RELAZIONE Via Del Torso - Lezuo
Piz de Ciavaces, m 2828 Parete Sud, Via della Rampa
La Via della Rampa, o "Del Torso" è molto nota e frequentata, tanto che a volte le cordate che precedono costituiscono un grave pericolo di sassi.
Si tratta di un itinerario raccomandabile, che viene descritto integralmente, anche se normalmente si esce a metà sulla Cengia dei Camosci.
Prima di raggiungere il Passo Sella, dal versante Fassano, si può far base al Rifugio Monti Pallidi m 1877 aperto in estate.
La via segue nella prima parte l'evidente rampa che incide diagonalmente da sinistra a destra questo settore della parete; oltre la Cengia dei Camosci si svolge assai più a destra dello spigolo SE, lungo un sistema di camini a volte bagnati.
È la via più facile della parete.
La prima parte è assai frequentata; tutti i chiodi occorrenti sono in posto, le soste sono ad anelli cementati; roccia buona, mentre la parte superiore è percorsa di rado.
Primi salitori: S. Del Torso-R. Lezuo, 14 agosto 1935
Difficoltà: D max:4°, un pass. 4°+
Coefficiente di Difficoltà: 359 fino alla cengia, 555 dopo la cengia; 914 in totale, se completa Coefficiente Globale: 377, 582, 959
Parte Bassa fino alla cengia dei camosci (20*0,5)+(15*3) +(25*0,5)+(10*3) +(20*0,5)+(20*0,7) +(20*1) +(20*0,5+(15*3)+(5*5) +(30*3)+(10*0,5) +(20*0,5)+(20*0,7) +(90*0,2) = 359
Parte alta fino alla cima (100*0,2) +(50*0,5) +(50*0,5) +(10*0,5)+(30*3) +(20*0,5)+(20*3) +(25*3) +(25*5) +(30*4) = 555
Totale : 914
Dislivello: 500 m. (300 m. fino alla Cengia dei Camosci)
Sviluppo: 600 m. 15 lunghezze (340 m. 9 lunghezze fino alla Cengia dei Camosci)
Rischio: R1 Tempi: 3–4 ore fino alla cengia, 5-6 ore fino alla cima.
Roccia: ottima, a parte un breve tratto; uscita con detriti. Materiale: dadi, cordini; chiodi non necessari (soste cementate, vari chiodi di passaggio).
Punto d’appoggio: via di rapido accesso dalla strada. Rifugio Monti Pallidi, m 1965, privato, posti 24, aperto dal 20/5 al 20/10, tel. 0462 60 13 37. Cartine: Tabacco fogli 06 (Val di Fassa); 05 (Val Gardena) o 07 (Val Badia), scala 1:25.000
ACCESSO
Sulla statale del Passo Sella, versante Canazei, a circa 3 km dal passo, si incontra sulla sinistra un parcheggio proprio sotto la parete Sud
del Piz Ciavazes, a quota 2070 circa.
Guardando la grande parete si nota sulla destra, prima dello spigolo SE che delimita l’intero settore,
una zona di rocce grigie, quasi verticali, solcate da varie fessure e rivolte ad O che termina sulla grande cengia dei camosci, che si utilizzerà come via di discesa se si termina l'ascensione alla cengia.
Con un sentiero che inizia di fronte al parcheggio salire tra mughi e poi ghiaie verso destra fino alla base della rampa,
nel punto in cui le ghiaie salgono più in alto in un antro della parete (15 minuti).
Si inizia 10 m a destra di una grotta sul lato sinistro.
MIE IMPRESSIONI
Via molto bella e frequentemente ripetuta , veramente consigliabile.
Non è da prendere sottogamba perché ha dei tratti insidiosi e da proteggere.
Percorsa integralmente (fino alla vetta) nel Luglio 1981 con Ivo Nemela.
Abbastanza difficile un camino e l’uscita sulla vetta.
La discesa in questo caso l’abbiamo effettuata dalla ferrata delle Mesule per arrivare al passo Sella e con autostop fino al parcheggio dell’auto.
Teoricamente sarebbe più semplice scendere per il canale che separa il Ciavazzes dalla Torre del Siella, ma ha dei tratti friabili e non è attrezzato per la discesa.
SALITA Parte Bassa
1) Attaccare per una fessura verticale e larga poco prima del fondo dell’antro sulla destra.
Rimontare la fessura (10 m, 3°), attraversare qualche metro a sinistra fino a 1C (4 m, 2°, 1C).
Risalire sopra il chiodo, mirando ad un altro ancoraggio 10 metri più in alto (12 m, 4°).
Continuare lungo la fessura fino alla prima sosta. 40 m; 3°, 4°; 2C.
2) Proseguire lungo la fessura ora più ripida, dopo qualche metro 1C (5 m, 4°, 1 C), poi (15 m, 4°-).
Rimontare una piccola pancia difficile (5 m, 4°, 1C), fino dove la fessura si allarga a camino.
30 m; 4°-, 4°; 2C.
3) Risalire la fessura-caminetto (5 m, 3°), poi per rocce meno ripide senza via obbligata (20 m, 2°) fino ad una piattaforma. 35 m; 2°, 3°-.
