CIMA D’ AMBIEZ

Parete Sud-Est - Via Fox-Stenico

CIMA D’AMBIEZ 3102 m.  Via FOX-STENICO
     
Primi salitori:  Pino Fox e Mario Stenico nell’ agosto 1939.
 
Difficoltà:  V, V+ solo nel primo tiro         Coefficiente Difficoltà:  1550   Coefficiente Globale: 1782
 
(20*10) +(15*8) +(30*8)+(10*6) +(20*8) +(15*6) +(20*5) +(40*5) +(40*8) +(120 *0,5) =  1550  330m.
 
Sviluppo:  circa 350 m, dalla cengia, di cui circa 200 m. sono la parte più impegnativa. 
 
Rischio: R3
 
CENNO GENERALE
 
La via segue una serie di fessure superficiali fra due righe nere che solcano la parte sinistra della vasta parete sud-est, dove presenta 
una forma leggermente convessa.

Arrampicata classica di eccezionale eleganza, tra le più note e frequentate del gruppo del Brenta.

ATTACCO
 
Dal rifugio Agostini 2410 m., raggiungere la larga cengia che taglia alla base tutta la parete sud-est, sia seguendo la via normale da sud, 
sia scalando direttamente lo zoccolo per una fessura bagnata, a sinistra di una profonda nicchia. 
Dalla cengia alzarsi per facili gradini ( 20 m, II° ) a un’ altra cengia più stretta 
                 
( 50 minuti )
SALITA
 
1)  Attaccare la parete verticale 1 m. a sinistra di un grosso masso appoggiato sulla cengia.
Salire 10 m. per un piccolo diedro nero e rocce verticali, a una piccola cengia, traversare 2 m. a destra e per un altro diedro portarsi a un 
punto di sosta  ( 20 m, V°+ , 4 ch. ). 
2)  Continuare direttamente in una fessura e arrivare a una scomoda sosta con 4 ch. ( 15 m., V° , 3 ch. ).
3)  Proseguire in un diedro poco aperto, per raggiungere un buon punto di sosta con 2 chiodi ( 40 m, V°-, 1 pass. di V°, 4 ch. ). 
4)  Alzarsi 3 m. diritto ( V°), traversare 2 m. a sinistra ( delicato , V ) e proseguire per una larga fessura obliqua a sinistra fino ad una 
comoda sosta su cengia con 2 ch. ( 20 m., 4 ch. ). 
5)  Salire poi un diedro aperto e giallo , dal quale uscire a destra su un terrazzino con 2 ch. ( 15 m., 3 ch. , V°- ).
6)  Salire su placche a destra, arrivo a una comoda cengia con 2 ch. ( 20 m, IV°+ , 1 ch. ); 
7-8)  Le rocce sovrastanti presentano 2 caratteristiche fessure-diedro parallele determinate da due grandi costole di roccia simili, 
già visibili dal basso, dette “ orecchie “. 
Si può salire una o l’ altra delle due fessure-diedro, con due lunghezze di corda   ( IV°+, V°, qualche chiodo ). 
Si raggiungono così progressivamente rocce meno ripide e meno solide che, verso sinistra, portano alla cresta sommitale 
a Sud della cima.
(circa ore 4-5 )
                 
 DISCESA
 
Dalla cima per rocce facili scendere alla cresta sud, che si segue seguendo numerosi ometti. 
Abbassarsi per canalini e cenge, su ottima roccia, fino all’intaglio fra la cima d’ Ambiez e i Denti d’ Ambiez. 
Per un canale verso sinistra (Est), scendere sulla comoda grande cengia che attraversa alla base tutta la parete Sud-Est che porta al nevaio.