RELAZIONE Via ROBERTA 83 PIZ CIAVAZZES
MIE IMPRESSIONI
Percorsa nel Luglio 1986 la 1° parte (quella a spit) e nel Settembre 1998 integralmente con Renato Bernard.
Via per metà a spit e per metà alpinistica.
La 1° metà ha una difficoltà di 6b/6b+, la seconda di 6c con chiodi lontani e in parte da proteggere.
Per l’ambiente e il tipo di chiodatura è un arrampicata più da falesia che di montagna.
CENNO GENERALE
L'itinerario è stato aperto dal basso e in più riprese, senza l'uso di spit; successivamente la prima parte è stata resa più sicura attrezzandola con spit.
La via, superata la zona di placche lisce a sinistra della via Micheluzzi, prosegue direttamente, insinuandosi tra gli strapiombi, sino alla Cengia dei Camosci.
Arrampicata molto bella e varia, su roccia in prevalenza ottima, la maggior parte dei ripetitori, tuttavia, percorre solo la prima parte.
I chiodi occorrenti (80 fra spit e chiodi normali, soste comprese) sono in posto, per la seconda parte sono utili i cliff-hanger.
Primi salitori: Luigi Felicetti e Roberto Platter, estate 1983
Difficoltà: VI+, A1, A2 oppure fino a VII + se in libera. Coefficiente di Difficoltà: 5271 Coefficiente Globale: 6325
(30+18) +(18*16) +(30*19) +(20*18) +(10*0,5)+(25*10) +(10*10) +(15*20) +(5*20)+(10*19) +(20*18) +(10*18) +(10*19) +(15*10)+(10*16) +(10*19)+(10*19)+(10*18)+(5*8) +(10*18)+(10*19) +(10*19+(10*19)+(10*18) +(20*18)+(15*10) = 5271 370m.
Dislivello: 250 m.
Sviluppo: 370m.
Rischio: R4
PRIMA PARTE
L'attacco si trova circa 40 m a sinistra della via Micheluzzi, sulla verticale di un evidente tetto a forma di mezzaluna (scritta; 15 minuti dallo spiazzo a q. 2080 m).
1) Obliquare leggermente a sinistra e salire su placche levigate, poi verso destra per un diedro più facile, raggiungere un terrazzino (VI+, IV).
2) Andare sotto il tetto a mezzaluna, evitarlo a destra e raggiungere una piccola cengia sopra il tetto (VI).
3) Obliquare a destra e poi salire diritto su placche mirando a un pilastrino, superarlo e raggiungere a sinistra un terrazzino (VI+, A1 o VII, V).
4) Continuare diritto su placche fino a raggiungere una stretta cengia (VI-, V).
Da qui è possibile interrompere la salita e scendere con 2 corde doppie da 50 m o 4 di 25 m, oppure, traversando a destra, raggiungere la 5° sosta della Via Micheluzzi e proseguire per questa.
Questa parte è attrezzata con chiodi resinati come per le falesie.
SECONDA PARTE
Dalla cengia, puntando ai grandi strapiombi soprastanti, salire verso destra per una fessura e poi in obliquo a sinistra fino a una cengia.
Per una fessura portarsi sotto un tetto, superarlo sulla sinistra, proseguire diritto e poi verso destra.
Salire una fessura per 3 m poi traversare a destra fino a riprendere la fessura prima abbandonata, che porta in una nicchia sopra il grande tetto giallo che caratterizza questo tratto di parete.
Salire verso sinistra per pilastri e rocce friabili, poi traversare a destra a una cengia.
Proseguire leggermente a sinistra e poi diritto su placche fino a un terrazzino.
Da qui, sempre salendo dritto su placche e passando a sinistra di un tetto, raggiungere la Cengia dei Camosci
(5-6 lunghezze; V+, VI, VI+, pass. di A2 o VII, VII+ in libera).
(ore 6 dall'attacco)
Piz Ciavazes, Combinazione Via Roberta + diedro Buhl
Primi salitori: R. Platter e Felicetti + H. Buhl Combinazione che unisce il primo tratto della via Roberta 83 fino alla congiunzione con la variante Buhl alla Micheluzzi.
Arrampicata prima su placche appigliate e poi lungo il diedro posto al centro della parete del Piz Ciavazes.
La via è ben chiodata. Tutte le soste sono con spit e sono numerosi i chiodi lungo i tiri.
ACCESSO GENERALE
Dal Passo Sella scendere per alcuni chilometri fino ad un rettilineo con ampio parcheggio sulla destra posto proprio alla base della parete sud.
Per chi proviene da Canazei superato il bar ristorante Monti Pallidi proseguire fino al tornante posto a ridosso della parete subito dopo si parcheggia agevolmente.
ACCESSO
Dal parcheggio imboccare un sentiero che parte in direzione della parete.
La via Roberta inizia alcuni metri a sinistra della Micheluzzi, al centro della parete.
Una scritta permette di individuare l'attacco.
Si può anche fare riferimento ad un tetto orizzontale posto circa 50 m sopra la base.
DISCESA
Arrivati sulla cengia mediana (Cengia dei Camosci) si attraversa in direzione Ovest (Passo Sella) lungo un sentiero ben marcato e attrezzato in parte con cavi metallici.
Dopo aver superato un tratto in salita ed in prossimità delle Torri di Sella, tracce evidenti portano in discesa lungo rocce articolate molto levigate dal passaggio.
Ancora un tratto di sentiero ben marcato e poi un biforcazione conduce all'ultimo salto di rocce che si possono scendere a sinistra per tornare
alla macchina o a destra per rientrare verso il Passo Sella.
Un sentiero conduce a destinazione.
MATERIALE
Dieci rinvii e cordini. Alcuni dadi e due friend medi per il diedro.
COMMENTI
Combinazione estremamente consigliabile.
Bella la Roberta '83 con arrampicata tecnica e delicata aerea ed entusiasmante la Buhl nei primi due tiri.
Il diedro è bellissimo in alto, roccia consumata e unta sul passaggio chiave.
DIFFICOLTA' 6a+ (OBBLIGATORIO 6a)
VERSANTE Sud
LUNGHEZZA DISLIVELLO 300m.
FONTE: www.planetmountain.com