RELAZIONE    Via  WIESSNER

PALE SAN MARTINO         SASS D’ ORTIGA m. 2634

SASS D’ ORTIGA m. 2634 - SPIGOLO OVEST (Via Wiessner) 

Il Sass di Ortiga da Nord si alza a forma di trapezio, da Sud/Ovest appare come un corno triangolare, con l'aereo spigolo Ovest sulla sinistra.

Si eleva isolato tra le Forcelle di Sant Anna (a Nord/Est) e delle Mughe (a Sud), e da esso si stacca il formidabile avancorpo che, con il nome di Pala del Rifugio, si spinge fin sopra il Rifugio Treviso.

Ascensione molto bella; roccia salda e lavorata, con abbondanza di appigli e clessidre; avvicinamento lungo e laborioso. 
L’accesso a Forcella delle Mughe dal versante Est (Sagron, Biv. Menegazzi) è più agevole. 
Discesa abbastanza facile, ma da non sottovalutare (rocce con detrito ed alcuni passaggi scomodi). 

MIE IMPRESSIONI

Percorsa nell’ Agosto del 1985 con Giovanni Turconi e Massimo Garghetti.

Via dalla roccia magnifica, non difficile , in ambiente solitario.

Pochissimi chiodi, proteggersi con nuts e friends.

Noi l’abbiamo fatta partendo dal rifugio Treviso con un avvicinamento lungo e faticoso (dal passo delle Mughe).

Avendone le forze e la voglia sarebbe meglio percorrerla in abbinamento a una delle vie della Pala del Rifugio (diventa un concatenamento di 1200 m. di arrampicata).

Il passaggio più difficile è quasi in cima dopo aver passato il gran sasso che unisce le 2 Cime (si tratta di una placchetta liscia, 5°, 1 chiodo).

Discesa facile su sentiero segnalato e prati.

Primi salitori:  F. Wiessner, H. Kees, 20-8-1928 
 
Difficoltà:  D+, 4°, 4°+, 10 m. 5°           Coefficiente di Difficoltà: 1035   Coefficiente Globale: 1138
 
(15*3)+(20*0,5) +(15*0,5)+(30*1) +(20*5)+(25*3) +(20*3)+(15*5) +(10*5)+(25*3) 
+(35*3)+(5*6) +(25*0,5)+(25*3) +(20*0,5) +(5*10)+(20*8)+(10*3) +(30*0,5) +(100*0,2) = 1035  470m.
 
Dislivello:  320 m
 
Sviluppo:  420 m. (11-12 Lunghezze)
 
Rischio: R2
 
Tempi:  4 ore, ore 5.30-6 A/R dal rifugio 
Roccia:  molto buona
Materiale:  cordini (molti) e dadi; chiodi non necessari 
 
ACCESSO 
 
A)  Dalla Val Canali 
Da Fiera di Primiero salire in auto la Val Canali fino al Ristorante Cant del Gal e più oltre fino alla fine della strada, presso la Malga Canali (parcheggio, m 1300). 
Salire quindi per stradina e poi per sentiero al Rifugio Treviso, m. 1630 (ore 1), dal quale seguire il ripido sentiero per la Forcella delle Mughe segn. 720.
Risalire faticosamente tutto il vallone, prima fra gli alberi, poi su terreno aperto (ghiaie, erba ed alla fine qualche facile roccetta) fino alla Forcella delle Mughe, m 2244 (ore 2,30/3). 

Da qui traversare verso sinistra per la cengia sotto la parete Sud-Ovest del Sass d'Ortiga, un tratto attrezzato, fino al canale che porta all'intaglio dello spigolo e la cresta della Pala del Rifugio.

B)  Per la parete Nord della Pala del Rifugio, via Franceschini , ore 2.

C)  Provenendo dalla Pala del Rifugio e compiendo così una scalata di 1200 metri, riservato solo ai più allenati e veloci.

D)  Da Sagron – Biv. Menegazzi 
Dalla località Sarasin, in comune di Sagron – Mis, lungo la SS 347 del Passo Cereda, salire lungo una strada asfaltata alla località Faustin e poi ai pascoli di Domadore (m 1347 parcheggio).
Da qui in circa 1 ora si arriva al Biv. Menegazzi, m 1747, presso l’ex Casera Pianlonch.
Attraversare il pascolo verso N (segnavia sui sassi), puntando verso la Forcella delle Mughe o delle Grave.
Risalito il pascolo si incrocia un sentiero che risale ripido fino alla forcella (un passo di 2°).
 
ore 1,15 dal bivacco; 2,15 da Domadore. 
 
