CROZZON di BRENTA 3135 m.
Parete Nord-Est - Via Preuss - Relly - Castiglioni
Primi salitori:
Paul Preuss, Paul Relly, 1911; via diretta E. Castiglioni, S. Conci, 1929Difficoltà:
IV+ (via diretta), altrimenti III e IV. Coefficiente Difficoltà: 1305 Coefficiente Globale: 1500(100*0,2) +(100*0,5) +(50*0,5)+(50*3) +(100*3) +(50*0,2)+(50*0,5) +(100*5) +(100*0,5) +(50*0,5)+(50*3) = 1305 800m.
Dislivello:
800 m.Sviluppo:
oltre 1000 m.Rischio: R3
Materiale:
presenti solo alcuni chiodi di sosta e alcuni chiodi intermedi, portare un assortimento di cunei, friends e nutsTempi:
salita 5-7 ore dall'attacco, discesa 3/3.5 oreAccesso:
Madonna di Campiglio, 1522 m. Appoggio: Rifugio Brentei.Solo Paul Preuss poteva, già nel 1911, aprire una via su questa poderosa parete di 800 m.
Preuss cercò la via più facile, mentre 20 anni più tardi E. Castiglioni trovò una via diretta.
Magnifica, lunga arrampicata su roccia solida; in alcuni passaggi è difficile orientarsi, soprattutto in caso di nebbia; è indispensabile essere capaci di trovare la strada.
ATTACCO
Dal Rifugio Brentei, per sentiero portarsi sotto alla parete Nord-Est.
Seguendo tracce di passaggio, salire su detriti e macchie di neve fino all'attacco, a destra del punto più basso del pilastro roccioso citato sotto; 1 ora e 30 min. dal Rifugio.
SALITA
Subito a destra dell'imboccatura del canalone ghiacciato della Tosa si trova un evidente pilastro arrotondato.
A destra del suo punto più basso incomincia la Via Castiglioni, che porta in linea retta ad una zona terrazzata nella parte centrale della parete.
Aggirare un gradino verticale di roccia nera con una larga serpentina destra-sinistra, scalare infine l'ultimo balzo direttamente fino al plateau della cima.
Salire per 4 lunghezze su roccia prima a placche, poi a gradini fino ad rampa grigia che sale verso destra (II).
Su questa raggiungere la base del camino (Il e III).
Arrampicare per 4 lunghezze di corda nel camino (III e IV), in cui si trovano buoni punti di sosta, uscire sopra a sinistra in una larga conca.
In questo punto la via diretta si ricongiunge con la via originaria, sale da sinistra su di una larga cengia.
Prima salire diritti fino a sotto una parete nera verticale, spesso bagnata (Il e III).
Aggirarla salendo in obliquo a destra per 3 lunghezze fino a quando si può scalare in verticale la ripida parete e la relativa fessura (40 m, IV+, 2 chiodi).
Raggiungere una cengia che attraversa la parete.
Traversata esposta su cengia per 3 lunghezze verso sinistra, fino alla base di un canale-camino spesso pieno di neve.
Seguirlo (III) e abbandonarlo nel punto in cui si stringe, verso sinistra su una cengia.
Passare a sinistra sulla cengia fino ad un altro canale che conduce ad un tratto di parete gradinato (III).
Salire leggermente a sinistra su gradini prima facili (II), poi più difficili (III+), e quindi e verso il plateau della cima.
DISCESA
Dal bivacco, che non si dovrebbe toccare percorrere uno degli itinerari più facili (Preuss o Spigolo N), scendere verso Sud ad un chiodo.
Calarsi o scendere in arrampicata la breve parete fino a una forcella.
Scalare direttamente la parete opposta (Cima di Mezzo).
Scendere sulla cresta fino alla seconda incisione.
Portarsi alcuni metri a sinistra, e quindi salire diritto una parete sulla cima Sud.
Scendere, su roccia gradinata, fino ad una forcella e quindi in un canale con neve, sulla destra orografica, per 50 m. fino ad un passaggio da cui diventa possibile raggiungere lo spigolo della cresta.
Tenersi sempre ad Ovest e attraversare delle cenge, raggiungendo la successiva forcella che divide il Crozzon dalla Tosa (torre).
Salire a Ovest attraverso un canale con neve, dopo una spalla rocciosa ed uno spigolo, che devono essere saliti direttamente per raggiungere la cresta.
Proseguire sulla cresta fino alla Cima Tosa.
Da qui per la via normale della Tosa scendere sul sentiero che porta al rifugio Pedrotti.
In caso di nebbia è difficile orientarsi, ci sono degli ometti ma sono poco visibili.
Dal Crozzon alla Tosa 2 ore, dalla Tosa al Pedrotti 1-1,5 ore.