CIMA PICCOLA DI LAVAREDO, m. 2857
parete SO, via comune (M. e J. Innerkofler, 1881)
Via molto varia su roccia buona, di discreto impegno con un solo passaggio difficile e una lunghezza sostenuta (N° 6).
Nella seconda metà, quella più difficile, ci sono anelli cementati alle soste.
Sulla via sono presenti solo 2 ch. di passaggio, uno sul traverso ed uno sotto al Camino Zsigmondy, ma dopo la traversata vi sono anelli cementati ad ogni sosta.
Utile comunque qualche altro chiodo, oltre alla dotazione normale dadi e cordini.
Primi salitori: M. e J. Innerkofler, 25 luglio 1881
Difficoltà: AD+ , max: 4° (1 passaggio)
Dislivello: 300 m.
Sviluppo: 415 m.
Tempi: 3/4 ore
Roccia: buona; coperta di detrito sullo zoccolo e levigata dall’uso nel camino finale.
Materiale: cordini e dadi (le soste sono quasi tutte attrezzate; oltre il traverso ad anelli cementati); chiodi non necessari.
AVVICINAMENTO
Dal Rifugio Auronzo seguire la stradina che conduce al Rif. Lavaredo, imboccare a sinistra una traccia che taglia in diagonale il grande ghiaione che scende dalla Cima Grande, aggirare uno sperone roccioso oltre il quale risalire il canalone ripido che scende dalla Forcella della Piccola.
Risalire il canalone fino a 70 m. sotto la forcella (targa).
1) Risalire un camino-canale (5 m., 3°) che sbuca su una cengia inclinata da rimontare verso destra per alcune decine di metri.
Sosta sui dei gradoni rocciosi dello zoccolo. 40 m., 3° e 2°.
2) Rimontare in verticale alcuni salti di roccia (10 m., 2°) tramite una larga fessura (15 m., 3°). Sosta su un ripiano detritico. 30 m., 2° e 3°.
3) Rimontare un' altro salto attraverso un caminetto (6 m., 3°), proseguire poi per rocce articolate meno ripide, mirando ad una nicchia sotto la verticale parete SO dell’anticima.
Sosta su un terrazzino 10 m. sotto la nicchia. 25 m., 3° e 2°.
4) Dalla sosta andare a sinistra all’ intaglio dal quale inizia il traverso.
Rimontare un primo caminetto e poi un secondo, lasciando a destra la nicchia
(12 m., 2°+ e 3°).
Scalare una fessura (10 m., 3°) che porta all’inizio della traversata.
Seguire per qualche metro la cengia orizzontale (5 m., 1°) fino ad un grande testone di pietra. Sosta. 30 m., 2°+, 3°, 1.
5) Inizio della lunghezza del traverso.
Seguire la cengia verso sinistra per alcuni metri (5 m., 2°); quando si stringe salire su una seconda cengia più alta (chiodo).
Seguirla ancora per qualche metro per poi salire alla successiva più in alto (10 m., 2°+).
Questa terza cengia poi si stringe a causa di un sperone di roccia.
Oltrepassarlo (esposto, un chiodo cementato dopo lo sperone) (10 m., 3°, 1 pass. 3°+).
Dal chiodo salire leggermente traversando a sinistra sulle varie cenge fino ad una sosta con anello cementato (10 m., 3°) alla base del diedro formato dalla parete della cima e quella della spalla.
35 m., 2°, 2°+, 3°, 3°+, 3°, 1 C, 1 AF.
6) Dalla sosta rimontare le rocce sotto la base del diedro, prima salendo leggermente verso destra e poi verso sinistra mirando a un terrazzino alla base della fessura-diedro. (15 m., 3°+, non semplice).
Rimontare la fessura verticale prima direttamente e poi sulla parete di destra fino alla sosta (15 m., 3°+, 1 pass. 4°-).
30 m., 3°+, 4°-, 3°, 1 AF.
7) Rimontare le rocce sovrastanti che ora sono meno ripide, puntando alla sella della spalla, sotto il torrione finale.
Salire prima diritto (10 m., 2°, 1 anello) e poi a destra, raggiungendo la sella e lo spiazzo della spalla (12 m., 2°).
22 m., 2°, 1A, 1 AF.
8) Salire in direzione del torrione finale lungo un camino formato da un pulpito staccato dalla parete.
Il camino tende a destra, rimontarlo fin quasi in cima al pulpito (15 m., 3°), passare poi sulla parete della Cima Piccola con un traverso a sinistra (5 m, 3°+, esposto) fino ad un terrazzino.
20 m., 3°, 3°+, 1 AF.
9) Dal terrazzino salire per una fessura verso destra, fino a portarsi quasi all’altezza della base del Camino Zsigmondy (chiuso da uno strapiombo), (15 m., 3°).
Traversare a sinistra per una cengia inclinata fino a portarsi al terrazzino alla base del camino (10 m., 3°).
25 m., 3°, 1 AF.
10) Salire direttamente il camino, facile all’ inizio (5 m., 2°+, 1 ch.) fino alla base dello strapiombo che lo chiude.
Usando una clessidra più in altro del chiodo superare con fatica lo strapiombo (roccia lisciata, buon appiglio in alto a sinistra) (3 m., 4°+, esposto).
Dopo lo strapiombo le rocce sono più facili, anche se ancora verticali.
Continuare nel camino (5 m., 3°+) che più in alto si allarga e si appoggia (5 m., 2°) raggiungendo il suo fondo.
20 m., 2°+,4°+, 3°+, 2°, 1 C. 1 CF.
11) Proseguire nel fondo del camino, ora largo e inclinato, fino a raggiungere la cima. 15 m., 2°, 1 CF.
DISCESA
Si effettua interamente a Corde Doppie su anelli cementati. Basta una corda da 50 m (con due corde le calate sono unificabili a piacere).
Calarsi lungo la via di salita fino all’AF al termine della traversata (lunghezza N° 5):
1) CD di 20 m. dalla sosta a spit sotto la cima lungo il canale appoggiato fino sopra il Camino Zsigmondy.
2) CD di 20 m. lungo il Camino Zsigmondy.
3) CD di 20 m. verso la Spalla.
4) CD di 25 m, prima raggiungendo la spalla (dopo circa 15 m, tralasciare l’anello cementato che serve per chi esce dallo Spigolo Giallo) e poi un terrazzino (versante Cima Grande), dove c’ è l’ anello cementato sulla destra (viso a valle).
5) CD di 25 m. in verticale lungo fessure.
6) CD di 25 m. verticale lungo fessure fino all’anello cementato dell’ uscita della Traversata.
Da questo punto abbandonare la via di salita e continuare a scendere in verticale verso la Forcella della Piccola in via autonoma.
7) CD di 25 m. in verticale fino ai dei gradoni inclinati fino ad un grande anello.
8) CD di 25 m. verticale fino all’anello successivo.
9) CD di 25 m. in verticale lungo un caminetto fino ad un comodo terrazzino.
La sosta di calata è circa 10 m a sinistra (viso a valle) sul terrazzino.
10) CD di 25 m. fino ad una terrazza ghiaiosa sopra la Forcella della Piccola.
11) CD di 20 m. fino alla Forcella della Piccola.
ore 1,30 – 2 dalla vetta.
Scendere il canalone, superando 2 facili salti (2 CD possibili con cordini attorno ai dei massi).
Dopo il secondo salto si è vicino all’attacco della via.
Per sentiero scendere nei pressi della Cappelletta fra Rifugio Auronzo e Rifugio Lavaredo.
A destra lungo la stradina ritornare al Rifugio Auronzo
(ore 2 – 2,30 dalla cima).