Dalla forcella un sentiero segnalato in rosso porta su una cengia lungo il versante ovest (Vallon delle Mughe) del Sass d’Ortiga; giunti ad un canalone, il cui lato opposto è sbarrato da 
una parete impraticabile, scendere lungo lo stesso per 50 metri con l’aiuto di una fune metallica, fin dove si può salire dalla parte opposta una fessura gialla e poi per gradoni attrezzati 
che portano a una terrazza di detriti e erba che fascia la base del Sass d’Ortiga.
Continuare lungo il sentiero, risalendo alla fine un canale che porta alla forcella (con un grande masso incastrato) alla base dello spigolo del Sass d’Ortiga.
Attacco; 45 min. dalla Forcella delle Mughe, quota 2300 circa. 
 
SALITA
 
1)  Qualche metro prima del masso incastrato sulla forcella, salire un camino, fin dove si apre a canale (15 m, 4°).
Rimontare il canale fin sotto a 2 fessure gialle verticali (15 m, 3°).
Alla base di queste c'è una terrazza sulla quale uscire a sinistra (5 m, 1°), raggiungere il filo dello spigolo, dove si sosta. 35 m, 4°, 3°, 1°, 2CF. 
2)  Andare qualche metro a sinistra della sosta per risalire la soprastante parete articolata a sinistra dello spigolo.
Continuare in verticale, tendendo un pò a sinistra fino ad un primo terrazzino (10 m, 3, pass. 4°-).
Proseguire in verticale sulla parete con molte clessidre fino ad una terrazza a sinistra dello spigolo con alcuni denti e torrioni (30 m, 4°-). 
Sosta con 2 chiodi. 45 m, 3°, 4°-, 2CF. 
3)  Scalare in verticale la parete soprastante fino al filo dello spigolo su roccia lavorata (o 10 m più a sinistra su un canale-rampa più facile) fino a portarsi su un altro terrazzino alla base 
di un dente sopra il quale inizia la parte più ripida dello spigolo.
Sosta su spuntone. 35 m, 4°, pass. 4°+. Via non obbligata. 
4)  Salire lo spigolo stando leggermente a sinistra (20 m, 4°, pass. 4°+, 1C).
Circa 10 metri sotto la cima del dente, dove la roccia diventa gialla girare a destra dello spigolo, subito a destra di una profonda fessura che porta alla forcella formata dal dente e 
la prosecuzione dello spigolo (15 m, 4°).
Sostare su una grossa clessidra o su chiodi sulla cima del dente. 35 m, 4°, 4°+, 4°, 1C, 2CF. 
 
II =0,2  III =0,5  III+=0,7  IV- =1  IV=3  IV+ =5  V- =6  V=8  V+/A0 =10  VI- =14  VI/A1=16  VI+ 6a =1 8  
VII-6a+ =18   VII/A2 6b =19  VII+ 6b+=19  VIII- 6c=20  VIII/A3 6c+=20  VIII+/A4 7a=21  IX- 7b=21  IX 7c=22 IX+ 8a =22  X- 8a+ =23  X 8b =23  X+ 8c =24
(15*3)+(20*0,5) +(15*0,5)+(30*1) +(20*5)+(25*3) +(20*3)+(15*5) +(10*5)+(25*3) 
+(35*3)+(5*6) +(25*0,5)+(25*3) +(20*0,5) +(5*10)+(20*8)+(10*3) +(30*0,5) +(100*0,2) = 1035
5)  Dalla cima del dente salire diritto per parete verticale fino a 2 chiodi (10 m, 4°+, 2C, possibile sosta).
Dai chiodi spostarsi qualche metro a destra (4 m, 4°), risalire una depressione a destra dello spigolo (15 m, 4°), ritornare in diagonale a sinistra sul filo dello spigolo in corrispondenza 
di una nicchia gialla (5 m, 4°). 35 m, 4°+, 4°, 2C. 
6)  Uscire dalla nicchia a destra (2 m, 5°-), proseguire stando a destra dello spigolo su parete articolata (40 m, 4°), sostare su una terrazza dopo circa 40 m. 40 m, 5°-, 4°. 
7)  Dalla terrazza seguire delle rocce più facili lungo un canalino raggiungendo sul filo dello spigolo un pulpito-terrazza sotto l’ultima breve parete inclinata del pilastro dello spigolo 
(25 m, 2°, passi di 3°, sosta su spuntoni).
Scalare direttamente la parete terminale del pilastro dello spigolo, lungo una fessura-canale nel centro (25 m, 3°, pass. 4°, 1C), raggiungere la sommità, in vista dell’enorme masso 
incastrato e della fessura finale, passaggio chiave della via, proprio di fronte.
Sostare su spuntoni o massi incastrati. 50 m, 2°, 3°, 4°, 3°, 1C. 
8)  Scendere facilmente sull’enorme masso sottostante (15 m, 2°) fino a una stretta cengia sotto la fessura terminale che porta alla vetta vera e propria (5 m, 3°), dove si sosta su clessidra. 
20 m, 2°, 3°. 
9)  Dalla sosta con un breve passo difficile su piccoli appigli e leggermente strapiombante, raggiungere la parete verticale che porta alla base della fessura finale 
(3 m, 5°+, una piccola clessidra due metri sopra la sosta).
Scalare la parete ora con appigli migliori fino a raggiungere la base della fessura (3 m, 5°, 1C).
Salire la fessura che presenta in alto un leggero strapiombo con buoni appigli (5 m, 5°-, pass. 5°, 1C).
Superare lo strapiombo e continuare lungo la fessura con difficoltà decrescenti fino a raggiungere una cengia poco sotto la cima (20 m, 4°, 4°-, 1C).
32 m, pass. 5°+, 5°, 5°-, 4°, 4°-, 3C, 1CF. 
10)  Seguire la cengia verso destra, superare in traversata un passaggio esposto ma facile (5 m, 3°), continuare poi fin sotto un canale-rampa che sale a sinistra dell’anticima 
(5 m, 1°, la cima si trova 100 m. più a NE e non è mai visibile durante la salita).
Salire il canale-rampa che termina poco sotto e a sinistra dell’anticima (15 m, 1°), dove si sosta. 30 m, 0°, 3°, 1°. 
11)  Procedere lungo la cresta terminale in direzione Nord-Est , raggiungendo il punto più alto (piccola madonnina e libro di vetta).
100 m, 1°, un breve pass. di 3°. 
 
