CROZZON di BRENTA  3153 m.  – Parete Nord-Est

Pilastro dei Francesi (Frehel-Leprince Ringuet)

Primi salitori:  Jean Fréhel e Dominique Leprince Ringuet, 4 agosto 1965

Difficoltà:  VI°-, concentrate nella parte centrale

Coefficiente Difficoltà:  2606   Coefficiente Globale: 3127

Sviluppo:  circa 830 m.
Rischio: R4
Materiale:  chiodi attualmente infissi circa 20 , esclusi quelli di sosta ( i primi salitori  ne usarono 13 ), portare cordini per le clessidre e nuts.
Tempi:  salita ore 8-10 circa, discesa ore 2 + 2
 
Questo itinerario, noto come “ pilastro dei francesi “, supera il pilastro arrotondato fra il diedro NNE e la concavità della parete NE. 
Arrampicata interamente libera, esposta ed elegante, su roccia magnifica con buoni punti di sosta
 
ATTACCO
 
Si attacca lo zoccolo della parete per la variante Castiglioni.
 
SALITA
(120*0,5) +(80*0,7)+(40*3) +(40*3) +(30*2) +(15*18) +(15*14)+(15*5) +(20*0,3) +(40*10) +(20*5)+(15*0,7) +(35*5) 
+(20*14)+(15*10) +(15*3)+(10*6)+(10*0,5) +(20*3)+(15*0,7) +(90*0,7)+(90*3) = 2606 800m.
 
Salire 100 m ( III°+, IV° ) fino ad una zona di terrazze, poi traversare salendo verso destra. 
Passare sotto un diedro giallo strapiombante, aggirare uno spigolo, e sempre salendo verso destra, arrivare ad una terrazza situata 60 m sotto 
un caratteristico tetto giallo ( II° e III° ), sul fianco destro dello sperone. 
Superare verso sinistra, il camino strapiombante, che domina la terrazza ( IV°+ ) e continuare diritto fino ad una comoda cengia ( III° ), alla base 
di una parete con dei tetti sulla sinistra. 
Traversare qualche metro a destra; salire una sottile fessura, attraversare di nuovo 2m. a destra ( ch. ) e salire diritto fino ad una grande lama staccata, all’ altezza
e a destra del tetto ( 30 m, IV°- ; 5 ch. ). 
Traversare due metri a sinistra verso un piccolo diedro strapiombante e superarlo ( 15 m, A1, 2 ch., V°; si può anche salire più a destra una 
placca con appigli minimi, per entrare nel diedro verso la sua fine: nessun chiodo ). 
Continuare diritto fino ad uno strapiombo giallo che si supera piegando un pò verso destra 
( VI°-, 2 ch. ) e proseguire in obliquo verso sinistra ( IV°+ ) a una prima cengia ( 30 m ). 
Salire per mezza lunghezza ( II°+ ) ad un buon punto di sosta. 
Alzarsi qualche metro, poi traversare a sinistra ( 1ch. ) e aggirare uno spigolo per portarsi sotto un diedro verticale, sovrastato da due piccoli strapiombi. 
Salire il diedro ( 40 m, 1 ch. ,V°+ ). 
Continuare leggermente verso destra lungo una fessura ( IV°+, III°+ ), spostarsi 2 m a destra oltre un terrazzino.
Salire un diedro fino a un piccolo punto di sosta, sopra un pilastro ( 35 m, IV°+, V°, 1 ch. ). 
Dopo qualche metro a destra superare direttamente un tratto quasi strapiombante ( ch. ) e obliquando a sinistra arrivare a una comoda cengia
( 35 m, V°+, VI°-, 2 ch. ). 
Percorrere la cengia alcuni metri a sinistra e salire un diedro, all’ inizio verticale 
( 35 m, V°- , IV° , III° ), che porta ad una terrazza, da dove, si vede il canale a sinistra del pilastro.
Attraversare in salita circa 35 m a destra ( III°+, IV° ).
Da qui salire prima un pò verso destra, poi direttamente per alcune lunghezze di corda, su buona roccia grigia ( IV°, III°+ ), per il pilastro, fino a 
raggiungere la sommità dello spigolo Nord e la facile e lunga cresta che porta in vetta.
 
DISCESA
 
Dalla vetta (bivacco Castiglioni), scendere per ripida parete nel primo, profondo, intaglio (possibile corda doppia).
Per cenge, scendere verso destra, sullo spigolo della cima di mezzo e salire per cresta in vetta.
Scendere al secondo intaglio, più stretto del primo e, spostandosi poi qualche metro a sinistra, sulla ripida parete, 
salire diritti alla cima della prima cima o cima Sud.
Scendere per rocce gradinate all’intaglio successivo e per un canale (possibile neve), 
abbassarsi di circa 50 metri a destra, verso una stretta cornice che permette di uscire sullo 
spigolo e di continuare al di là per una cengia coperta. 
Traversarla in orizzontale, sul lato Ovest, portandosi alla forcella che divide i massicci del Crozzon e della Cima Tosa.
Scendere alla forcella, per un caratteristico gendarme; sul versante Ovest. 
Salire lo spigolo per circa 80 metri, fino a 2 metri sotto la sua cima, da dove raggiungere in cresta verso destra, l’ultimo intaglio.              
Superando una parete di 15 metri, uscire sulla neve, della calotta sommitale della Cima Tosa.
  
(circa 2 ore).
 
Dalla Cima Tosa scendere (tracce e ometti; sentiero n° 77/a) in circa 2 ore al rifugio Pedrotti alla Tosa.