RELAZIONI    Via  LOSS-BONVECCHIO  e   VINATZER

PIZ CIAVAZZES

MIE IMPRESSIONI

Percorsa nel Luglio 1995 con R. Bernard.

Via abbastanza bella e difficile con roccia non sempre buona.

Ricordo un bel diedro di partenza e al 4° tiro il gran temporale con tempesta che ci ha investito.

Per ripararci , per modo di dire, eravamo sotto uno strapiombino attaccati a 2 Friends bagnati come pulcini e con la prospettiva, se non cessava la pioggia, di scendere in doppia su friend senza essere sicuri di raggiungere delle rocce non strapiombanti.

Anche il lungo diedro finale era difficile e per di più era bagnato come noi.

La via ha un libro di vetta con grandi nomi scritti.

Via Vinatzer - Mark   -  LOSS-Bonvecchio

La via segue la fessura sul fondo del grande diedro della parete SO che si biforca in basso a forma di ipsilon.

La via supera in parte il ramo destro di questa ipsilon, quindi si porta sullo spigolo che delimita a destra il diedro e prosegue in prossimità dello stesso fino alla cima.

Arrampicata molto bella e sostenuta, su roccia buona ad eccezione di un tratto, poco ripetuta; alcuni chiodi sono in posto, per una ripetizione si consiglia di portare dadi grossi e friends.

Primi salitori:  Rudi Mark e Giovan Battista Vinatzer, estate 1940, seguiti da Emilio Bonvecchio e Bepi Loss, il 7 maggio 1967 che ignorando la precedente salita, hanno percorso un itinerario quasi del tutto identico, con un tratto in artificiale e usando circa 100 chiodi.

Dislivello:  250 m.

Sviluppo: 285m.

Difficoltà:  V+ e VI             Coefficiente di Difficoltà: 2582        Coefficiente Globale: 2969

(25*10)+(20*8) +(40*5) +(15*0,5)+(15*3) +(25*16)+(20*14) +(30*10)+(30*16) +(40*8) +(35*4) = 2582  285m.

Rischio: R3

ATTACCO e SALITA

Attacco sulla Cengia dei Camosci, alla base del diedro di destra (ore 1 dal Passo Sella).

1)  Salire nel diedro molto bello (45 m; V, V+; 4 ch.).

2)  Proseguire nel diedro e, prima di uno strapiombo che lo chiude, uscire a destra portandosi sullo spigolo che lo delimita e raggiungere una nicchia

(40 m; IV +; 3 ch.).

3)  Aggirare a destra la nicchia e salire diritto puntando ad uno strapiombo giallo (30 m; III, IV; 1 ch.).

4)  Raggiungere lo strapiombo, superarlo sulla destra e proseguire diritto (45 m; VI, VI-; 6 ch.).

5)  Sempre tenendosi un pò a destra dello spigolo salire diritto superando un'altro strapiombo (35 m; VI; 2 ch.).

6-7)  Lungo una serie di diedri e fessure proseguire per 2 lunghezze di corda fino a uscire sulla terrazza sommitale (60 m; V+, VI);

(ore 4 dall'attacco).

Via  VINATZER

Diedro Vinatzer

La via segue la fessura nel fondo del grande diedro nero della parete SO, seguendo nella parte iniziale la diramazione di sinistra.

Bella scalata assai ripetuta, in ambiente suggestivo; roccia buona, consigliabile solo con tempo asciutto.

Tutti i chiodi occorrenti sono in posto, soste comprese, portare dei nuts e friends.

Primi salitori:  Luigi Riefesser e Giovan Battista Vinatzer, luglio 1934

Difficoltà:  V, con passaggi di V+ e 1 tratto di A0 (VI, VI+ in libera).

Dislivello:  250 m.

Attacco all'inizio della Cengia dei Camosci, in corrispondenza della fessura di sinistra, qui poco marcata, delle due che più in alto si riuniscono nel fondo del gran diedro (ore 1 dal Passo Sella);

(ore 3-4 dall'attacco).

Per maggiori dettagli vedere la relazione a lei dedicata.