DISCESA 
 
Dalla cima scendere in direzione SE lungo la cresta di rocce con detriti (tracce, ometti e segni rossi), fino a raggiungere una zona erbosa.
Continuare sempre a sinistra della cresta (in vista del Biv. Menegazzi), per tracce, scendere alcuni salti di roccette (un passo di 3°).
Sotto il sentiero scende ripido per erba e rocce fin poco sopra l’altezza della Forcella delle Mughe che si raggiunge scendendo una rampa-diedro verso sinistra (viso a valle) e 
poi un caminetto (20 m, 2°+, possibile doppia da clessidra) che deposita su un’ampia cengia erbosa da seguire a destra fino alla forcella.
 
ore 1 – 1,30 dalla cima. 

ALTRA RELAZIONE

ACCESSO

Dal "Cant del Gal"  sulla rotabile che percorre la Val Canali fino alla sua estremità, 30 min. fino al Rif. Treviso.

Seguire il sentiero segnalato n. 720 fino a poco sotto alla Forc. Delle Mughe (2 ore).

DIRETTIVA SALITA

Da qui salire su ripide cenge sopra un ripido canale detritico, attraversare a sinistra fino a sotto un intaglio che separa la Pala del Rifugio e il piede del pilastro; salire per 50 m nel canalone fino alla forcella della cresta (I e II).

Lo scosceso spigolo O è ben visibile già dalla Val Canali.

Alla parete O della vetta principale è accostato un evidente pilastro giallo.

È l'ultima parte della cresta che si innalza dalla Val Canali tra la Pala del Rifugio e la Punta del Rifugio.

La cima del pilastro è separata dal massiccio nell'intaglio da un grande blocco incastrato che serve da ponte.

Scalare in linea retta il pilastro, tenendosi sempre sullo spigolo, fino alla cima.

Scendere su un masso incastrato, superare la parete con arrampicata in aderenza (passaggio chiave) e

raggiungere la vetta.

L'ascensione dello spigolo presenta un tracciato estremamente piacevole ed elegante, esposto.

Lo spigolo, di roccia con magnifici appigli, è scalabile ovunque in un tratto di parete di circa 10 m.

Ci sono pochi chiodi, mancano dei chiodi di ancoraggio, sono necessari cordini e friends.

3-4 ore dall'attacco.

SALITA

1)  Superare dei blocchi di roccia, arrivando ad un camino poco profondo, che termina in un canale (40 m, III).

2)  Seguire il canale in obliquo a sinistra verso l'alto fino allo spigolo (30 m, III e IV).

3)  Proseguire sullo spigolo sopra a un dente di roccia fino ad un terrazzino sotto alla parete del pilastro quasi verticale (30 m, III).

4-5)  Arrampicare sulla parete ripida, con buoni appigli e clessidre, a sinistra o a destra dello spigolo leggermente, fino ad una stretta cengia (80 m, IV).

6)  Salire in obliquo la successiva rampa aggirando a sinistra lo spigolo, fino ad una nicchia (30 m, III e IV).

7)  Tramite una stretta fessura, passare sulla destra dello spigolo e scalare la ripida parete, con buoni appigli, fino ad un canale fessurato (35 m, III, IV).

8)  Superare con zig-zag destra-sinistra la successiva parete (IV) e scalare la parete ripida fino alla cima del pilastro (40 m).

9)  Scendere per circa 20 m sul grande blocco incastrato nella forcella (20 m, II).

10)  Scalare la parete verticale, con pochi appigli, fino ad una placca sotto ad un diedro poco accentuato

(V, 2 chiodi, 8 m, passaggio chiave); salire nel diedro per 20 m (IV-) su rocce più facili.

11)  Superare il ripido pendio per circa 50 m fino all'anticima e poi alla vetta (II).