RELAZIONE Via dei SudTirolesi Holzer-Messner all' AGNER
AGNER - Via dei SudTirolesi (Holzer-Messner)
Bellissima arrampicata di notevoli difficoltà;
La via si sviluppa a sinistra della via Iori-Andreoletti-Zanutti.
Aggirando a sinistra per 500 m. c. (III°) lo scudo di rocce gialle alla base della parete Est, proseguendo al centro della parete per 600 m. c. (IV°),
e lo scudo di rocce gialle della parte sommitale.
SOTTOGRUPPO DELL' AGNER SPIZZON
Il sottogruppo dell’Agnèr è l’ultimo della muraglia meridionale delle Pale, a Nord della forcella dello Spizzòn.
Culmina nel M. Agnèr 2872 m. con una struttura a piramide.
La cresta con direzione est-nord-est decresce con cime di grande interesse per gli alpinisti e degrada poi ad ovest di Taibon.
Il sottogruppo dell’Agnèr circonda a nord la conca di Frassenè e si pone all'attenzione per i suoi giganti di roccia corallina dello Spizzòn e dello Spiz d' Agnèr.
Verso nord domina la valle di S. Lucano con appicchi, poderosi spigoli e pareti tra le più alte delle Dolomiti.
MONTE AGNER "SPIZZON" 2872 m.
A Taibon, viene designato col nome di Pizzòn (essendo il più grande dei numerosi "pizzi" del Gruppo) e Piz la Torre Armena.
A Frassenè l’Agnèr è chiamato anche Spizzòn, mentre Spiz viene designato lo Spiz d'Agnèr Sud.
Via dei SUDTIROLESI
Primi salitori: H. Holzer, G. e R. Messner, 17-18 agosto 1967
Difficoltà: III, IV, V, VI-, A2
Coefficiente Difficoltà: 3780 Coefficiente Globale: 4536
(150*0,2) +(150*0,5) +(150*0,2) +(150*0,5) +(100*0)+(100*0,5)+(200*3) +(50*0,5) +(50*3)+(50*8)+(50*10)+(50*0,2) +(100*18)+(50*0,5)+(50*0,2) = 3780 1450m.
Sviluppo: 1450 m. circa
Rischio: R4
Tempi: Ore 8-10
ACCESSO
Dalla valle di S. Lucano raggiungere il Van de Mez; oltre il Bivacco Cozzolino percorrere il canalone di neve.
Salendo sulla parete a sinistra (direzione di salita) del canalone si arriva ad un masso incastrato nella gola tra l'Agnèr e lo Spiz d’Agnèr Sud e la parete nord.
SALITA
L'attacco della via si trova sul masso che costituisce un ponte naturale fra le pareti.
1-2-3-4-5-6-7: 300 m. circa; III, II.
Salire in obliquo a destra, poi verso sinistra su rocce gradinate fino a delle grandi cenge.
dal 8° al 14° Tiro: 300 m. circa; I, II, III.
Arrampicando facilmente obliquamente verso sinistra fino all'inizio di un grande pilastro posto a destra della riga nera, che divide lo scudo centrale da quello sommitale.
dal 15° al 27° Tiro: 400 m. circa; I, III-, IV.
Quindi a destra e poi salire lungo il pilastro, superando una parete di placche.
Continuare sotto lo scudo di rocce gialle della parte finale della parete, raggiungendo un camino che sale da destra verso sinistra, e al suo termine scendere alcuni metri.
Attraversando a sinistra e poi salendo, raggiungere una cengia inclinata, sulla destra della riga nera, in una zona di grandi placche grigie.
28) 50 m.; III-. Attraversare a sinistra lungo questa cengia oltre la riga nera bagnata dall'acqua, superare un breve muro di roccia.
dal 29° al 33° Tiro: 200 m. circa; IV-, V, V+, II, I.
Salire verso la riga nera bagnata, proseguire per placche lisce, fino ad un sistema di cenge.
dal 34° al 39° Tiro: 200 m. circa; A1, A2, A1, III, II.
Salendo raggiungere una sottile fessura che porta nella gola finale, quasi sempre bagnata, raggiungendo quindi la vetta.
VARIANTE SUPERIORE: Fausto Conedera-Carlo Della Lucia, sett. 1987
Invece di attraversare a destra in alto nel camino finale della via H. Holzer, G. e R. Messner, il 17-18 agosto 1967, perché spesso bagnato da una cascata d’acqua,
seguire a sinistra la grande cengia leggermente discendente 50 m. c.; aggirare un pilastro appoggiato alla parete, e salirlo, 40 m. c.; V+.
Continuare in verticale per placche, 80 m. c.; V-, traversare in obliquo a sinistra per placche fino ad una grande banca, 80 m. circa; IV, III.
Per lo spigolo in comune con la via del Cuore, raggiungere la vetta.
DISCESA
Seguire i segnavia della via comune.
In 2 -3 ore raggiungere il rifugio Scarpa.
Se ci si attarda nel salire la via e, si arriva in cima tardi, conviene scendere fino al bivacco
Biasin e completare il rientro il giorno seguente.