GRIGNE    TORRE

LA TORRE m. 1728

Poderoso torrione a S del Campaniletto, separato dalla Lancia mediante uno spacco ad O, con una larga parete E.

Primi salitori Eugenio Fasana e Luigi Binaghi con Carlo Prada, 20 settembre 1914, dalla Lancia.

Di relativo interesse alpinistico, è talvolta salito per la via comune o per la via Corti, raramente per le altre.

224 - Via comune, da N e da O, 40 m, AD, 30 minuti

Come per la via normale della Lancia, si arriva alla sosta da cui si passa a d. (O) su quest'ultima: andare allora a sin. (E) sulla parete della Torre, obliquando sulla d. (II) oppure diritti (III+) onde riuscire dopo 10 m in vetta, da cui si può seguire la cresta orizzontale fino alla puntina SE.

225 - Parete E, via Corti, 70 m, D sup., 2 ore.

L'Itinerario fu seguito per primo da Lucio Lucini, accompagnato da Ennio Fontana e Giovanni Prina, nel 1927, e successivamente ripreso da Augusto Corti con G. B. Riva, nel 1933.

Le due salite forse differiscono per una variante: ad ogni modo qui si descrive la via di Corti, di poco più difficile. Girato lo spigolo NE, si attacca per un diedro svasato (32 m, IV con un passo di V, un eh.).

Traversare a sin. per una cengia, prendere una fessura, che si segue fino in vetta (IV con passi di V, 4 eh.).

226 - Parete E, via Comici, 80 m, tre lunghezze, D sup., ore 2

Emilio Comici, Augusto Corti e Mary Varale, 4 giugno 1933.

Via più facile della precedente, ma su roccia più cattiva.

Dall'attacco della via Corti, scendere ancora un po' e dirigersi verso una sella formata dalla parete con uno spuntone.

Salire per 15 m su uno sperone, traversare a sin. per 5 m, e scendere di 2 m ad un bel terrazzo (IV e IV + ), eh. di f.

Superare una fessura e raggiungere un terrazzino (IV e III+).

Diritti fino dove la parete aggetta (2 eh. di Comici), traversare 2 m a d. e raggiungere un terrazzino erboso (IV e un passo di V-).  In breve alla vetta (III).

227 - Spigolo SO, 120 m, D inf., ore 1,30
Antonio Piloni, D. Lazzari e D. Nascali, giugno 1933.

Scalata interessante su roccia solida.

Dalla base dello spigolo S del Fungo, raggiunto per il canale che scende verso S dall'intaglio Torre-Lancia, si attacca una parete, quindi si prosegue per un camino-diedro (III-IV) verso un ripiano.

A d. obliquamente, vincere una parete, prendere una fessura obliqua che termina sotto uno strapiombo giallo (IV): lo si evita a d. e si arriva su un ripiano erboso, da cui per facili rocce alla vetta.

Variante diretta superiore di Augusto Corti e Angelo Longoni, attorno al 1940: si superano i 40 m finali vincendo lo strapiombo giallo (V e V+, non è possibile chiodare, roccia molto buona).

228 - Spigolo ENE, via Bonaiti, 55 m, D sup., ore 1

Percorso da Gentile Butta ed Emilio Galli con Franco Bonaiti il 26 agosto 1944, con 4 eh. di cui 2 lasciati. Due lunghezze: si attacca per una piccola svasatura, si supera una parete verticale e si arriva ad un pianerottolo.

Su per una parete verticale molto esposta, evitare a sin. un tetto giallo (V) e continuare su placca liscia (V) finché non si prende uno spigolo appigliato che mena in vetta.

229 - Parete O, TD inf., 70 m, ore 2 (Dante Villa con Serafino Colnaghi, 12 agosto 1934).

Quando la via comune del Fungo va a d. per salire alla Forcella Lancia-Fungo, traversare la parete della Torre per 25 m. verso S, ed arrivare senza difficoltà alla base di un camino.

Seguirlo, uscire su una cengia e portarsi sulla sommità dì un pilastro.

Di qui, per mezzo di una fessura (Al), superare un tetto, traversare a sin. 5 m., dopo di che per un'altra fessura raggiungere una ripidissima macchia d'erba, e un camino che conduce su un ballatoio.

Traversare a d. su roccia friabile e strapiombante (V), e da un terrazzo, per una parete, uscire in cresta.

Discesa:

in libera fino al primo pianerottolo della via comune, poi con due doppie (14 e 18 m) alla base.

   

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