GRIGNE     LANCIA

 LA LANCIA m 1730

Strana cuspide, la meno appariscente dalla Val Tesa, che effettivamente da NE ricorda la punta di un kriss malese.

Fu scalata per la prima volta da Eugenio Fasana e Luigi Binaghi con Carlo Prada, 20 settembre 1914.

Facilmente avvicinabile col sentiero della Direttissima: raggiunto il Campaniletto, continuare scendendo un po' a sin. per un sentiero, che risale alla Forcella Campaniletto-Lancia (poco pił di un'ora dal Rif. Porta).

218 - Via comune da N e da E, AD sup., 40 m, 30-40 minuti

Attaccare la fessura che separa la Lancia dalla Torre, e salirla tutta (18 m, III+ con un passo di IV, un eh.) fino all'intaglio fra le due cuspidi, dove esiste un arpione. Attaccare la parete della Torre e salire fino ad una strettoia, da cui si esce a sin. su un bel terrazzo (15 m, III e III+).

Scalare ora la parete della Lancia (10 m, II con un passo di III+ all'inizio) e portarsi in vetta.

219  Cresta SO, via Accademici, 35 m, 2 lunghezze AD sup., 30 minuti

Vitale Bramani, Italo Fasanotti e Giovanni Cereghini, 19 ottobre 1924.

Scalata molto bella su roccia ottima, generalmente effettuata a compimento della salita del Fungo.

Dal colletto Lancia-Fungo, cui si perviene da quest'ultimo o per la via normale, si scavalcano due spuntoni e si sale ad un terrazzino (III e III + ), con chiodo. Attaccare la soprastante parete a d. (IV) oppure a sin. (IV+) e arrivare sulla spianata sommatale.

220 - Parete O, direttissima Ruchin, 80 m, TD sup., ore 3
Ercole Esposito, Alfredo Colombo e Gino Valsecchi, 21 giugno
1942.

Dalla Direttissima si scende per il Canale di Val Tesa fino alla base della parete. Sotto il canale che scende dalla Forcella Lancia-Campaniletto si sale obliquando a sin. in direzione di un masso posto alcuni metri sotto il grande tetto della parete: sopra il masso, comoda sosta con chiodo.

Indi si supera il tetto per una fessura a d. (A2, eh.), poi proseguire su buoni appigli fino ad una placca che si vince in aderenza (tratto delicatissimo, un passo di VI-).

Al di sopra, esigua sosta, con chiodo.

Su diritti verso una scheggia sporgente, che si supera senza molti sforzi, e terza sosta con chiodo.

Quindi si va a d. in un diedro bagnato e strapiombante (V, chiodi), per il quale in vetta.  Usati 20 chiodi, di cui 5 o 6 lasciati.

221 - Spigolo SE, 55 m, TD inf., 2 ore

Scesi nel canale fra Torre e Lancia, a S, invece di piegare a d. per scalare il Fungo, si attacca lo spigolo SE della Lancia, molto friabile, che termina in vetta (in parte V). Percorsa da Albino Parini con Mario Orlandi, ottobre 1934.

222 - Discesa:

A corda doppia per la via comune (tre calate di 10, 14 e 18 metri rispettivamente), chiodi sul posto.

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