4) Puntare ad un salto più ripido (10 m, 2°), solcato da tre larghe fessure. Salire quella di destra, alla cui base c' è 1 chiodo.
Scalarla su buoni appigli ma con roccia un pò friabile (8 m, 4°-).
Continuare in diagonale verso destra per rocce più facili fino ad un ripiano (10 m, 3°).
40 m; 3°, 4°-; 1C.
5) Salire ora dritti verso la base di un camino-diedro (10 m, 2°), da risalire in spaccata usando gli
appigli presenti nella fessura sul fondo del diedro ed all’esterno (8 m, 4°, 1C).
Uscire su un ripiano alla base di uno stretto camino dove si sosta (5 m, 2°). 35 m; 2°, pass. 4°; 1C.
6) Attaccare un salto impegnativo (10 m, 3°, 1 pass. 4°, 1C) e poi il camino verticale, al suo interno se senza
zaino, 6 m, 4°+, 2C) fin sotto un masso incastrato (ottimo per assicurazione).
Superare il sasso incastrato sulla sinistra (4 m, 3°+), più sopra il camino si trasforma in una larga fessura non più verticale
(10 m, 4°) (al termine della fessura sasso incastrato per assicurazione).
Uscire in cima alla fessura (5 m, 3°) fino alla sosta.
40 m; 4°, pass. 4°+; 3C.
7) Salire verticalmente le rocce soprastanti solcate da varie fessure e da un salto quasi verticale 5 m sulla destra del grande diedro giallo. (20 m, 2°, pass. di 3°, 1C).
Arrivare alla base del salto, superarlo (3 m, 4°-) per uscire sulla destra (2 m, 3°+).
Sostare oltre uno spigolo. 35 m; 3°, 4°-; 1C.
8) La parete ora si inclina molto, diventa una rampa di rocce che si risalgono velocemente senza via obbligata puntando al vicino bordo della Cengia dei Camosci. 30 m; 2°; 1AF.
9) Continuare a salire per rocce e erba lungo la larga rampa-canale fino ad uscire sulla Cengia dei Camosci sul sentiero che la percorre. 40 m; 1°; 2°.
DISCESA (se si percorre solo la parte bassa)
Seguire verso sinistra il sentiero che viene da destra dalla cengia erbosa alla base della parete superiore del Piz Ciavazes (Cengia dei Camosci),
oltrepassando, dopo circa 10 minuti, con leggera salita e successiva discesa il largo canalone-gola.
Dalla parte opposta la cengia si stringe (corda metallica) obbligando ad un passaggio a carponi dietro un masso incastrato.
Proseguire uscendo dal canale in discesa, girare uno spigolo e continuare per sentiero in salita fino al grande pendio di erba e salti di roccia che scende dalla Terza Torre del Sella.
Scendere lungo le tracce di passaggio un canalino (1° e 2°) e poi per rocce, fino ad un salto di rocce
più ripide che si scende con una CD da 20 metri (buoni anelli) o in arrampicata (un pass. di 3°).
Seguire il sentiero che porta verso destra (viso a valle) fin sopra il salto di rocce basali, che si scende con un’altra CD da 20 m raggiungendo la base
delle Torri del Sella.
Si può scendere anche in arrampicata un breve salto di rocce (5 m 3°) proprio sopra le ghiaie basali.
Proseguire a destra per il sentiero che porta in 15 min. al Passo Sella.
Per ritornare al parcheggio dell’attacco scendere a sinistra per ripidi pendii di sassi ed erba su sentiero fino al parcheggio.
(ore 1,15 dall’uscita della via).
SALITA Parte Alta
Dalla Cengia dei Camosci raggiungere il filo dello spigolo Sud/Est, salire facilmente per uno zoccolo, tendendo a destra senza via obbligata, entrando nel grande canalone tra Ciavazzes e Piz Lastìes.
10-11) Salire in conserva 100 m. (I / II) fino su una cengia erbosa, che sale verso destra in obliquo.
12) Andare in direzione di un grande pilastro doppio, raggiungere un breve camino, salirlo e superare il blocco incastrato all'interno; sosta sulla sinistra (30 m, III).
13) Traversare a sinistra per rocce poco solide ad una finestra rocciosa, 15 metri, poi percorrere il camino (30 m, IV e III+), sosta scomoda.
14) Scalare 8 metri nel diedro, poi traversare a sinistra e, oltre il filo, sostare (13 m, IV).
15) Dirigersi in obliquo a sinistra, per poi uscire direttamente o a destra (40 m, IV+ / IV).
DISCESA (se si percorre tutta la via)
Dall'uscita della via si incrocia il sentiero della Ferrata delle Mesules, seguirlo a sinistra fino ai cavi della Ferrata.
Percorrerla interamente (in discesa la ferrata è abbastanza difficile), si arriva sul sentiero che costeggia alla base l'altopiano delle Mesules e le torri del Sella.
Il sentiero porta al passo Sella, per recuperare l'auto fare autostop.
(Ore 2-2.30)
Come alternativa si può calarsi lungo il canale tra Ciavazzes e Piz Lastìes, verso Sud, fino ad uscire per la Cengia dei Camosci.
(tratti in arrampicata sino al III, ma sconsigliabile con neve o se bagnato).
(ore 1.30/2)