2°, 4°, 4°-, 4°, 3C. 
3)  Andare a destra a raggiungere il fondo del canale-fessura (5 m., 2°) e rimontarlo (10 m., 3°+).
Dopo un' inizio ripido le difficoltà diminuiscono e la fessura si allarga, sostare su spuntoni sotto un salto (20 m., 2°).
35 m., 2°, 3°+, 2°. 
4)  Continuare nella fessura (10 m., 3°+) e sempre in diagonale a destra (15 m., 2°) (5 m., 4°-), sostare su un terrazzino sotto un profondo camino 
che sale dal basso. 30 m., 3°+, 2°, 4°-. 
5)  Scalare il camino in verticale (5 m., 4°), spostarsi a destra per attraversarlo su un terrazzino erboso (5 m., 2°). 
Proseguire assecondando la fessura diagonale fino sotto un camino più ripido (30 m., 2°, pass. 3°) dove si sosta su una clessidra.
40 m., 4°, 2°, 3° 
6)  Rimontare il tratto più ripido del camino, sostare al termine su spuntoni. 20 m., 3°. 
7)  La fessura ora riprende a salire verso destra (10 m., 2°), poi con un caminetto ripido con massi incastrati (10 m., 3°, pass. 4°-).
Al secondo sasso incastrato sostare (10 m., 1°, passo di 3°), in alto è visibile il torrione della Cotoletta.
30 m., 2°, 3°, 4°-, 1°, 2°, 3° 
8)  Dal sasso termina la lunga fessura, salire ora in diagonale a destra verso il canale colatoio principale, fin dove la parete diventa articolata (8 m., 2°, passi 3°, 1 clessidra).
Salire direttamente la parete fino a raggiungere un ripiano (10 m., 4°-),  poi andare a sinistra fino ad una terrazza con 2 ch. di sosta (7 m., 2°).
25 m., 2°, 3°, 4°-, 2°
9)  Puntare la base della Cotoletta, salire una serie di placche a sinistra del grande colatoio, che in alto si chiude a camino.
Scalare le placche direttamente ed in verticale, con pochi riferimenti, puntando sempre alla base della Cotoletta.
In basso ci sono diverse clessidre, mentre in alto le placche sono più ripide, sostare sotto la parete gialla del torrione.             
50 m., 3°+, 4° 
10)  Dalla sosta traversare a destra qualche metro (3 m., 2°), salire in diagonale a destra, raggiungere il bordo del camino dietro la 
Cotoletta (5 m., 3°+).
Entrare nel camino (2 m., 4°+, 1C) e scalarlo fino a sostare su 2 chiodi sotto una strozzatura (10 m., 4°, 1C). 
20 m., 2°, 3°+, 4°+, 4°, 3C 
11)  Superare la strozzatura strapiombante (5 m., 4°, 1C) all'esterno 3 m., 5°.
Proseguire nel camino (5 m., 4°), poi nel fondo fin sotto un risalto ripido (5 m., 4°-, 1C).
Alzarsi sulla faccia destra del camino fino ad una sosta su chiodi (22 m., 4°, 3C, clessidre).
40 m., 4°, 4°+/5, 4°-, 4°, 5C 
12)  Dalla sosta scalare un salto verticale con fessura sulla faccia destra del camino (5 m., 4°, 1C), 
entrare nel fondo del camino, superare una strettoia (10 m., 1°) e un salto verticale con muschio (2 m., 3°+).
Continuare sempre nel fondo del camino fino al suo termine (10 m., 2°, sassi incastrati).
Dalla forcella alzarsi in verticale in opposizione tra le pareti del camino, fino al bordo del grande catino sud, 
sostare su spuntone (10 m., 4°, 2°). 
35 m., 4°, 1°, 3°+, 2°, 4°, 2°, 1C
13)  Le difficoltà sono finite.
Occorre ora salire tutto il fondo del catino per rocce facili, fino a raggiungere la cresta sud, sulla sella tra la cima principale (a destra) e 
l’anticima (a sinistra; 150 m., qualche passo di 2°).
Seguire verso destra delle tracce di passaggio lungo la cresta, aggirando alcuni torrioni e cime secondarie. 
L’ultima sotto la vetta aggirarla sulla sinistra, senza scendere troppo. (100 m., pass. di 2°).
50 minuti dall’uscita della via. 
DISCESA 
Si effettua lungo la via normale di salita, sul versante ovest fino al Passo Santner.
La discesa non è difficile e abbastanza breve. 
Dalla cima seguire la cresta in direzione NO (ometti e tracce di passaggio), molto facile fin sopra un tratto più ripido (50 m., 1°).
Scenderlo sulla destra (3°-).
Sopra, sul filo della cresta c’è un chiodo per un’eventuale calata. 
Proseguire senza difficoltà lungo la cresta o poco sotto sulla destra fino alla forcella di cresta più profonda (100 m., 1°), dove c'è un anello cementato. 
1° CD)  20 m.  Calata che termina sulla destra del camino-colatoio, su un ripiano dove ci sono vari chiodi con cordini e anelli di calata.
Si può anche scendere in arrampicata (3°-, 2°). 
2° CD)  20 m.  Calarsi nel fondo del canale dove si trova il successivo ancoraggio.
3° CD)  20 m.  Un’altra doppia lungo il fondo del canale porta a terreno più facile.
Qui, se non c'è neve, conviene scendere in arrampicata nel fondo del canale fin sopra il salto iniziale (25 m., 1°). 
In caso di neve sulla destra, dietro ad uno sperone, c'è un anello cementato (sosta della via normale di salita).
4° CD)  20 m.  Dall' anello cementato, scendere fino alle ghiaie basali lungo il camino iniziale. 
Ore 1 – 2  dalla cima secondo il tipo di discesa effettuata. 
Per ghiaione scendere al Passo Santner e al piccolo rifugio.
Per sentiero ritornare al Rif. Vajolet  (1 ora dal passo).